JISKRA di Brandejs, Jan
Rudolf Urbánek
Celebre condottiero di mercenarî ussiti, nato, si crede, in Moravia, morto verso il 1468. Maestro nella tattica guerresca, si rese celebre per la prima volta nel [...] La lotta terminò con un accordo per il quale J. con ricchi donativi e il titolo di magnate passò ai servizî di MattiaCorvino. Combatté con gli Ungheresi contro il principe Stefano di Moldavia, e nel 1468 pattuì presso la Porta una tregua di tre anni ...
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SINIBALDI, Antonio
Tammaro De Marinis
Uno dei più celebri copisti-calligrafi del sec. XV, fiorentino. Esemplò manoscritti per il duca d'Urbino, per gli Aragonesi di Napoli, per MattiaCorvino re di [...] Ungheria, per Lorenzo il Magnifico, negli anni dal 1461 al 1491. Nel 1473 era a Napoli, e vi era ancora nel 1477; alcuni altri manoscritti del 1481, 1484, 1485, 1488, 1491 attestano che in quegli anni ...
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VITEZ János
Giulio de Miskolczy
Umanista ungherese. Nato verso il 1408 a Sredna, fu dal 1433 notaio della cancelleria regia e segretario dei diversi sovrani succedutisi. Nel 1445 fu nominato vescovo [...] Parente e seguace fedelissimo della casa Hunyadi, diresse l'educazione dei figli di Giovanni Hunyadi, Ladislao e Mattia (più tardi re MattiaCorvino). Dopo la morte di Hunyadi venne per poco tempo incarcerato, poi ebbe parte notevole nell'elezione di ...
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PEKÁR Gyula
Eugen KOLTAY KASTNER
Scrittore ungherese nato l'8 novembre 1867 a Debrecen e morto il 19 agosto 1937 a Budapest. Seguì le scuole nella sua città natale a Budapest e in America; studiò diritto [...] fu affidato il portafoglio dell'Educazione nazionale. Come presidente della Commissione estera del parlamento e vicepresidente della società MattiaCorvino fu uno dei più fervidi promotori dell'intesa politica e culturale tra l'Italia e l'Ungheria.
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NALDI, Naldo
Umanista fiorentino, nato intorno al 1435, morto sotto il pontificato di Leone X. Quantunque amico del Ficino e del Poliziano, non pare riuscisse a entrare nelle grazie del Magnifico. Dovette [...] descrizione in esametri della giostra di Giuliano de' Medici (1475); quattro canti in lode della biblioteca di MattiaCorvino, e altre cose ancora. In prosa compose, fra altro, una Vita Iannoctii Manetti, rielaborazione classicheggiante del racconto ...
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KARDOS, Tibor
Francesco NICOSIA
Studioso ungherese, nato a Budapest il 2 agosto 1908. Libero docente nell'università di Pécs (Cinquechiese) nel 1946 fu nominato direttore dell'Accademia d'Ungheria in [...] movimento laico ungherese), Pécs 1930; A magyar humanizmus kezdetei (Origini dell'Umanesimo ungherese), Pécs 1936; MattiaCorvino, re umanista, Firenze 1940-41; Középkori kultura, középkori költészet (Cultura medievale, poesia medievale), Budapest ...
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FRAKNÓI, Vilmos (Guglielmo)
Storico ungherese, nato a rmény il 23 febbraio 1843, morto a Budapest il 20 novembre 1924. Fondò l'Istituto storico ungherese di Roma. Pubblicò i Monumenta Vaticana historiam [...] (voll. 3, 1868-69); L'Ungheria prima della battaglia di Mohács (1884; trad. tedesca, 1886); La vita del re MattiaCorvino (1890; trad. tedesca, 1895); Le relazioni ecclesiastiche e diplomatiche dell'Ungheria con la Curia Romana (voll. 3, 1900-1904 ...
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UGOLETO, Angelo
Tammaro DE MARINIS
Figlio di Ilario, nato e vissuto a Parma, dove esercitò l'arte tipografica. Di lui son note non meno di 22 edizioni, impresse dal 1486 al 1499; fra esse vanno l'Iliade [...] 1492), Claudianus (1493) Quintillianus, gli Statuti di Parma (1494) e Ausonius (1499). Suo fratello Taddeo fu bibliotecario di MattiaCorvino re d'Ungheria.
Bibl.: I. Affò, Saggio di memorie su la tipografia parmense del sec. XV, Parma 1791; Pezzana ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] codici latini, ma anche greci, fortunato acquirente di alcuni magnifici manoscritti provenienti dalla biblioteca del re d'Ungheria MattiaCorvino, il Torriano aveva fatto del suo convento a S. Zanipolo un centro culturale importante: al punto che ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] alla scala dei Giganti è stato notato che negli anni intorno al 1480, e con significato del tutto paragonabile, MattiaCorvino aveva fatto erigere nei suoi palazzi di Buda e di Visegrad degli scaloni monumentali, venuti alla luce nel corso di ...
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