Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] Italiano, II, pp. 623-638; D. Veneruso, Il Partito popolare e l’avvento del fascismo, II, pp. 701-718); F. Traniello, Meda, Murri, Sturzo e alcuni momenti del dibattito sul partito cattolico, Roma 1973; P.G. Zunino, Chiesa e Stato nei rapporti tra ...
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Per una geografia dei cattolici in politica
Maria Serena Piretti
Secondo un’inchiesta Eurispes condotta nel 2006, l’87,8% degli italiani si è dichiarato, ancora all’inizio del secolo XXI, cattolico. [...] .
33 Dalla lettera di Luigi Sturzo a Alessandro Jacini, datata 26 giugno 1914. Il testo della lettera è citato in G. De Rosa, Filippo Meda e l’età liberale, Firenze 1959, e da me ripresa in M.S. Piretti, La giustizia dei numeri, Bologna 1990.
34 Il ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] diretto, durante la detenzione di Albertario, da Filippo Meda) attenueranno i propri toni, tendendo a rivendicare con il 25 giugno 1912, sulle ceneri dell’«Unione» di Filippo Meda, che aveva appena cessato di esistere31. Esso si era caratterizzato ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] confessare la impotenza legislativa, od allargare le facoltà del potere esecutivo a danno del Parlamento»62. La risposta di Meda e di «Civitas» era la proposta di un reale decentramento amministrativo e la creazione di corpi tecnici che elaborassero ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] di base ma tutti, quando s’impegnarono nell’azione, diedero vita ad associazioni di soli lavoratori.
Ne è buon esempio Filippo Meda, nel 1902, quando scriveva che «nessuno di noi dirà che si debba tornare alle leghe medievali. L’associazione dei ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico
Paolo Matthiae
Nicolò Marchetti
Maria Giovanna Biga
L'antico oriente come problema storico-archeologico
di Paolo Matthiae
Le testimonianze della cultura materiale [...] invece per una frattura con quello del periodo neoelamita. La sua origine è da collocarsi negli Zagros: con la conquista meda la ceramica persiana si era diffusa nel Fars (toponimo che deriva da *Pārsva) e poi nel Khuzistan (la regione di ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] un ramo che propugnava il rientro in politica (con il motto «preparazione nell’astensione» e la militanza di Filippo Meda) e la realizzazione di una democrazia cristiana32, i cui contorni imprecisi divennero occasione di gravi conflitti. Lo stesso ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Iran e Asia Centrale
Raffaele Biscione
Ciro Lo Muzio
Pierre Leriche
Dalle prime comunità di villaggio alle soglie dell'urbanizzazione
di Raffaele Biscione
Iran
Il [...] Non si hanno, infatti, evidenze significative di centri urbani nel corso dell'età del Ferro, come pure in epoca meda, ché come tali non possono essere considerati gli insediamenti, seppur di grande interesse, ascritti alla dinastia che precedette ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Vicino Oriente ed Egitto
Mario Liverani
Marcella Frangipane
Paola Davoli
Stefano De Martino
Laura Battini-Villard
La storia degli studi sul vicino oriente
di [...] (Borsippa, Sippar, Ur). Infine, la costituzione dell'impero persiano comporta sia il riassetto di centri preesistenti (la meda Ecbatana e l'elamica Susa), sia l'edificazione della grande Persepoli. L'urbanistica achemenide si sviluppa immediatamente ...
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meda
méda s. f. [voce settentr.: lat. mēta (v. mèta1)]. – 1. Nel linguaggio marin., propriam., nome di segnali disposti in mare, per lo più fissi, di forme e di colori varî, in metallo o in muratura, impiegati come avviso ai naviganti in corrispondenza...
radiomeda
radioméda s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e meda]. – Radiofaro direttivo a emissione verticale, opportunamente collocato per delimitare aerovie, piste aeroportuali, ecc.; detto più comunem. radiofaro di segnalazione.