BETTINI, Filippo
Bruno Di Porto
Nacque il 20 sett. 1803 a Genova da Giovanni, impiegato al porto franco, e da Giuseppina Palmieri. Intimo amico di Mazzini, con lui nel 1822 s'iscrisse a Genova alla [...] gruppo di giovani (come i fratelli Ruffini, G. E. Benza, G. B. Noceti e G. B. Cuneo) formatosi attorno a Mazzini, fu poi al suo fianco nell'attività critico-letteraria, impegnata in senso patriottico e liberale, sviluppata negli anni 1828-1830 sull ...
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DARA, Gabriele
Rosa Maria Monastra
Nacque a Palazzo Adriano (Palermo) l'8 genn. 1826, da Andrea di famiglia arbëréshe, da tempo dedita al culto e all'esplorazione delle patrie memorie.
Compì gli studi [...] le due anime della borghesia antiborbonica, il mito neoguelfo (cfr. A Pio IX, ibid., pp.15-18) e l'insurrezionalismo democratico-mazziniano (non a caso, per la sua Protesta alla Sicilia, egli si scelse l'epigrafe da Guerrazzi: cfr. Alcune poesie, pp ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] e del progresso civile, riproponendo così in chiave vittorughiana il mito della sacralità della poesia, caro al Foscolo e al Mazzini. La violenza verbale non nascondepiù lo sfogo impotente, perché le parole non sono più sentite come espressione di un ...
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CHIESI, Gustavo
Bruno Di Porto
Nato il 26 febbr. 1855 a Modena da Guglielmo, capostazione, e da Isabella Marchi, lavorò dapprima come telegrafista nelle Ferrovie mediterranee, per dedicarsi ben presto [...] con A. Ghisleri, in Gioventù libera, II(1955), 7-8, pp. 115-120; B. Montale, Pensiero e Azione,Genova 1876, in Il pensiero mazziniano, XI (1956), 3, pp. 3 s.; L. Lotti, I repubblicani in Romagna dal 1894 al 1915, Faenza 1957, pp. 178 ss., 182 s ...
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BERTONI, Augusto
Luigi Lotti
Nato a Faenza l'8 nov. 1818, studiò nella città natale e per qualche tempo anche all'università di Siena, impiegandosi successivamente come protocollista nell'amministrazione [...] evitare gli snervanti interrogatori, si impiccò nella sua cella il il 29 ott. 1853
Fonti e Bibl.: Ediz. naz. degli scritti… di G. Mazzini. Epistolario, XXV, pp. 19 s., 33, 42, 152, 159, 177, 189 s., 195, 325, 365; XXVI, pp. 19, 272; XXVIII, pp. 325 ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] con gli epistolari: E. Del Cerro, Fra le quinte della storia, Torino 1903, pp. 179-246; Ediz. naz. degli scritti di G. Mazzini (per la consultazione si vedano gli Indici, ad nomen); C . Pisacane, Epistolario, a cura di A. Romano, Milano-Roma 1973, ad ...
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GOVEAN, Felice
Fulvio Conti
Nacque a Racconigi nel 1819 da Domenico e Vittoria Lubatto, probabilmente da un ramo della nobile famiglia Goveano, di origine portoghese, che, trasferitosi in quella località [...] antitedeschi (e quindi antiaustriaci) e una spiccata ispirazione patriottica e popolare, cui non fu estraneo l'"incoraggiamento del poeta mazziniano G. Revere, riparato a Torino dopo la caduta della repubblica romana, e di C. Reta, direttore de Il ...
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GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] quei primi anni", il G. "aveva serbato le memorie e le tradizioni del '49; era un romantico-guerrazziano-mazziniano, arrabbiato, intransigente, antropofago" (pp. 375 s.).
Non deve stupire questa convivenza di classicismo e romanticismo nel pensiero ...
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BAZZONI, Giunio
Mario Quattrucci
Nato a Milano da Riccardo il 27 marzo 1801, caro nella fanciullezza al Porta che era intimo della famiglia, la sua precoce disposizione poetica è rivelata da canti, [...] felice eccezione. Poeta in complesso mediocre, il B. espresse le sue qualità migliori nelle liriche civili in cui si rivela ardente mazziniano.
Fonti e Bibl.: G. Caprin, Tempi andati, pagine della vita triestina 1830-31, Trieste 1891, pp. 329 ss.; R ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] caratteri e tipi contemporanei, come quelli contrapposti del "codino" e del "crociato" (cioè il falso volontario): in essi più che "mazziniano sfegatato" (come lo definì Martini, p. 168), manifestava tendenze repubblicane e democratiche derivate da ...
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mazziniano
agg. e s. m. (f. -a). – Proprio di Giuseppe Mazzini (1805-1872), o che a lui si riferisce, o che da lui e dal suo pensiero e dalla sua opera deriva: scritti m.; l’epistolario m.; idee m.; aneddoti, ricordi m.; movimento, corrente...
mazzinianesimo
mazzinianéṡimo (o mazzinianismo) s. m. [der. di mazziniano]. – Il complesso dei principî e degli ideali ispirati all’azione di G. Mazzini (v. la voce seg.); anche, il movimento a essi improntato.