Pittore (notizie dal 1410 al 1469). Attivo prevalentemente a Bologna, tra il 1430 e il 1437 lavorò a Venezia (polittico con Madonna col Bambino e santi, Venezia, Gall. dell'Accademia) e nel 1447 affrescò la tribuna del battistero di Siena. Espressione del tardo gotico, lo stile di M. è in parte legato alle forme dei trecentisti bolognesi (S. Petronio, Bologna, museo di S. Stefano; polittico con Pietà ...
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Poeta (n. Vendôme - m. ivi alla fine del 12º sec.). Rimasto fanciullo orfano del padre, fu educato da uno zio, arcivescovo di Tours, dove studiò le arti liberali sotto la guida di Bernardo Silvestre. Passò a Orléans nella scuola di Ugo Primate e di lì a Parigi (1175 circa) dove visse dieci anni. Tornò infine a Tours, e più tardi al paese nativo di Vendôme. Scrisse molte opere latine di poesia e di ...
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Attore e regista italiano (n. Roma 1966). Nei primi anni Novanta ha frequentato Il Mulino di Fiora (scuola di recitazione fondata da P. Peragallo) per poi lavorare in teatro in qualità di attore e regista; nel 1994 ha vinto il Premio Lazio Teatro per lo spettacolo Traditi. In seguito ha affiancato gli impegni sul palcoscenico a sempre più frequenti attività per il cinema e la televisione; oltre ad ...
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Ecclesiastico italiano (n. Roma 1955). Ordinato sacerdote nel 1981, si è laureato in Lettere e filosofia all’Università La Sapienza, con una tesi in Storia del cristianesimo, e ha conseguito il baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Nominato vescovo di Villanova nel 2012 e arcivescovo di Bologna nel 2015, dal 2016 al 2024 è stato presidente della Conferenza episcopale ...
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Patriota e scrittore (Coperchia, Salerno, 1765 - Napoli 1821); militante dell'ala giacobina, partecipò alla congiura napoletana del 1794 e dovette perciò riparare in Francia. Arruolatosi nell'armata d'Italia, nel 1796 ebbe parte notevole nei moti di Alba, fondò a Milano le Effemeridi repubblicane e pubblicò varî scritti, propugnando un'Italia unita, e una specie di Santa Alleanza fra le nazioni libere. ...
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Gesuita (Venezia 1727 - Treviso 1805); insegnante di grammatica a Ferrara e a Bologna (1746-50), poi (dal 1751) di retorica e bibliotecario a Parma; passato poi a Bologna, dopo la soppressione della Compagnia (1773) si trasferì a Venezia. Raccolse manoscritti e stampati, in parte provenienti dalla libreria Soranzo (tra l'altro, 4000 Bibbie in 52 lingue diverse), passati parte alla Marciana nel 1779, ...
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Riformatore religioso (Janov, Boemia, 1353 circa - Praga 1394). Predicatore a Praga, entrò in conflitto (1389) con l'autorità ecclesiastica perché si opponeva alla venerazione delle immagini e delle reliquie. Per gli scritti può considerarsi l'iniziatore del movimento riformatore boemo, e a essi attingerà Hus; nelle Regulae Veteris et Novi Testamenti (1392) sviluppa la critica della decadenza morale ...
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). Magistrato italiano (n. Palermo 1961). Laureatosi in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Palermo, entrato in magistratura nel 1991, è diventato pubblico ministero a Palermo nel 1999, si è occupato di molte indagini di mafia e ha indagato sulle stragi di mafia in cui sono stati uccisi G. Falcone e P. Borsellino e sugli omicidi di R. Chinnici e A. Saetta. È stato presidente dell'Associazione ...
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Missionario e vescovo cattolico (Divar, presso Goa, 1594 - Roma 1677). Bramino indiano, figlio di cristiani, studiò a Roma, ove fu ordinato sacerdote nel 1629 o 1630. Tornato in India, svolse opera missionaria. Costretto ad allontanarsi nel 1636, fu consacrato vescovo nell'anno seguente a Roma e inviato quale vicario apostolico nello stato musulmano di Idalcan presso Goa, che tuttavia dovette lasciare ...
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Archeologo italiano (Cava dei Tirreni 1875 - Pompei 1962), direttore per circa un quarantennio degli scavi di Pompei. Socio corrispondente dei Lincei (1947). Tra le molte sue opere sono soprattutto da ricordare quelle dedicate a illustrare singoli monumenti (il pomerium, l'anfiteatro, ecc.) e le iscrizioni e i graffiti (in due fascicoli del Corpus Inscriptionum Latinarum, 1952-55), oltre ad alcune ...
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matteo
mattèo s. m. [dal nome proprio Matteo, per incrocio fam. con matto1]. – Formazione scherz., usata in locuzioni region., come aver del m., essere un po’ pazzo.
Matteofilia
s. f. (iron.) Simpatia per le posizioni espresse dagli uomini politici Matteo Renzi e Matteo Salvini, che hanno lo stesso primo nome ma posizioni politiche opposte. ◆ «Immuni dalla Matteofilia, dobbiamo scrivere noi la nostra agenda,...