GALIMBERTI, Tancredi (Duccio)
Giuseppe Sircana
Nacque a Cuneo il 30 apr. 1906 da Lorenzo Tancredi, avvocato, politico, parlamentare e ministro, e da Alice Schanzer, studiosa di letteratura inglese, poligrafa [...] il quale elaborò il Progetto di riforma agraria (apparso in Il Ponte, XV [1959], 12, pp. 1549-1556, e ristampato in Mazzini politico, pp. 67-81).
In questo suo scritto il G. sosteneva l'opportunità di limitare la proprietà privata a beneficio di ...
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PASINI, Valentino
Cesare Saluzzo
PASINI, Valentino. – Nacque a Schio (Vicenza) il 23 settembre 1806 da Eleonoro e Luigia Berti.
Fra il 1817 e il 1819, il padre, artigiano tintore, rilevò in società [...] dell’Austria nel Regno lombardo-veneto avanti la rivoluzione del 1848, pubblicata per la prima volta a Losanna dal periodico mazziniano L’Italia del popolo (I, 1849, pp. 785-825; II, 1850, pp. 455-483), sostenne che il sovrappiù delle imposte ...
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CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] e ideologico, non privo neppure di significative esperienze politiche. Nel 1831 frequentò a Lucca un circolo giovanile d'orientamento mazziniano. Nel 1847 prese parte ai moti che provocarono la partenza di Carlo Ludovico (per il quale però espresse ...
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MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] , aderì al movimento che voleva portare Luciano Murat sul trono di Napoli. Ciò era in parte determinato dall'avversione per Mazzini, in parte dal fascino che la Rivoluzione del 1789 e la cultura politica francese esercitavano su di lui che già nel ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] preoccupandosi meno della separazione dei poteri e dei meccanismi di delega, tipici del costituzionalismo anglosassone.
Come è noto, per Mazzini l’Unità italiana non si compì senza dolore: «Ciò che avveniva sotto i suoi occhi era lontanissimo da ciò ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] manifestazioni di anticlericalismo cristiano, oppure al massimo ispirato a una religione umanizzata del popolo (come nel caso mazziniano). Dopo le fratture e contraddizioni degli anni 1866-70, si manifestò un’«evoluzione dell’anticlericalismo in ...
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mazziniano
agg. e s. m. (f. -a). – Proprio di Giuseppe Mazzini (1805-1872), o che a lui si riferisce, o che da lui e dal suo pensiero e dalla sua opera deriva: scritti m.; l’epistolario m.; idee m.; aneddoti, ricordi m.; movimento, corrente...
mazzinianesimo
mazzinianéṡimo (o mazzinianismo) s. m. [der. di mazziniano]. – Il complesso dei principî e degli ideali ispirati all’azione di G. Mazzini (v. la voce seg.); anche, il movimento a essi improntato.