Epistemologia delle scienze sociali
Hans Albert
Introduzione
Le moderne scienze sociali si articolano in una pluralità di discipline teoriche, storiche e normative aventi per oggetto lo studio dei contesti [...] fattuali appare spesso poco chiara.
Da questa situazione è nato all'inizio del secolo, soprattutto per influsso di MaxWeber, il dibattito tuttora in corso sui giudizi di valore nelle scienze sociali. Le argomentazioni in proposito si riallacciano ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] in modo concentrato, secondo Lukács, la struttura dell'intera società capitalistica. Egli si ispira su questo punto a MaxWeber, il quale aveva scritto: "L'azienda capitalistica è anzitutto ed intimamente fondata sul calcolo. Essa ha bisogno per ...
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Ermeneutica
Hans-Georg Gadamer
di Hans-Georg Gadamer
Ermeneutica
sommario: 1. L'ermeneutica nell'antichità. 2. L'ermeneutica nell'età moderna. □ Bibliografia.
1. L'ermeneutica nell'antichità
Come spesso [...] che la loro fecondità dipendeva in verità dal segreto dogmatismo che stava alla loro base. Tutte le tipologie di MaxWeber, Spranger, Litt, Pinder, Kretschmer, Jaensch, Lersch ecc. mostrarono di possedere un certo limitato valore di verità, che però ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Gentile
Biagio de Giovanni
Giovanni Gentile, filosofo fra i massimi del Novecento europeo, unì all’elaborazione costante del suo pensiero una vocazione di riformatore politico-religioso, e [...] stato di cose e rivendicare il senso possibile di una nuova filosofia, da questo dato dovettero muovere, da MaxWeber a Dilthey agli stessi neokantiani. La riscoperta delle scienze dello spirito radicalizzò il distacco dal positivismo, lasciando ...
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Comunita
Sergio Cotta
di Sergio Cotta
Comunità
sommario: 1. Introduzione. 2. Due significati principali del termine. 3. Alle origini dell'idea moderna di comunità. 4. La comunità e il pluralismo sociale. [...] repubblicana, il suo senso fenomenologico. Ciò che egli individua, su base storico-strutturale, è un Idealtypus, per dirla con MaxWeber, da cui esula ogni idea di proposta ideologica e di gerarchia valutativa: non a caso per lui la democrazia è ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] di scienza sociale di cui è prodigo il primo decennio del Novecento (con Georg Ostrogorskij, Georg Simmel, Werner Sombart, MaxWeber), Pareto inaugura la letteratura sul socialismo del 20° sec. e al tempo stesso l’età del disincanto sociologico, dopo ...
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borghesia
Massimo L. Salvadori
La classe che ha guidato la modernizzazione economica
Il termine borghesia ha origini medievali. Fu infatti nell'Alto Medioevo che si iniziò a parlare di borghesi ‒ dalla [...] dalla borghesia nel processo di modernizzazione economica e sociale che ha avuto luogo nel mondo occidentale, studiosi come MaxWeber e Werner Sombart hanno insistito ‒ in riferimento soprattutto alla prima fase di sviluppo della borghesia ‒ sulla ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] ; Habermas and modernity, ed. R.J. Bernstein, Oxford 1985.
M. Calinescu, Five faces of modernity, Durham (NC) 1987.
MaxWeber, rationality and modernity, ed. S. Whimster, S. Lash, London 1987.
Z. Bauman, Modernity and the holocaust, Oxford 1989 (trad ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] 1964; C. Pellizzi, Lineamenti di sistematica sociologica, Milano 1964; AA.VV., Sociologia e filosofia, Brescia 1965; F. Ferrarotti, MaxWeber e il destino della ragione, Bari 1965; AA.VV., Questioni di sociologia, 2 voll., Brescia 1966; A. Izzo ...
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JASPERS, Karl
Luigi PAREYSON
Filosofo, nato a Oldenburg il 23 febbraio 1883, laureato in medicina, libero docente in psicologia nel 1913, professore di filosofia a Heidelberg dal 1921, radiato nel 1937, [...] psicopatologia il J. è giunto alla filosofia attraverso la psicologia, intesa come interpretazione delle possibilità dell'uomo. Da MaxWeber ha preso il concetto d'una filosofia radicata nella situazione storica, e da S. Kierkegaard il concetto di ...
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weberiano
〈ve-〉 agg. – In genere, relativo a uno dei numerosi personaggi tedeschi di cognome Weber, tra i quali: l’economista Adolf (1876-1962); l’economista, sociologo e storico della cultura Alfred (1868-1958); il fisiologo, anatomista e...
disincantamento
diṡincantaménto s. m. [der. di disincantare, sul modello del fr. désenchantement]. – 1. Lo stesso, e meno com., che disincanto. 2. D. del mondo (dal ted. Entzauberung der Welt), il processo che, secondo il sociologo tedesco...