rāgiab Settimo mese dell’anno lunare arabo-musulmano. Secondo la tradizione musulmana, nella notte dal 26 al 27 r. avvenne il miracoloso viaggio di Maometto dalla Mecca a Gerusalemme, e di qui l’ascesa [...] al cielo (mi‛rāǵ) ...
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Generale abissino, del sec. 6º d. C., governatore autonomo dello Yemen dopo la conquista etiopica. È celebre nella tradizione musulmana per la spedizione guidata contro la Mecca (nel 570), in realtà diretta [...] contro i confini di Bisanzio, e arrestata da una pestilenza ...
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ZAID IBN THĀBIT al-ANṢĀRĪ
Carlo Alfonso Nallino
Ī Nato a Medina e quivi entrato giovanissimo al servigio di Maometto appena questi si fu trasferito dalla Mecca in quella città (622), ne divenne fido [...] segretario. Morto Maometto (632), conservò questo ed altri uffici sotto i primi tre califfi (632-656); si mantenne ostile al quarto e mori in un anno incerto fra il 42 eg. (662-663) e il 56 (676). È famoso ...
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dhū l-higgia Nome (arabo «quello del pellegrinaggio») dell’ultimo mese del calendario lunare musulmano, già in uso nell’epoca preislamica. In esso va compiuto il pellegrinaggio alla Mecca, anch’esso di [...] origine preislamica ...
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HĀ'IL (A. T., 91)
'IL Città del Neǵd settentrionale, situata al piede meridionale del Gebel Shammar, a 1092 m. s. m., sulla strada dei pellegrini Baghdād-Mecca, presso un'oasi ricca di palme e di alberi [...] da frutta. Le sue case di fango circondano ma cittadella turrita. Gli abitanti, Arabi e Negri, sono forse 20000 e si occupano di commercio e di alcune industrie casalinghe (tra le quali la fabbricazione ...
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(ingl. Black muslims) Movimento religioso e sociale afroamericano orientato in senso anti integrazionista, nazionalista e talora rivoluzionario. Fu fondato nel 1930 da W. Farad, emigrato negli USA dalla [...] Mecca; la sua predicazione auspicava la riconquista dell’identità nazionale africana (e in questo senso gli adepti modificavano i loro nomi) e la rinuncia al cristianesimo. Il movimento si sviluppò per la predicazione di E. Poole (E. Muhammad). Dopo ...
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Capostipite, attraverso il figlio Mu῾āwiya, della dinastia degli Omayyadi (m. 650-655). Tenace avversario del profeta e capo dell'opposizione meccana, si sottomise l'anno della presa della Mecca, assicurando [...] così le fortune della sua famiglia ...
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Esploratore tedesco (Dresda 1826 - Pisa 1874). Compì dopo il 1853 diversi viaggi nell'Africa settentrionale, in Siria e in Palestina e riuscì quindi a penetrare in Arabia fino alla Mecca (1860). Visitò [...] anche la regione intorno ad Aden, raccogliendo materiali per una carta ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maometto e la prima espansione dell'islam
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La comparsa dell’islam nel VII secolo a [...] ) e a Medina nel 627 si dipanano le vicende armate della umma, che nel 630 riesce a piegare la ricca e orgogliosa Mecca e, a Hunayn, i beduini del Higiaz. Tutto ciò s’accompagna a crescenti misure coercitive contro i gruppi ebraici medinesi, l’ultimo ...
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Complesso architettonico destinato al culto islamico e all’insegnamento religioso, in origine anche usato come luogo di riunione e di dibattito.
La m. deriverebbe la sua forma architettonica dalla casa [...] un cortile (saḥn) con la fontana per le abluzioni e uno spazio coperto; elemento essenziale è la qibla, cioè la direzione verso la Mecca indicata da una nicchia (miḥrāb; fig B) verso cui il fedele si rivolge per la preghiera. A destra del miḥrāb c’è ...
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mecca1
mècca1 (e Mècca) s. f. – Propriam., città (arabo Makka) dell’Arabia Saudita, patria di Maometto e luogo santo dell’islamismo; in quanto meta di pellegrinaggi, il nome della città ha assunto nel linguaggio comune il sign. simbolico di...
mecca2
mècca2 s. f. [dal nome della città araba (v. la voce prec.)]. – Vernice trasparente a base di lacca, di tonalità aurea, usata per velare intagli lignei o fondi di pitture precedentemente argentati, in modo da ottenere la cosiddetta...