Uomo politico e giornalista italiano (Milano 1869 - ivi 1939). Direttore nel 1898 dell'Osservatore cattolico di Milano, poi dell'Unione, trasformatasi nell'Italia, fu uno dei maggiori esponenti del cattolicesimo liberale, favorevole alla riconciliazione tra Stato e Chiesa. Deputato dal 1909, fu tra i fondatori del Partito popolare. Ministro delle Finanze con P. Boselli e V. E. Orlando (1916-19) e del ...
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Italia, L’ Quotidiano politico cattolico di Milano, fondato nel 1912 a continuazione dell’Unione, testata diretta da F. Meda. Agli inizi segnò la fase risolutiva del processo di inserimento dei cattolici [...] lombardi nella vita politica nazionale. Interrotte le pubblicazioni nel 1944-46, nel 1968 si è fuso con L’Avvenire d’Italia dando vita a L’Avvenire ...
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CAPPA, Paolo
Lorenzo Bedeschi
Nacque a Genova il 19 febbr. 1888, ma trascorse l'infanzia e la fanciullezza a Savona dove poco dopo i suoi genitori Francesco e Maria Forzani di tradizione cattolica s'erano [...] Il Cittadino di Brescia ch'egli accettò e al quale impresse quel tono filoparlamentare e patriottico alla Filippo Meda che poi doveva restare la sua definitiva posizione politica. Non gli venne risparmiata naturalmente l'accusa di "modernizzantismo ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] diretto, durante la detenzione di Albertario, da Filippo Meda) attenueranno i propri toni, tendendo a rivendicare con il 25 giugno 1912, sulle ceneri dell’«Unione» di Filippo Meda, che aveva appena cessato di esistere31. Esso si era caratterizzato ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] confessare la impotenza legislativa, od allargare le facoltà del potere esecutivo a danno del Parlamento»62. La risposta di Meda e di «Civitas» era la proposta di un reale decentramento amministrativo e la creazione di corpi tecnici che elaborassero ...
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CANTONO, Alessandro
Lorenzo Bedeschi
Nato a Ronco Biellese (Vercelli) da Luigi e da Pasquina Marietta il 12 dic. 1874, dopo gli studi umanistici e teologici nei seminari di Biella e di Torino (dove [...] cattoliche quali Vita e Pensiero,Il Solco,Palestra del clero e mantenendosi in contatto con esponenti antifascisti come Meda e Bertone. A quest'ultimo si univa durante la Resistenza, finché, caduto definitivamente il fascismo, riprese l'antica ...
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GIORDANI, Igino
Stefano Trinchese
Nacque a Tivoli il 24 sett. 1894, da Mariano e da Orsola Antonelli, primo di sei figli, da famiglia di modesta origine.
Il padre, muratore, e la madre, analfabeta, [...] netta avversione al fascismo scrivendo "in una prosa violenta e pittoresca" su Il Popolo di G. Donati, su Civitas di F. Meda, e su altre riviste di varie parti d'Italia. Nel 1925, per aver mano più libera nella polemica contro i "ghibellini" fascisti ...
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GIOVANNI da Legnano
Margherita Breccia Fratadocchi
Di G., il cui cognome secondo alcuni studiosi (Sutermeister, I, p. 14 n. 15; Ganda, 1984, p. 54) sarebbe stato de Rapis o Rappi, sono ignote le date [...] insieme di Giovanni Antonio e Bernardino, e in un'edizione degli Oviliarum libri XXVI di G. Perbuono del 1533 (tip. V. Meda), in cui ricompare - fatto assolutamente isolato e singolare dopo otto anni di silenzio - il nome del solo Giovanni Antonio.
L ...
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GROSOLI PIRONI, Giovanni
Francesco Malgeri
Nacque a Carpi il 31 ag. 1859 da Giuseppe Grosoni e da Livia Pironi.
Il padre, avvocato di origine ebraica, si era convertito al cristianesimo, abbracciando [...] sua linea.
In una circolare del 15 luglio 1904 (redatta in collab. con mons. G. Radini Tedeschi e F. Meda) affermava: "all'infuori di ciò che concerne i diritti imprescrittibili della Santa Sede, i cattolici considerano epoche ed avvenimenti storici ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] -16 giugno 1938), Torino 1938 (particolarmente il capitolo "Commemorazione di G. B. B. giornalista del Risorgimento", alle pp. 63-71); F. Meda, Figure dell'800. G. B., in Pro Familia (Milano), 25 giugno 1939; D. C. Eula, G. B. B. il grande italiano ...
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meda
méda s. f. [voce settentr.: lat. mēta (v. mèta1)]. – 1. Nel linguaggio marin., propriam., nome di segnali disposti in mare, per lo più fissi, di forme e di colori varî, in metallo o in muratura, impiegati come avviso ai naviganti in corrispondenza...
radiomeda
radioméda s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e meda]. – Radiofaro direttivo a emissione verticale, opportunamente collocato per delimitare aerovie, piste aeroportuali, ecc.; detto più comunem. radiofaro di segnalazione.