Scrittore, poeta e pittore francese (Quimper 1876 - Drancy 1944). Originario della Bretagna, che gli ispirò la raccolta di poesie La côte (1911), partecipò alla nascita del cubismo e del surrealismo. Nei suoi scritti si alternano momenti di ironico e amaro umorismo a momenti di inquieto misticismo. La sua personalità è apparsa sconcertante per la sua maschera di satanismo e di santità che caratterizza, ...
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Scrittore belga di lingua francese, nato a Malines il 22 gennaio 1913. Laureatosi in giurisprudenza, dopo aver preso parte nel 1944 alla Resistenza, dal 1946 si è trasferito a Parigi, ove ha dato vita, [...] in Belgio il premio Rossel.
Ha esordito con la raccolta poetica Géologie (1958), per la quale ha ottenuto il premio MaxJacob. Fortunato è stato anche il suo esordio come drammaturgo con Gengis Kan (1960; trad. it. 1995), messo immediatamente in ...
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(pseud. di Bisk, Anatole)
Critico d'arte, critico letterario, scrittore e poeta francese, nato a Odessa il 28 marzo 1919. Cresciuto in Belgio, combatte per la Francia libera nel 1941-42. Arrivato a New [...] e conquista della libertà interiore. Prix Apollinaire 1952 per Langue morte, Prix Sainte-Beuve 1957 per Premier Testament, Prix MaxJacob 1960 per Deuxième Testament, Prix Fémina-Vacaresco 1962 per il saggio Verbe et Vertige, Prix Interallié 1966 per ...
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Scrittore spagnolo, nato a Madrid nel 1894. Si impose all'attenzione della critica col finissimo El cohete y la estrella (1922), e in seguito, per la sua posizione neocattolica, con l'attività della rivista [...] (si rifletta a Cruz y Raya) e la divagazione critica di tutto curiosa e dappertutto spigolante. Vicino a quello d'un MaxJacob o di un Maritain, anche il suo neo-cattolicesimo è in fondo libero da schemi precisi e tutto rivissuto in una chiave ...
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Poeta e scrittore estone (n. Tartu 1941 - m. 2021). Poeta, traduttore e saggista, con ampi interessi per le culture primitive e le minoranze etniche e profondamente attento ai problemi filosofici e religiosi, [...] la seconda parte del racconto raccoglie le confessioni del suo creatore, un genetista. Nel 2003 ha vinto il premio MaxJacob con Le désir de la poussière (2002), antologia degli estratti delle sue principali raccolte (1967-1995) tradotta dall’estone ...
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Andrea Gareffi
Premi letterari
È questa la celebrità?
I premi letterari e il mercato dell'editoria
di Andrea Gareffi
3 luglio
Si svolge al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tradizionale cerimonia di assegnazione [...] a un poeta per il complesso della sua opera, il Prix de la nouvelle per una silloge di racconti. Il premio MaxJacob è uno dei maggiori nel campo della poesia, mentre il Théophraste Renaudot, puramente onorifico, istituito nel 1926 da G. Picard, è ...
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PAPINI, Giovanni
Andrea Aveto
– Nacque a Firenze il 9 gennaio 1881. Figlio di genitori non sposati, venne iscritto nei registri comunali con il cognome Tabarri e trascorse i primi mesi di vita presso [...] Papini soggiornò nuovamente a Parigi: gli incontri e le frequentazioni di quelle settimane (Guillaume Apollinaire, Paul Fort, MaxJacob tra gli altri) contribuirono a rendere memorabile quella primavera in cui la belle époque celebrava i suoi ultimi ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] ritratto con amara e pungente ironia da Multatuli nel romanzo Max Havelaar, of de koffy-veilingen der Nederlandsche Handel-maatschappij (« Brunswick (Herzog Anton Ulrich Museum), identificato con Jacob Jansz., e soprattutto Geertgen tot Sint Jans; a ...
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Stangerup, Henrik
Bruno Berni
Scrittore danese, nato a Copenaghen il 1° settembre 1937, morto a Langebaek (Copenaghen) il 4 luglio 1998. Cresciuto in una famiglia di letterati, iniziò la carriera come [...] La serpe in seno), sui problemi del corrispondente da Parigi Max Mollerup, che anticipa molti temi della sua produzione successiva. Nel È difficile morire a Djeppe) e Broder Jacob (1991; trad. it. Fratello Jacob, 1993), in cui tre personaggi danesi ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] cardini del metodo positivo, la tesi dei ‘quanta’ di Max Planck (1900) che configurava una natura discontinua e imprevedibile, Nevinson, William Roberts, Edward Wadsworth, gli scultori Jacob Epstein e Henri Gaudier-Brzeska, il fotografo Alvin ...
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