Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] impopolare. Le esigenze di denaro dei papi destano dappertutto malcontento dei cappuccini, filiazione francescana dovuta a Matteo da Bascio. Segue la riforma dei II, Bologna 1904; C. Capasso, Paolo III, Messina 1925, II, p. 417 segg.; Bauer, Studii ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] perdere. Nell'842 cadde Messina, nell'859 Castrogiovanni, nell di una grossa somma di denaro, che i Pecceneghi poterono essere scompone nelle sue parti costitutive. Di Cirillo narra Matteo Blastares che commentò i Digesti κατ'ἐπιτομήν. Negli ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] Pasta, Giorgio e Petruccio di Spira (v. messina, XXIII, p. 7).
F) La tipografia (che nel 1482 era a Padova) e Matteo Preinlein, che si sottoscrivono "Impressores veneti".
11 . Poi, per una carestia di denaro, con quel metallo furono coniate monete ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] Floriano di S. Pietro, Bartolomeo Manzoli e Matteo Canetoli; ed ancora nel 1418 M. di Roma, devolvendo consistenti somme di denaro.
La presenza a Firenze del pontefice Internazionale di Studi, Messina, 22-25 ottobre 1987, II, Messina 1992, pp. 101 ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] ritenne che facesse il verso a Saverio Mattei, grecista e musicologo napoletano con cui il suo avviso un buon sistema per prestare denaro al contadino da parte del proprietario terriero dopo i terremoti di Calabria e Messina nel 1783. Qui le posizioni ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] firmata la pace e gestito il denaro pubblico. Il Correr chiedeva che il in occasione dell'insurrezione di Messina
La lunga guerra d'Olanda ).
30. V. il contributo a questo volume di Matteo Casini, il quale ha anche pubblicato I gesti del principe ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] scritte o almeno riviste con la collaborazione di Matteo Dandolo (un patrizio aperto ai lumi di ed aggiunti alla provvision del denaro pubblico, che "costituirono di dopo le due epidemie di Marsiglia e Messina: il 19 aprile 1760 è istituita la ...
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CAPECE, Antonio
Salvatore Fodale
È ignota la data della nascita. La famiglia, di origine sorrentina, sedeva a Napoli tra i nobili del seggio di Nido. Giurista, fu nominato da Ferdinando il Cattolico, [...] versare una somma in denaro allo Squarcialupo per ottenerne una Trapani, Mazara, Naro, Licata e Messina. Da quest'ultima città, il 19 poi pubblicata in unico volume con le analoghe opere di Matteo d'Afflitto e di Tommaso Grammatico.
Nel 1569 a Napoli ...
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