Pittore (Firenze 1578 - ivi 1650); allievo di G. Pagani (fino al 1605), poi del Passignano, che seguì a Roma, risentì inoltre del Cigoli. Artista dalla facile vena decorativa, fu assai attivo a Firenze (lunette nel chiostro della Ss. Annunziata, 1614-18; decorazioni in palazzo Pitti, 1622, nella villa di Poggio Imperiale, 1622-23, nel casino di S. Marco, 1622-23; tra i dipinti, Trionfo di David, 1620, ...
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Architetto e scultore (n. Firenze - m. ivi 1649). Scolaro di B. Buontalenti, come lui legato alla corte medicea, costruì col maestro a Firenze la cappella detta dei Principi presso la chiesa di S. Lorenzo: a capo dei lavori dal 1608, N. fu probabilmente responsabile della decorazione e di varianti del progetto originale. Tipica della sua formazione manierista è la facciata della Chiesa di Ognissanti ...
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Architetto e costruttore (n. Fano - m. 1470). La sua opera più significativa è la Biblioteca Malatestiana di Cesena, costruita tra il 1447 e il 1452 per conto di Malatesta Novello Malatesti, esempio fra i più antichi di biblioteca conventuale umanistica a tre navate. Lavorò a Rimini, a partire dal 1454, nel Tempio Malatestiano e, in seguito, alla Rocca di Cesena per il papa Paolo II e altrove ...
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Scultore e architetto (2a metà del 17º sec.) di Milano, o di Scaria in Val d'Intelvi; lavorò specialmente in Padova. Insieme col fratello Tommaso decorò i tre lati esterni dei pilastri a destra nella cappella del Santo, con ornati e figure. Fece anche gli angeli dell'altare del Sacramento della chiesa di S. Francesco nella stessa città di Padova ...
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Pittore (Ravenna 1585 circa - Venezia 1631). Scolaro di A. Benfatti, fu influenzato, su un sostrato tizianesco, da Palma il Giovane; sue opere nella chiesa di S. Sebastiano a Venezia, nella pinacoteca di Ravenna, nella parrocchiale di Airuno, ecc. Fu anche architetto; disegnò l'altare maggiore di S. Lorenzo a Venezia e presentò un modello per la basilica della Salute ...
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Pittore (San Bellino, Rovigo, 1696 - Milano 1750), allievo a Venezia di A. Balestra, alla maniera del quale si attenne. Eseguì decorazioni in chiese e ville del Veneto e del Piemonte (villa Cornaro a Piombino Dese, chiesa di S. Nicolò dei Tolentini a Venezia, duomo di Monza, santuario di Vicoforte presso Mondovì) e numerose tele e pale d'altare ...
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Scultore napoletano (sec. 16º). Risentì di un generico michelangiolismo ed eseguì, tra l'altro, una serie di rilievi per il monumento di Piero de' Medici a Montecassino (1534; danneggiati durante la seconda guerra mondiale, poi ricomposti) ...
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Pittore (Cesena 1590 - Roma 1630), monaco teatino. Fu uno dei più famosi quadraturisti del tempo (decorazioni, a Roma, in S. Silvestro al Quirinale, in S. Susanna, ecc.). ...
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Architetto e scultore (n. Verona - m. Rimini 1467 circa). La figura di Matteo De' P., del quale le fonti rivelano anche una giovanile attività miniatoria al servizio di Piero de' Medici e di Lionello d'Este, [...] del progetto albertiano per l'esterno, rimasta incompiuta (un'idea del progetto è fornita da una medaglia coniata da Matteo e datata 1450). Abile e raffinato medaglista, formatosi in un ambito culturale che accanto alla tradizione gotica veneta ...
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Pittore e illustratore italiano (Livorno 1859 - Firenze 1933). Studiò a Firenze e a Napoli, dimorò a Parigi (1880-86). Noto come pittore di genere, paesaggista e ritrattista (Sogni, Roma, Gall. naz. d'arte mod.; Autoritratto, Firenze, Uffizi), fu attivo anche come illustratore di libri e di giornali (Le Figaro, L'Illustrazione italiana, Il Marzocco) ...
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matteo
mattèo s. m. [dal nome proprio Matteo, per incrocio fam. con matto1]. – Formazione scherz., usata in locuzioni region., come aver del m., essere un po’ pazzo.
Matteofilia
s. f. (iron.) Simpatia per le posizioni espresse dagli uomini politici Matteo Renzi e Matteo Salvini, che hanno lo stesso primo nome ma posizioni politiche opposte. ◆ «Immuni dalla Matteofilia, dobbiamo scrivere noi la nostra agenda,...