Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] a vantaggio dei suoi la difficile successione, unendo in matrimonio nel 1296 la matura ereditiera, vedova di due mariti, sed ad nutum et patientiam sacerdotis; e che il potere civile è distinto dall'ecclesiastico, ma ad esso subordinato.
Poiché si ...
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Nel diritto romano le pene atroci comminate, dimostrano quanto viva fosse la reazione contro l'adulterio; una legislazione stabile sull'adulterio si ebbe con la lex Iulia de adulteriis coërcendis (18 a. [...] fedeltà. Deve trattarsi di moglie adultera, come vedemmo, e quindi deve aversi un preesistente e attuale matrimonio valido. Matrimonio indica l'istituto disciplinato dalle leggi civili, non uno stato di fatto né un rapporto psicologico. a) È stato di ...
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. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] raggiunto il 18° anno) o legale, per effetto del matrimonio, viene a trovarsi in uno stato intermedio di capacità fra Borsari, Commentario del codice civile italiano, I, Torino 1871; E. Pacifici-Mazzoni, Istituzioni di diritto civile italiano, VII, 4ª ...
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MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] per l'insegnamento della medicina e, in seguito, del diritto civile e canonico.
Fino dal sec. XI s'iniziò l'attività della dei re di Aragona, avvenuto nel 1204 in seguito al matrimonio di Maria, unica figlia dell'ultimo dei Guglielmi, con Pietro ...
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(XIII, p. 146; App. I, p. 526; II, I, p. 804; III, I, p. 500; IV, I, p. 611)
La riforma del diritto di famiglia (l. 19 maggio 1975 n. 151) può essere considerata un momento fondamentale nel lungo processo [...] a fine di libidine o di matrimonio, seduzione con promessa di matrimonio, corruzione di minorenni, mentre scompariva anche col. 1153; L. Ciampi, La differenza tra i sessi nel Codice civile, in Rivista del notariato, 41 (1987), pp. 301 ss. Per il ...
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Piccolo stato d'Europa, compreso tra la Spagna e la Francia. È formato essenzialmente dall'alta valle del Riu Valira (Balira), che si versa nel Segre, affluente dell'Ebro. Ha un territorio montuoso, costituito [...] Germana di Foix (1505), giacché, non essendovi figli dal matrimonio, i diritti ritornarono ai d'Albret, re di Navarra. gl'indulti, le riforme giudiziarie, le modificazioni al diritto civile ecc. Quanto al diritto pubblico interno, l'organo supremo ...
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(XIII, p. 68; App. II, 1, p. 797; IV, 1, p. 603)
La l. 1° dicembre 1970 n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio), già parzialmente modificata dalla novella di cui alla l. 1° agosto 1978 [...] nozze di uno o di entrambi i genitori. Il tribunale che pronuncia lo scioglimento e la cessazione degli effetti civili del matrimonio dichiara a quale genitore i figli sono affidati e adotta ogni altro provvedimento relativo alla prole, con esclusivo ...
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. Nel diritto romano a cagione del potere sovrano dell'antico pater familias i rapporti tra genitori e figli sono stati regolati piuttosto tardi. Nondimeno delle relazioni domestiche tra padre e figli [...] se nato almeno nel settimo mese dalla conclusione del matrimonio e prima di dieci mesi dallo scioglimento: altrimenti p. 386 segg.; A. Dusi, Della filiazione, in Trattato di diritto civile diretto da P. Fiore, Napoli 1886; A. Cicu, La filiazione, ...
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Il concetto di condizione è originariamente confuso con quello di causa. Lo stesso Aristotele fa della potenza, che è l'insieme delle condizioni necessarie all'esistenza determinata dell'essere, attraverso [...] condizione, sì che debbono nascere puri; così il matrimonio, l'adozione, la legittimazione, il riconoscimento dei avuto luogo.
Bibl.: G. Chironi e L. Abello, Trattato di diritto civile italiano, Torino 1904, p. 431 segg.; C. Windscheid, Diritto delle ...
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. Questa famiglia, ch'ebbe dei momenti di grande splendore e potenza, è un ramo dei Caracciolo. Ne fu capostipite Gregorio Caracciolo, detto Carafa (perché concessionario, forse, della gabella sul vino, [...] XVII fu nominato generale feld-maresciallo dall'imperatore. Un matrimonio fuse insieme il sangue e le ricchezze dei Roccella nel 1460 per attendere all'ufficio di "lettore di diritto civile e canonico", nell'Università degli studî di Napoli; più tardi ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
matrimonio
matrimònio s. m. [dal lat. matrimonium, der. di mater -tris «madre», sul modello di patrimonium]. – 1. a. Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà forma legale (e rispettivam. carattere...