Gesuita (Venezia 1727 - Treviso 1805); insegnante di grammatica a Ferrara e a Bologna (1746-50), poi (dal 1751) di retorica e bibliotecario a Parma; passato poi a Bologna, dopo la soppressione della Compagnia (1773) si trasferì a Venezia. Raccolse manoscritti e stampati, in parte provenienti dalla libreria Soranzo (tra l'altro, 4000 Bibbie in 52 lingue diverse), passati parte alla Marciana nel 1779, ...
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Teologo (Acquasparta metà del sec. 13º - Roma 1302); generale dell'ordine francescano (1287). Dante (Paradiso XII, 124-126) gli rimproverò di aver tollerato il rilassamento della regola di s. Francesco. Cardinale (1288), ebbe varî incarichi dalla Santa Sede. Mandato nel 1300 a Firenze per mettere pace tra Bianchi e Neri, non riuscì a vincere la resistenza di questi ultimi e, minacciato di morte, dovette ...
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Uomo politico italiano (Milano 1902 - Roma 1980). Dirigente di azienda, fu tra i ricostitutori (1942) del Partito socialista; svolse anche una notevole attività clandestina. Sottosegretario all'Industria e Commercio nel gabinetto Parri e nel primo gabinetto De Gasperi, dopo il congresso di Firenze (1946) fu segretario generale del Partito socialista di unità proletaria e deputato alla Costituente; ...
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Riformatore religioso (Janov, Boemia, 1353 circa - Praga 1394). Predicatore a Praga, entrò in conflitto (1389) con l'autorità ecclesiastica perché si opponeva alla venerazione delle immagini e delle reliquie. Per gli scritti può considerarsi l'iniziatore del movimento riformatore boemo, e a essi attingerà Hus; nelle Regulae Veteris et Novi Testamenti (1392) sviluppa la critica della decadenza morale ...
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). Magistrato italiano (n. Palermo 1961). Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo, entrato in magistratura nel 1991, è diventato pubblico ministero a Palermo nel 1999, si è occupato di molte indagini di mafia e ha indagato sulle stragi di mafia in cui sono stati uccisi G. Falcone e P. Borsellino e sugli omicidi di R. Chinnici e A. Saetta. È stato presidente dell'Associazione ...
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Missionario e vescovo cattolico (Divar, presso Goa, 1594 - Roma 1677). Bramino indiano, figlio di cristiani, studiò a Roma, ove fu ordinato sacerdote nel 1629 o 1630. Tornato in India, svolse opera missionaria. Costretto ad allontanarsi nel 1636, fu consacrato vescovo nell'anno seguente a Roma e inviato quale vicario apostolico nello stato musulmano di Idalcan presso Goa, che tuttavia dovette lasciare ...
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Archeologo italiano (Cava dei Tirreni 1875 - Pompei 1962), direttore per circa un quarantennio degli scavi di Pompei. Socio corrispondente dei Lincei (1947). Tra le molte sue opere sono soprattutto da ricordare quelle dedicate a illustrare singoli monumenti (il pomerium, l'anfiteatro, ecc.) e le iscrizioni e i graffiti (in due fascicoli del Corpus Inscriptionum Latinarum, 1952-55), oltre ad alcune ...
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Uomo politico salernitano (sec. 12º). Figlio di un Nicola de Agello, visse alla corte normanna di Guglielmo I e divenne maestro dei notari (1163). Dal 1169 al 1189 fu vicecancelliere, e poi sotto Tancredi cancelliere. Aveva ostacolato il matrimonio di Costanza d'Altavilla con Enrico IV e favorito nel 1190 l'elezione a re di Sicilia di Tancredi. Il che valse a lui e ai suoi figli persecuzioni da parte ...
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Miniatore lombardo (secc. 15º-16º). Decorò (1502) il breviario di Ercole I d'Este (oggi diviso tra l'Accademia di Zagabria e la coll. Gumachian di Parigi), al cui servizio si trovava ancora nel 1512. Altri manoscritti miniati di M. si conservano nelle biblioteche di Innsbruck, Ferrara, Modena, Berlino. Le sue miniature, che rivelano influssi di Antonio da Monza e di B. Luini, si distinguono per colorito ...
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Pittore (notizie dal 1410 al 1469). Attivo prevalentemente a Bologna, tra il 1430 e il 1437 lavorò a Venezia (polittico con Madonna col Bambino e santi, Venezia, Gall. dell'Accademia) e nel 1447 affrescò la tribuna del battistero di Siena. Espressione del tardo gotico, lo stile di M. è in parte legato alle forme dei trecentisti bolognesi (S. Petronio, Bologna, museo di S. Stefano; polittico con Pietà ...
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matteo
mattèo s. m. [dal nome proprio Matteo, per incrocio fam. con matto1]. – Formazione scherz., usata in locuzioni region., come aver del m., essere un po’ pazzo.
Matteofilia
s. f. (iron.) Simpatia per le posizioni espresse dagli uomini politici Matteo Renzi e Matteo Salvini, che hanno lo stesso primo nome ma posizioni politiche opposte. ◆ «Immuni dalla Matteofilia, dobbiamo scrivere noi la nostra agenda,...