Riformatore sociale e religioso persiano, vissuto tra la seconda metà del sec. 5º e la prima del 6º d. C. La sua dottrina, che alcuni ritengono una riforma dell'ortodossia mazdea o del manicheismo, mirava ad abolire i motivi delle cupidigie e delle discordie tra gli uomini: da premesse ed esigenze schiettamente religiose (come quasi ogni movimento comunistico antico), questa teoria arrivava a predicare ...
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Scrittore iraniano (n. 1892 - m. 1971 circa). Tra i primi autori di romanzi storici, Ṣ. esordì con Dāmgustarān yā intiqāmkhāhān-i Mazdak ("I cospiratori ovvero i vendicatori di Mazdak", 2 voll., 1921-26), [...] ambientato nel periodo della rivolta di Mazdak e della caduta della dinastia sasanide. Anche altri suoi numerosi lavori, scritti in una lingua priva di espressioni dialettali, sono ambientati per lo più in epoche remote (regno di Shāpūr, dinastia ...
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Nome di un mitico re dell'Iran e di due sovrani della dinastia dei Ṣasanidi. Kawādh I, figlio di Firūz, regnò dal 488 al 531; per spezzare la potenza della nobiltà e del clero mazdeo, favorì dapprima il [...] dominante fu deposto e imprigionato; recuperato il regno dopo esser fuggito presso gli Eftaliti, lasciò sterminare i Mazdakiti (529) che dapprima aveva sostenuto, cedendo all'influenza del figlio Khusraw, il futuro Anūsharwān. Condusse anche ...
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mazdachismo
‹ma∫da-› (o mazdakismo) s. m. – Il complesso delle dottrine religioso-sociali del riformatore persiano Mazdak, vissuto tra il 5° e il 6° sec. d. C., il quale mirava ad abolire i motivi delle discordie fra gli uomini mediante la...