Figlia di Pelia e di Anassibia, si distingue fra le Peliadi (che furono, almeno secondo una delle fonti più divulgate, Pelopia, Medusa, Pisidice e Ippotoe) per bellezza e pietà. Essa non prende parte con [...] le sorelle alla cottura e allo smembramento del padre, a cui le Peliadi si lasciano indurre da Medea, che promette loro di restituire per tal via il vecchio Pelia a novella giovinezza. Tra i molti suoi pretendenti, il solo Admeto riesce con l'aiuto d ...
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FANCELLI, Pietro
Vincernza Maugeri
Figlio dell'ornatista Petronio e di Orsola Benedelli, nacque a Bologna il 18 maggio 1764. Nel 1774 si trasferì con la famiglia a Venezia, dove studiò sotto la guida [...] bresciano Ludovico Gallina. Quando nel 1784 concorse al premio accademico Marsili Aldrovandi, aggiudicandoselo col disegno Giasone e Medea (Bologna, Accademia di belle arti), si trovava ancora a Venezia, come risulta anche dal testo degli Atti ...
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KORINTHOS (Κόρινϑος)
G. Gualandi
Eroe eponimo della città di Corinto, di cui fu il primo re. Era figlio di Marathon, della stirpe di Helios (Paus., ii, 3, 8 ss.) o secondo l'opinione dei Corinzî, figlio [...] dagli abitanti della sua città (Nicol. Damasc., Frg., 41 b) e poiché morì senza prole, gli successe sul trono Medea.
L'iconografia di K. è poco caratterizzata e incerta, data la scarsezza di sue raffigurazioni: nella tipologia dello Zeus appare ...
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Pittore (Parigi 1826 - ivi 1898). Spirito eclettico e raffinato, profondamente colto, fu forse il più "letterato" tra i pittori francesi dell'Ottocento. La sua pittura si ricollega alla tradizione di J.-D. [...] sullo stile e la tecnica dei quattrocentisti italiani. Le sue opere più notevoli (Il Cantico dei Cantici, 1853; Giasone e Medea, 1865; Orfeo, 1866; Prometeo, 1869; Salomè, 1876) sono per diversi aspetti affini a quelle dei preraffaelliti inglesi, ma ...
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Studioso francese dell'antichità, greca in particolare (Parigi 1904 - Montpellier 1982); prof. univ. (1932), ha insegnato a Lione e a Parigi; dal 1963 al 1971 direttore della École normale supérieure. [...] ), La vie quotidienne en Grèce au siècle de Périclès (1959), L'amour en Grèce (1961), Sagesse de Plutarque (1964), edizioni critiche di dialoghi e vite plutarchee nonché della Medea di Euripide (1970). Dal 1967 membro dell'Académie des inscriptions. ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Roberto Nicolai
Nato a Cesena il 23 genn. 1909 da Giuseppe e da Immacolata Lopiano, si formò sotto la guida del latinista A. Rostagni prima all'Università di Bologna, dove conseguì [...] 1929, e poi in quella di Torino. A Firenze approfondì la critica testuale con G. Pasquali, la papirologia con Medea Norsa e G. Vitelli, la paleografia con E. Rostagno.
Nell'anno accademico 1932-33 sostituì il Pasquali nell'insegnamento universitario ...
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Ballerina e coreografa svedese (Stoccolma 1924 - Copenaghen 2014); allieva di Franchil e Thorensen (al fianco del quale esordì a quattordici anni in Spectre de la rose), dal 1951 al 1959 prima ballerina [...] regista e critico danese Alan Fridericia. È stata la prima interprete dei balletti di B. Cullberg Fröken Julie (1950) e Medea (1951). Direttrice del balletto di Göteborg (1970-76) e poi di Malmö, negli anni Ottanta come coreografa ha creato balletti ...
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Attrice e regista teatrale e cinematografica italiana (n. Palermo 1967). Diplomatasi all’Accademia Nazionale d’arte Drammatica “Silvio D’Amico” (1990), ha recitato per il teatro, il cinema e la televisione [...] convinta della funzione sociale del teatro e ha all’attivo decine di spettacoli come regista, fra i quali mPalermu (2001), Medea (2003), Cani di bancata (2007), Operetta burlesca (2014), Odissea a/r (2016), Bestie di scena (2017) e Abbecedario della ...
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Raccolta di epigrammi e poesie latine, per lo più d’età imperiale (Anthologia Latina sive poesis latinae supplementum di F. Bücheler e A. Riese, 2a ed. Lipsia 1894-1906, supplem. di M. Ihm 1895, e di E. [...] codici, di cui il più ragguardevole è il Codex Salmasianus (del sec. 7° o 8°) e contiene fra l’altro la Medea di Osidio Geta, poeti africani degli ultimi anni dei Vandali, il Pervigilium Veneris. La seconda parte comprende due volumi di Carmina ...
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Danzatore e coreografo statunitense (Memphis 1920 - New York 1993). Studiò con M. Graham e danzò nella sua compagnia (1946-55). Fondò quindi la J. Butler Dance Theatre con la quale compì molte tournées [...] e fu ospite di numerose compagnie internazionali. Cresciuto alla scuola della modern dance, ha poi fuso moduli accademici e altri moderni. Tra i suoi lavori: The unicorne, the gorgon and the manticore (1956); Catulli carmina (1964); Medea (1975). ...
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colchico1
còlchico1 agg. [dal lat. Colchĭcus, gr. Κολχικός] (pl. m. -ci). – Della Colchide, antico nome di una regione asiatica sulla costa orient. del Mar Nero, famosa per il mito degli Argonauti e come patria di Medea: l’arte della maga...
colchico2
còlchico2 s. m. [dal lat. colchĭcum (gr. κολχικόν, propr. «della Colchide»), nome di un bulbo velenoso: la Colchide, il paese di Medea, era ritenuta terra di veleni] (pl. -ci). – 1. Genere di piante delle liliacee (lat. scient. Colchicum),...