FIORENTINO, Pier Angelo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli da Giacomo e da Elisabetta Durelli il 5 marzo 1811 (la data di nascita fissata al 18 marzo 1809 e ricavata dall'epigrafe posta sulla lapide [...] dell'attività di compagnie e musicisti italiani, ma non di rado lo esponeva anche alle critiche dei connazionali: il mazziniano G. La Cecilia ricorderà di lui, ad esempio, che "squattrinava cantanti con le sue piraterie giornalistiche e corrispondeva ...
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GIANNONE, Pietro Celestino
Mario Pecoraro
Nacque a Camposanto, piccolo comune sul Panaro nel Modenese, il 14 marzo 1791 (e non il 5 o 15 marzo 1792 come erroneamente riportato in quasi tutti i repertori [...] Pistoia 1903; F. Solerio, Il patriottismo di P. G. nella vita e negli scritti, Casale 1906; Ediz. nazionale degli scritti di G. Mazzini, Indici, II, ad nomen; G. Sforza, Il poeta P. G. in Lunigiana, in Giorn. stor. della Lunigiana, III (1911-12), pp ...
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CARRARA SPINELLI, Chiara (Clara)
Felice Del Beccaro
Nata a Bergamo il 13 marzo 1814 dal conte Giambattista e da Ottavia Gambara, dalla madre, di carattere ardente e irrequieto, fu affidata al collegio [...] del '48) la C., in compagnia del Tenca e della madre di questo, riparò da Milano a Locarno; lì incontrò il Mazzini, il quale sembra non le dimostrasse molta simpatia. Successivamente tornò a Milano; per quanto in sospetto, non fu mai perseguita dalla ...
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GRILLI, Alfredo
Carlo D'Alessio
Nacque a Ponticelli, frazione di Imola, il 5 marzo 1878 da Antonio, un piccolo agricoltore, e da Maria Bolognesi. Frequentò con buon esito le tre classi elementari e [...] dal gusto per l'erudizione di scuola carducciana, con particolare predilezione per gli aspetti più romantici delle figure di G. Mazzini e di G. Garibaldi.
Di Garibaldi il G. conobbe la figlia, Clelia, e la moglie, donna Francesca, che lo ospitarono ...
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MAMELI (dei Mannelli), Goffredo
Giuseppe Monsagrati
Primo di sei figli, nacque a Genova il 5 sett. 1827 da Giorgio, tenente di vascello della Marina militare sarda, e da Adelaide Zoagli.
Sulla scorta [...] sua testa, / La sua folgore gli dà". Un terzo inno il M. lo scrisse nella seconda metà del 1848 proprio su invito di Mazzini il quale, forse perché poco convinto da Fratelli d'Italia, gli aveva chiesto un testo che, affidato per la parte musicale a G ...
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BIANCHI, Nicomede
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Reggio Emilia il 15 sett. 1818 da Gaetano, farmacista, e da Maria Laurenti, frequentò le scuole dei gesuiti, manifestando al termine degli studi secondari [...] , 6 dic. 1865) documenti privati tratti dagli archivi segreti di Modena e volti a gettare discredito sulla personalità del vecchio mazziniano; si trattava di due suppliche al duca Francesco V per il ritorno in patria, di due lettere del '48 anti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] settecentesca, individualistica e materialistica, e quella ottocentesca, nazionale e religiosa. Quest’ultima era stata l’ideale mazziniano, in grado di svolgere un ruolo propulsore nella fase precedente al 1848, ma dimostratosi poi inconcludente e ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] del 6 febbraio 1853: «In mezzo all’esecrabili e sciocche atrocità suscitate da Mazzini, ogni uomo dabbene poteva correre qualche pericolo. […] Mazzini co’ suoi falsi calcoli di possibilità in un’operazione di così grave natura, mostra sempre ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] del palazzo Trao, e il giorno della festa del santo patrono in casa Sganci.
Il Verga scrittore non è né mazziniano né unitario né conservatore o antisocialista: la sua sconsolata visione della vita (un diverso pessimismo il suo dal pessimismo ...
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Giandomenico Romagnosi, Carlo Cattaneo, Giuseppe Ferrari: Opere
Ernesto Sestan
Che cosa significhi Gian Domenico Romagnosi nella storia della cultura italiana è rimasto alquanto nel vago, anche dopo [...] anche morale, per tutt'altre e intricate vie che non sono quelle del giure, le vie di Rousseau, di Alfieri, di Foscolo, di Mazzini, ecc. ecc.
Le cose stavano un po' diversamente, per il giure, nel '700 e ancora nei primi decenni dell'800: aveva, cioè ...
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mazziniano
agg. e s. m. (f. -a). – Proprio di Giuseppe Mazzini (1805-1872), o che a lui si riferisce, o che da lui e dal suo pensiero e dalla sua opera deriva: scritti m.; l’epistolario m.; idee m.; aneddoti, ricordi m.; movimento, corrente...
mazzinianesimo
mazzinianéṡimo (o mazzinianismo) s. m. [der. di mazziniano]. – Il complesso dei principî e degli ideali ispirati all’azione di G. Mazzini (v. la voce seg.); anche, il movimento a essi improntato.