FOPPA, Giuseppe Maria
Nicola Balata
Nacque a Venezia il 12 luglio 1760 da Girolamo e da Giulia (non se ne conosce il casato). Dopo gli studi compiuti nella sua città, si impegnò come archivista al servizio [...] più volte replicati. Si tratta di libretti di non grande valore, al pari degli altri, sotto il profilo sia del meccanismo narrativo sia della resa espressiva dei versi, e dei quali, se qualcosa può essere salvato, è piuttosto quella certa correttezza ...
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BOTTONI, Albertino
Giuliano Gliozzi
Nacque nella prima metà del Cinquecento a Padova da Pietro di nobile famiglia trasferitasi da Parma. Nella città natale compì gli studi, conseguendo precocemente [...] nel fegato e nelle singole membra. Il B. conclude la sua opera esponendo la sua concezione sull'intimo meccanismo del processo nutritivo: attraverso le successive cotture ("coctiones") l'alimento viene ridotto dal calore naturale sotto forma di ...
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BORDINO, Virginio
Mario Medici
Nacque a Torino il 27 ott. 1804 da Maurizio Sebastiano e da Adelaide Gravier. Il 1º aprile 1817 entrò all'Accademia militare di Torino dalla quale uscì con il grado di [...] , venne inviato in missione speciale in Inghilterra con l'incarico di approfondire e completare i suoi studi sulla locomozione meccanica con propulsione a vapor d'acqua e di indagarvi le possibilità di un eventuale impiego di automotrici a vapore nel ...
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(o isterismo) Forma di nevrosi, variamente intesa dalla psichiatria classica e dalla psicanalisi. Il termine corrisponde per la prima a poco più di un concetto clinico, per la seconda a una particolare [...] di sangue’ di alcuni soggetti durante l’estasi religiosa. In tutti si riconosce un movente psichico; con lo stesso meccanismo i sintomi isterici possono rappresentare anche il mantenimento di un’affezione organica dopo la guarigione.
Fra i sintomi ...
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Inventore scozzese (Greenock 1736 - Heathfield, Birmingham, 1819). Impiegato come fabbricante di strumenti di precisione presso l'univ. di Glasgow, nel 1763 ebbe l'incarico di riparare un modello di macchina [...] lasciando che successivamente agisse sullo stantuffo la sua forza espansiva. Per il funzionamento a doppio effetto era necessario un meccanismo che potesse trasmettere la forza nei due sensi; W. vi provvide nel 1784 col suo ben noto "parallelogramma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Franco Modigliani
Carlo D'Adda
Studioso molto fecondo e dotato di una straordinaria capacità di comunicare le proprie idee, Modigliani occupa una posizione di rilievo tra i grandi economisti del Novecento [...] ). Se ci si trova in equilibrio di sottoccupazione (e, dovremmo aggiungere, se non vi sono ritardi nell’operare dei meccanismi descritti) non vi è quindi l’effetto perverso di una riduzione salariale.
Con salari monetari flessibili l’automatismo dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Roberto Michels
Federico Trocini
A oltre un secolo dalla pubblicazione, Zur Soziologie des Parteiwesens in der modernen Demokratie (1911; trad. it., riveduta e ampliata dall’autore, La sociologia del [...] il suo profilo intellettuale di frontiera concorre poi a spiegare le ragioni di quella spiccata sensibilità nei confronti dei meccanismi di formazione delle identità collettive che lo avrebbe spinto a nutrire un costante interesse verso il tema della ...
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Depressione
Bruno Callieri
Leonardo Ancona
Alessandro Agnoli
Rosanna Cerbo
Giovanni de Girolamo
Francesco Coppa
Con il termine depressione, ci si riferisce, in psichiatria, a una deviazione del [...] alle farmacoterapie, in loro concomitanza o in alternativa.
Aspetti biochimici
di Alessandro Agnoli e Rosanna Cerbo
I meccanismi biochimici della depressione a tutt'oggi non sono stati ancora chiariti in modo soddisfacente. Secondo l'ipotesi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Renato Dulbecco
Fabio De Sio
Renato Dulbecco è uno dei padri della virologia e oncologia molecolari. La tecnica di coltura in vitro da lui sviluppata negli anni Cinquanta per il virus della encefalite [...] consorte Maureen Muir, estese gli esperimenti a un altro virus, l’SV40 (Simian Virus 40) che, come il polioma, altera i meccanismi di proliferazione cellulare in colture di embrione di pollo, criceto e topo.
In tre anni di intenso lavoro, Dulbecco e ...
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FERRARI, Paolo
Sergio Torresani
Nacque a Modena il 5 apr. 1822 da Sigismondo, ufficiale estense, e da Elisabetta Palmieri. Dopo che il padre fu nominato comandante del battaglione scelto dei Cacciatori [...] verità, li schematizzava, li faceva portavoce di idee acquisite più che sofferte. Il meccanismo teatrale funzionava ma l'opera restava appunto nell'ambito dei meccanismo, delle convenzioni risapute, dei luoghi comuni. Accade la stessa cosa, se pur in ...
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meccanismo
s. m. [dall’ingl. mechanism, fr. mécanisme, der. del gr. μηχανή «macchina»; cfr. lat. tardo mechanisma «ritrovato, invenzione»]. – 1. a. Il complesso delle parti che costituiscono una macchina o un congegno qualsiasi, e che sono...
meccanica
meccànica s. f. [dal lat. tardo mechanĭca, gr. μηχανική (τέχνη), dall’agg. μηχανικός: v. meccanico]. – 1. a. Nella suddivisione tradizionale della fisica, la disciplina che studia le leggi del moto dei corpi, a sua volta suddivisa...