vanilloide
Stefania Azzolini
Canale di natura eccitatoria che agisce come integratore molecolare degli stimoli nocicettivi. Il recettore vanilloide è un sottogruppo distinto di canali cationici non [...] altri composti naturali irritanti sono in grado di attivare i recettori vanilloidi. I ricercatori hanno notato che il meccanismo di transduzione attivato dalla capsaicina è identico a quello indotto dalle alte temperature: i canali TRPV1 si aprono ...
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Qualsiasi malattia caratterizzata da una lesione anatomica, per lo più diffusa, del parenchima encefalico, con caratteristiche evolutive più o meno spiccate, e di natura degenerativa, displasica, tossica, [...] situato sulla superficie cellulare la cui funzione è ancora poco conosciuta, anche se si ipotizza un suo ruolo nei meccanismi di interazione tra cellula e cellula. Nelle cellule infette la PrP ‘normale’ va incontro a un’alterazione della sua ...
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Ente fisico cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive, cioè la possibilità, da parte dell’occhio, di vedere gli oggetti. Si distingue generalmente la l. naturale, emessa da una sorgente [...] di propagazione e prevede, genericamente, una conseguente influenza sull’apparente posizione degli astri. R. Descartes tenta di spiegare il meccanismo di trasmissione della l.: la sua teoria è oscura e farraginosa, ma resta a lui il merito di avere ...
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Alcaloide avente formula C17H19NO3•H2O. È il principale alcaloide dell’oppio (che ne contiene fino al 10-12%) e di altre piante delle Papaveracee; si può considerare un derivato del fenantrene, di struttura [...] Deprime il centro respiratorio bulbare, diminuendo la frequenza e la profondità del respiro e facendo conseguire anossia; ugualmente con meccanismo centrale deprime le sensazioni genericamente moleste, come il senso di fame e di stanchezza, e in modo ...
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In genetica, gene non funzionale con omologia di sequenza a un gene strutturale conosciuto. Gli p. differiscono dai corrispondenti geni strutturali attivi per mutazioni di basi e per la presenza di sequenze [...] trasposizione (➔ trasposone) che coinvolge un intermedio di RNA (➔ retroposone). Essi sono in grado di modificare l’espressione di geni cellulari, fornendo un potente meccanismo evolutivo per mettere alla prova nuove strategie di regolazione genica. ...
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sinapsi Giunzione tra due cellule nervose o, più esattamente, tra la terminazione neuritica dell’una e il pirenoforo (s. asso-somatica), un dendrite (s. asso-dendritica) o il neurite (s. asso-assonica) [...] recettori di membrana (recettori postsinaptici) per il mediatore chimico; il loro ruolo è di fondamentale importanza nel meccanismo elettrochimico della trasmissione dell’impulso nervoso (ne è esempio il recettore per l’acetilcolina: ➔ recettore).
L ...
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VERTIGINE (lat. vertigo; fr. vertige; sp. vertigo; ted. Schwindel; ingl. dizziness)
Vittorio Challiol
Sensazione illusoria e sgradevole di spostamento o di rotazione del corpo rispetto all'ambiente o [...] allo scopo di stabilire, mediante particolari indagini, la localizzazione della lesione che ha provocato la vertigine e il meccanismo con cui il disturbo in questione si è prodotto. Si possono intanto avere vertigini in condizioni fisiologiche (ballo ...
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Orologio biologico
Rodolfo Costa
La vita sulla Terra si è evoluta in un contesto caratterizzato da imponenti variazioni ambientali, alcune di natura ciclica. È il caso, per fare un esempio, dell'alternanza [...] complesso con la proteina TIM (fotolabile) e ne avvia la degradazione. Tale interazione CRY/TIM è alla base del meccanismo di sincronizzazione dell'orologio con l'ambiente. Gli effetti della luce sulla fase della ritmicità endogena sono in relazione ...
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MEDICINA RIABILITATIVA
Maurizio Maria Formica
Renato Corsico e Roberto Tramarin
Riabilitazione in neurologia di Maurizio Maria Formica
Sommario: 1. Introduzione. 2. Riabilitazione neurologica. a) II [...] cervello dell'anziano (età media 79,6), nel quale la degenerazione di un gran numero di neuroni, legata a meccanismi involutivi, determina la richiesta di maggiori prestazioni da parte dei neuroni superstiti, rispetto a quello dell'adulto (età media ...
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BENEDICENTI, Alberico
Mario Crespi
Nato il 19 maggio 1866 a Mondovì, da una modesta famiglia (suo padre era verificatore di pesi e misure), si laureò a Pisa nel 1890 in medicina e chirurgia e nel 1891 [...] con le tecniche della chimica e della chimica-fisica lo studio dei problemi farmacologici onde giungere alla conoscenza del meccanismo d'azione dei farmachi, fu il primo in Italia ad applicare tali metodi alla farmacologia: egli istituì nell'Istituto ...
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meccanismo
s. m. [dall’ingl. mechanism, fr. mécanisme, der. del gr. μηχανή «macchina»; cfr. lat. tardo mechanisma «ritrovato, invenzione»]. – 1. a. Il complesso delle parti che costituiscono una macchina o un congegno qualsiasi, e che sono...
meccanica
meccànica s. f. [dal lat. tardo mechanĭca, gr. μηχανική (τέχνη), dall’agg. μηχανικός: v. meccanico]. – 1. a. Nella suddivisione tradizionale della fisica, la disciplina che studia le leggi del moto dei corpi, a sua volta suddivisa...