Pittore (Cesena 1590 - Roma 1630), monaco teatino. Fu uno dei più famosi quadraturisti del tempo (decorazioni, a Roma, in S. Silvestro al Quirinale, in S. Susanna, ecc.). ...
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Poeta (prima metà sec. 14º), forse padovano; sotto il suo nome i codici riportano alcune poesie caratterizzate da ricco fervore immaginativo e da felice abbandono alla confessione. ...
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Messina Denaro, Matteo. – Mafioso italiano (Castelvetrano 1962 - L'Aquila 2023). Soprannominato U siccu o Diabolik, figlio del capomandamento di Castelvetrano Francesco Messina Denaro, lo ha affiancato [...] nel traffico internazionale di droga e organizzando efferati crimini quali il sequestro e l’assassinio del quindicenne G. Di Matteo, figlio di un collaboratore di giustizia, per il quale nel 2012 gli è stata comminata la pena dell’ergastolo ...
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Ecclesiastico (n. Roma 1230 circa - m. Perugia 1305), figlio di Gentile e di una Costanza; dopo gli studî a Parigi, fu (1262) nominato cardinale diacono di S. Maria in Portico da Urbano IV e, due anni dopo, rettore del Patrimonio della Chiesa in Tuscia. Durante il pontificato del suo parente Niccolò III, fu personaggio molto influente nel Sacro Collegio e tentò di opporsi nel conclave di Viterbo all'elezione ...
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Architetto e scultore (n. Verona - m. Rimini 1467 circa). La figura di Matteo De' P., del quale le fonti rivelano anche una giovanile attività miniatoria al servizio di Piero de' Medici e di Lionello d'Este, [...] del progetto albertiano per l'esterno, rimasta incompiuta (un'idea del progetto è fornita da una medaglia coniata da Matteo e datata 1450). Abile e raffinato medaglista, formatosi in un ambito culturale che accanto alla tradizione gotica veneta ...
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Figlio (n. verso il 1319 - m. 1355) primogenito di Stefano e di Valentina Doria, per sospetti dello zio Luchino dovette allontanarsi da Milano con i fratelli Bernabò e Galeazzo. Ritornato alla morte di [...] , con i fratelli, vicario imperiale. Quando nell'apr. 1355 Bologna si ribellò per opera di Giovanni Visconti da Oleggio, Matteo non intervenne, lasciando che fosse il fratello Bernabò a marciare, peraltro senza risultati, contro il ribelle. Morì ...
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UBALDI (Baldeschi), Matteo degli
Carla Frova
UBALDI (Baldeschi), Matteo degli. – Nacque a Perugia nel 1429, figlio di Baldo II (Baldo iuniore) e di Roberta Barigiani; noto come Matteo II o ‘il giovane’ [...] anni dopo lo stesso Bartolini, incaricato di tenere il corso sul Digesto ma impegnato in una ambasceria, lasciò temporaneamente il posto a Matteo, che lesse il titolo De legatis dall’inizio fino a D.30.24.1: lo sappiamo da una nota presente alla c ...
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Pittore e illustratore italiano (Livorno 1859 - Firenze 1933). Studiò a Firenze e a Napoli, dimorò a Parigi (1880-86). Noto come pittore di genere, paesaggista e ritrattista (Sogni, Roma, Gall. naz. d'arte mod.; Autoritratto, Firenze, Uffizi), fu attivo anche come illustratore di libri e di giornali (Le Figaro, L'Illustrazione italiana, Il Marzocco) ...
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GALDI, Matteo Angelo
Ettore ROTA
Pubblicista, agitatore, diplomatico, nato a Coperchia (Salerno) il 5 ottobre 1765, morto a Napoli il 31 ottobre 1821. Entrato Ferdinando IV nelle vie della reazione, [...] anni 1820 e 1821, Roma 1900; C. Zottoli, Di due esimii cittadini napoletani, Salerno 1904; E. Rota, Melchiorre Gioia o Matteo G.?, in Boll. stor. piacentino, V (1910); S. Pivano, Albori costituzionali d'Italia, Torino 1913; A. Pingaud, Les hommes d ...
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matteo
mattèo s. m. [dal nome proprio Matteo, per incrocio fam. con matto1]. – Formazione scherz., usata in locuzioni region., come aver del m., essere un po’ pazzo.
Matteofilia
s. f. (iron.) Simpatia per le posizioni espresse dagli uomini politici Matteo Renzi e Matteo Salvini, che hanno lo stesso primo nome ma posizioni politiche opposte. ◆ «Immuni dalla Matteofilia, dobbiamo scrivere noi la nostra agenda,...