Regione dell’Italia meridionale (10.073 km2 con 553.254 ab. nel 2020; densità di 55 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e [...] ripercussione del moto di Masaniello che vide insorgere quasi tutta la B. e terre limitrofe con a capo MatteoCristiano da Castelgrande. Il successivo dominio francese (1806-15) vide un disordine endemico, fomentato dal brigantaggio e dai maneggi ...
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Indicazione geografica protetta dei vini prodotti nella regione Basilicata. Le tipologie di vino sono bianco, rosso, rosato, passito bianco e passito rosso, ottenute da uve provenienti da uno o più vitigni autoctoni idonei; novello, sempre collegata a uno specifico vitigno. A queste tipologie si aggiungono ... ...
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Regione dell’Italia meridionale. Il nome compare per la prima volta in un documento del 1175 e sembra derivare da quello del funzionario bizantino (basilikos) che amministrava nel sec. 11° parte dell’antica Lucania; il nome Lucania ha sostituito quello di B. dal dicembre 1932 fino a che nella Costituzione ... ...
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Geografia umana ed economica
di Luigi Stanzione
Al censimento del 2001 la popolazione si attestava intorno ai 598.000 ab.; dopo due decenni di stabilità demografica, rispetto al censimento precedente la B. ha fatto registrare un saldo negativo di circa 13.000 ab., pari al 2,1%; tendenza confermata dalle ... ...
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Basilicata
CCosimo Damiano Fonseca
Difficile da definire nella sua consistenza geografica per la fluidità dei suoi confini specialmente per quanto riguarda l'area occidentale dell'antica Lucania, la Basilicata federiciana assume precise connotazioni entro due coordinate: a sud verso lo Jonio e a ... ...
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Katia Di Tommaso
Dall'arretratezza allo sviluppo
La Basilicata era considerata, fino a poco tempo fa, esempio tipico della povertà e dell'arretratezza del Mezzogiorno: isolamento, superstizione, territorio dissestato, agricoltura povera erano i suoi caratteri più spesso ricordati. Da qualche decennio ... ...
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G. Bertelli Buquicchio
(lat. Lucania)
Regione dell'Italia meridionale, il cui nome attuale compare solo a partire dal sec. 12°; fin dall'Antichità classica la regione, che comprendeva il territorio dal fiume Sele al Lao sul Tirreno e dal Bradano al Crati sullo Ionio, si chiamò infatti Lucania. La prima ... ...
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(IV, p. 308; App. II, I, p. 365; III, I, p. 207; IV, I, p. 231)
Al censimento della popolazione del 1981 la regione ha fatto registrare 610.186 residenti con un incremento di circa 7000 unità rispetto al 1971: aumento modesto, ma di notevole significato in quanto ha segnato la fine del grande esodo ... ...
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Il numero dei comuni che costituiscono la regione si è elevato a 131 (100 in provincia di Potenza, per complessivi 6545 km2, e 31 in quella di Matera, per complessivi 3447 km2) dopo che, nel 1974, è stata accordata l'autonomia a Scanzano, già frazione di Montalbano Ionico. Il censimento del 1971 ha ... ...
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Sono in corso grandi opere di bonifica e di trasformazione fondiaria e imponenti lavori di irrigazione. La popolazione della regione era nell'aprile 1960 di 666.977 ab., con un aumento del 6,5% rispetto al 1951, dovuto per la massima parte a incremento naturale. In questo periodo sono stati creati due ... ...
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Il nome Basilicata è stato, nel 1932, modificato in quello più antico ma meno appropriato di Lucania, che figura tuttora nell'uso comune e in tutti i documenti ufficiali, mentre nella nuova costituzione italiana (art. 131) si riparla di Basilicata come regione naturale.
Popolazione (p. 311). - Rimasta ... ...
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Il nome Basilicata, col quale noi indichiamo una parte dell'antica Lucania (che si estendeva dal Sele al Lao sul Tirreno, dal Bradano al Crati sull'Ionio; v. lucania e bruzio), appare per la prima volta in un documento del 1175, e sembra derivare da quello del funzionario bizantino (basilikós) che amministrava, ... ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] maggioranza e grazie ai voti degli alleati (Unione cristiano-democratica e dell’Alleanza civica democratica) poté Lussemburgo si fecero più diretti i contatti con il gotico francese: Matteo d’Arras fu chiamato a ricostruire la cattedrale di S. Vito ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] cultura tardoantica: parimenti esperti di pensiero pagano e cristiano sono stati il francese A. J. Festugière, lo la seconda le edizioni di F. Munari (Marco Valerio, 1955; Matteo di Vendôme, 1977-88); per la filologia umanistica, basti ricordare che ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] diversi forestierismi e dialettalismi; il grande influsso del l. cristiano.
Il l. tardo
Mentre il l. volgare si le poetiche, tra le quali soprattutto celebre l’Ars poetica di Matteo di Vendôme, maestro a Orléans. L’attenzione rivolta alle voci dell ...
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LINGUE, REGNO DI SICILIA
MMarcello Barbato
Ricostruire un quadro dei dialetti del Regno in età fridericiana risulta altamente problematico, non solo per i limiti della documentazione, ma anche perché [...] occorrenze come piclari 〈 plicari nella Sposizione di San Matteo e pru, 'più', nella Breve informazione di l'anno 1173, nel parlare delle straordinarie capacità linguistiche di Cristiano di Magonza, cancelliere di Federico Barbarossa, si distingue una ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...
secolo
sècolo s. m. [dal lat. saecŭlum «generazione; lungo spazio di tempo; periodo di cent’anni», e nel lat. crist., sul modello del gr. αἰών, calco a sua volta dell’ebraico, «vita terrena; mondo», in opposizione alla vita celeste eterna...