Uomo politico inglese (Boroughbridge 1796 - Lancing, West Sussex, 1861). Deputato liberale (1826-32), passò poi ai radicali, rappresentando Finsbury dal 1836 alla morte. Dopo aver difeso (1840) i cartisti, [...] alla dimostrazione cartista del 10 aprile 1848. Largamente favorevole ai moti nazionali in Europa, ebbe rapporti con Mazzini (nel 1844 presentò un'interpellanza contro il ministro degli Interni che aveva autorizzato l'apertura delle lettere che ...
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FINOCCHIARO APRILE, Camillo
Stefano Caviglia
Nacque a Palermo il 28 genn. 1851 da Andrea e Carolina Aprile. Educato dal padre, un impiegato comunale attivo nelle file della carboneria, alle idee repubblicane, [...] uno dei giovani di maggior spicco nei fermenti politici di quegli anni nell'isola. Dal 1868 al 1871 tenne con Mazzini un carteggio da cui traspare, oltre alla profondità del rapporto umano, come ne fosse divenuto uno dei maggiori riferimenti politici ...
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Diplomatico e uomo politico italiano (Montignoso 1872 - Roma 1952), figlio dello storico Giovanni. Quale ministro degli Esteri stipulò il Trattato di Rapallo con la Iugoslavia (1920). Fervente antifascista, [...] un lungo esilio, che lo portò in Francia, Belgio, Gran Bretagna e Stati Uniti, dove fu tra i promotori della Mazzini Society. Nel corso di questi anni S. si dedicò a una vasta attività pubblicistica: Diplomatic Europe after the treaty of Versailles ...
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CARONTI, Filippo
Salvatore Candido
Nacque a Como l'8 luglio 1813 da Giosuè e da Bianca Peverelli. Studiò nella città natale, nel collegio Gallio, sotto la guida del padre Pagani, che seppe infondergli [...] Bibl. naz. di Firenze, Diario, 8 apr. 1855);dal Mazzini che egli nell'aprile trovavasi a Londra nell'attesa di imbarcarsi 16 ott. 1883.
Fonti e Bibl.: Ediz. naz. degli scritti… di G. Mazzini, Epistolario, XXII, p. 76; XXX, passim; XXXI, pp. 170, 193; ...
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SAPPIA, Enrico
Antonino De Francesco
SAPPIA, Enrico. – Nacque a Toetto, nella Contea di Nizza, il 17 aprile 1833, da un piccolo possidente, Giuseppe, e da Marcellina Simon.
Con la famiglia si trasferì [...] riparò a Roma, che a seguito della fuga di papa Pio IX si era costituita in Repubblica. Qui entrò in contatto con Giuseppe Mazzini e nel luglio del 1849, mentre le truppe francesi stavano per fare ingresso in città, riuscì a imbarcarsi alla volta di ...
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Patriota (Lecce 1823 - ivi 1874); liberale, dopo aver combattuto sulle barricate a Napoli (1848), cercò negli anni successivi di tener viva l'insurrezione nelle province. Arrestato dopo la reazione, fu [...] di Sapri (1857). Nel 1860 fu agli ordini di Garibaldi a Napoli, poi (1861-65) deputato al parlamento: ma, collaboratore di Mazzini (di cui facilitò i rapporti col re nel 1863-64), e poi staccatosene per passare al radicalismo, non si presentò alle ...
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CAMPOLONGHI, Luigi
Ernesto Galli della Loggia
Nacque il 14 ag. 1876 a Pontremoli, in provincia di Massa, da Agostino e Marianna Agnoloni.
Figlio di piccoli commercianti originari dell'Emilia, iniziò [...] il collegio Maria Luigia di Parma. Negli anni della scuola, ancora giovanissimo, si appassionò prima alla lettura di Mazzini, quindi si accese degli ideali del socialismo; prese allora contatto con alcune personalità dell'appena costituito partito ...
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MORAIS, Sabato
Liana Elda Funaro
MORAIS, Sabato. – Di famiglia di origine portoghese, nacque a Livorno il 13 aprile 1823 da Samuele e da Bona Wolf, terzo di nove figli, con sette sorelle e un fratello.
Derivò [...] anni insegnante presso la congregazione di Bevis Marks di Londra. Qui frequentò Moses Montefiore, l’emigrazione italiana repubblicana e Mazzini: dovere, sacrificio, impegno nella vita e nell’attività politica e sociale si fusero in lui con i principi ...
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La monarchia e lo Statuto
Giorgio Rebuffa
Quando il processo unitario si era già concluso, Alessandro Manzoni, in uno dei suoi ultimi scritti, La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana [...] preoccupandosi meno della separazione dei poteri e dei meccanismi di delega, tipici del costituzionalismo anglosassone.
Come è noto, per Mazzini l’Unità italiana non si compì senza dolore: «Ciò che avveniva sotto i suoi occhi era lontanissimo da ciò ...
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Fazy, Jean-Jacob (detto James)
Fazy, Jean-Jacob
(detto James) Politico svizzero (Ginevra 1794-ivi 1878). Con un breve intervallo ginevrino (1925-27) durante il quale fondò il Journal de Genève, visse [...] , partecipando alla lotta politica per i principi repubblicani. Espulso nel 1833, tornò a Ginevra dove strinse amicizia con G. Mazzini, che aiutò nell’impresa della Savoia (1834), ma dal 1854 sostenne Cavour. Membro del Gran consiglio ginevrino, che ...
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mazziniano
agg. e s. m. (f. -a). – Proprio di Giuseppe Mazzini (1805-1872), o che a lui si riferisce, o che da lui e dal suo pensiero e dalla sua opera deriva: scritti m.; l’epistolario m.; idee m.; aneddoti, ricordi m.; movimento, corrente...
giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora giovanissima; da g., in gioventù: da g....