DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] era strettamente connesso con l'articolazione della società civile e politica in Italia, e quindi anche con lo stesso meccanismo elettorale che favoriva la funzione delle aree di opinione capaci di influire sulle scelte dei candidati molto più di ...
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FERRERO, Emilio (Maurizio)
Vincenzo Caciulli
Nato a Cuneo il 13 genn. 1819 da Filippo e da Rosalia D'Arlor, entrò il 4 apr. 1829 nella Accademia militare di Torino, dove completò gli studi, conseguendo [...] conseguente incremento delle unità organiche. Per contenere le maggiori spese dovute a tale riforma prevedeva di utilizzare il meccanismo dei congedi anticipati per consistenti quote del contingente di leva, limitando la forza delle compagnie in pace ...
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GUERRAZZI, Gian Francesco
Fulvio Conti
Nacque a Livorno il 5 ott. 1865 da Amelia Sanna e da Francesco Michele, nipote di Francesco Domenico. Dopo aver compiuto i primi studi in un collegio di Lucca, [...] ed esperimentazione, in La Terra, I [1917], 2, p. 6). Modello corporativo che essi intendevano estendere anche al meccanismo della rappresentanza parlamentare, come emerse nel lungo dibattito sulla riforma elettorale della primavera 1919, che vide La ...
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BORROMEO ARESE, Carlo
Giuseppe Ricuperati
Nacque a Milano nel 1657 da Renato, decurione, e da Giulia Arese, che era figlia di Bartolomeo, presidente del Senato. Di famiglia nobilissima, che aveva annoverato [...] del leone, anche se con un atteggiamento affettuosamente deferente. È per esempio quest'ultimo a dar notizie precise sul meccanismo della successione e sulle varie prese di posizione internazionali, a suggerire, in polemica con Luigi XIV, la lettura ...
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GIANNINI, Alberto
Simona Urso
Nacque a Napoli il 22 marzo 1885 da Achille e da Eugenia Pietroni. Dopo un accidentato percorso di studi, appena ventenne cominciò il proprio apprendistato come cronista.
Divenuto [...] e accusandoli di essere manovrati e pagati dal regime. Come rileva M. Franzinelli (p. 300), "per un tipico meccanismo di empatia il giornalista rovesciava sugli avversari accuse ed epiteti che gli si sarebbero bene adattati: camaleontismo, tradimento ...
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CARONCINI, Alberto
Stefano Indrio
Nacque a Roma il 21 febbr. 1883 da Gustavo e da Giovanna Biasioli, una solida famiglia di ceto medio, di origine veneta.
Nell'aprile 1897 partecipò, a Pisa, ad un congresso [...] politica, mentre lo Stato doveva tutelare le attività economiche private, italiane e straniere, garantire l'instaurazione di un meccanismo liberista, e fornire le infrastrutture economiche e politiche (cfr. I dazi di Tripolitania, in La Voce, 11genn ...
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CORSINI, Giovanni
Anna Benvenuti Papi
Figlio di Tommaso di Duccio, giureconsulto e figura di primo piano del Trecento politico, civile e culturale fiorentino, e di Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, [...] Albizzi, col quale per lungo tempo intrattenne una corrispondenza segreta -, il C. poté, inserendosi nel complesso meccanismo diplomatico-militare della crociata in allestimento, ricavare i suoi onori ed utili; questo, nel caso dell'infeudamento ...
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FANELLI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli il 13 ott. 1827 da Lelio Maria e da Marianna Ribera.
La sua era una agiata famiglia borghese: il padre, originario di Martina Franca, aveva esercitato [...] aveva contattato per invitarlo a compiere l'opera intrapresa dal Mignogna: il F. diventava così il perno di un meccanismo insurrezionale che mandava più impulsi: da quello "conciliativo" e sostanzialmente assai cauto del Fabrizi (che però era il suo ...
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GUARNERI, Felice
Luciano Zani
Nacque il 6 genn. 1882 a Villanuova di Pozzaglio, presso Cremona, da Ludovico e Giulia Brugnoli.
Profondamente cattolici, i Guarneri erano un'antica famiglia di agricoltori, [...] i dicasteri militari, doveva essere sottoposto al benestare preventivo del Guarneri. Per realizzare in breve tempo un meccanismo così delicato e complesso, alla strada dell'accentramento burocratico egli preferì quella del decentramento: con l ...
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GUIDOTTI, Filippo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1335 da Gerardino di Cino e da Misina di Alberto Bonacatti, primogenito, sembra, di altri cinque fratelli: Alberto, Guidottino, Giovanni, Alemanno [...] riformatori ben cinque, e tra essi il G., avevano fatto parte dei Dieci di balia. Non sono chiari i meccanismi che dettarono le successive composizioni di questo nuovo Collegio, soggetto anche alle tensioni provocate dalle rivalità tra i suoi membri ...
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meccanismo
s. m. [dall’ingl. mechanism, fr. mécanisme, der. del gr. μηχανή «macchina»; cfr. lat. tardo mechanisma «ritrovato, invenzione»]. – 1. a. Il complesso delle parti che costituiscono una macchina o un congegno qualsiasi, e che sono...
meccanica
meccànica s. f. [dal lat. tardo mechanĭca, gr. μηχανική (τέχνη), dall’agg. μηχανικός: v. meccanico]. – 1. a. Nella suddivisione tradizionale della fisica, la disciplina che studia le leggi del moto dei corpi, a sua volta suddivisa...