BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] si apre significativamente con L'attualità di Treitschke, si avverte poi il debito del B. verso MaxWeber - soprattutto verso il Weber delle grandi conferenze del 1919, Politik alsBeruf e Wissenschaft als Beruf - pervia del progressivo delinearsi di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La teoria delle élites, elaborata alla fine dell’Ottocento da Gaetano Mosca e sviluppata [...] e sindacati, nonchè (come risulta da molteplici studi successivi) su altre organizzazioni “volontarie”. Amico e allievo di MaxWeber, con cui scambia una fitta corrispondenza, egli rivela i meccanismi che trasformano qualsiasi organizzazione in una ...
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Meinecke, Friedrich
Domenico Conte
Tra i maggiori se non il maggiore storico tedesco del Novecento, nacque a Salzwedel nel 1862 e morì a Berlino nel 1954. Secondo Meinecke, M. è una personalità «storico-mondiale» [...] » da lui lungamente diretta, Meinecke operi un suggestivo e nello stesso tempo preoccupato avvicinamento fra M. e MaxWeber, uomo «fra i più potenti del nostro tempo» e temperamento «titanico», la cui «oggettività» (Sachlichkeit) ricorderebbe la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del XIX secolo il partito politico è generalmente espressione del [...] classi e dei ceti, che si collocano nell’ordinamento economico e in quello sociale, i partiti – scrive il sociologo MaxWeber – “appartengono in prima linea alla sfera della potenza sociale”. Per poter esercitare una tale funzione il partito deve ...
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organizzazione
Margherita Zizi
Una struttura ordinata in vista di un dato fine
L’organizzazione è una forma di unione e di coordinamento di singoli elementi in base a principi razionali per il raggiungimento [...] la formazione culturale sia gli interessi: il sociologo tedesco MaxWeber e l’ingegnere statunitense Frederick Winslow Taylor.
La teoria di Weber dell’organizzazione burocratica
Weber offrì un contributo fondamentale allo studio delle organizzazioni ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] ; Habermas and modernity, ed. R.J. Bernstein, Oxford 1985.
M. Calinescu, Five faces of modernity, Durham (NC) 1987.
MaxWeber, rationality and modernity, ed. S. Whimster, S. Lash, London 1987.
Z. Bauman, Modernity and the holocaust, Oxford 1989 (trad ...
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STORIA (XXXII, p. 771)
Arnaldo MOMIGLIANO
Storia della storiografia (p. 774). - Durante l'ultima guerra mondiale e nel periodo successivo 1946-59 gli studî storici si sono moltiplicati in tutte le direzioni. [...] classici; testimone inoltre l'intenso studio sulla vita e l'opera di grandi maestri del passato, come Th. Mommsen e MaxWeber. Donde l'autorità acquistata da G. Ritter, lo storico che ha più intensamente elaborato le aporie del conflitto fra potenza ...
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NUOVE RELIGIONI.
Massimo Introvigne
– Il superamento della distinzione tra sette e religioni. Le associazioni antisette e la posizione della Chiesa cattolica. Le nuove religioni e la società odierna: [...] era proposta di definire in termini obiettivi la differenza fra ‘Chiese’ e ‘sette’. Un primo filone, che risaliva a MaxWeber (1864-1920) riteneva che una ‘setta’ fosse composta da convertiti e una ‘Chiesa’ da fedeli nati nell’istituzione religiosa ...
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TEOLOGIA POLITICA
Roberto Esposito
Dopo che per un lungo periodo, coincidente in larga parte con la seconda metà del 20° sec., la questione della t. p. è parsa sostanzialmente risolta attraverso la [...] egli sosteneva che il capitalismo non fosse solamente stato influenzato nella sua genesi da una religione, come aveva teorizzato MaxWeber nel suo testo Die protestantische Ethik und der Geist des Kapitalismus (1905), ma fosse esso stesso una forma ...
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GEERTZ, Clifford James
Sandra Ferracuti
Antropologo culturale statunitense, nato a San Francisco il 23 agosto 1926 e morto a Filadelfia il 30 ottobre 2006. È considerato uno dei più influenti antropologi [...] immersi come in una «ragnatela di significati» da loro stessi co-costruita (mutuandola dal sociologo ed economista tedesco MaxWeber, G. utilizzava questa metafora per riferirsi al concetto di cultura che guidava la sua epistemologia etnografica). L ...
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weberiano
〈ve-〉 agg. – In genere, relativo a uno dei numerosi personaggi tedeschi di cognome Weber, tra i quali: l’economista Adolf (1876-1962); l’economista, sociologo e storico della cultura Alfred (1868-1958); il fisiologo, anatomista e...
disincantamento
diṡincantaménto s. m. [der. di disincantare, sul modello del fr. désenchantement]. – 1. Lo stesso, e meno com., che disincanto. 2. D. del mondo (dal ted. Entzauberung der Welt), il processo che, secondo il sociologo tedesco...