Benedetto Caetani discendeva per parte del padre Roffredo I da una delle più cospicue famiglie di Anagni, per parte della madre Emilia dalla nobile casa dei Patrasso di Alatri, imparentata con Alessandro [...] a vantaggio dei suoi la difficile successione, unendo in matrimonio nel 1296 la matura ereditiera, vedova di due mariti, sed ad nutum et patientiam sacerdotis; e che il potere civile è distinto dall'ecclesiastico, ma ad esso subordinato.
Poiché si ...
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REFERENDUM
Giulio M. Salerno
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 976; App. II, II, p. 674; App. IV, III, p. 185)
Successivamente alla tardiva legge di attuazione della disciplina costituzionale dei r. popolari [...] soltanto sulla legge disciplinante i casi di scioglimento del matrimonio, cioè il cosiddetto ''divorzio''), nel 1978 ( aggiunti i socialisti, hanno promosso tre r. sulla responsabilità civile dei magistrati (problema che ha trovato larga eco nella ...
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È "l'insolvenza, dolosa o colposa, del commerciante". Nel Medioevo, tutti i falliti erano ritenuti frodatori e bancarottieri: decoctus, ergo fraudator. La bancarotta appartiene alla categoria dei reati [...] alle disposizioni che la legge prescrive nel caso di matrimonio del commerciante; 3. mancata denuncia della cessazione di pagamento e di quella penale per bancarotta. Il giudice civile dichiara il fallimento, quindi accerta che il fallito è ...
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. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] raggiunto il 18° anno) o legale, per effetto del matrimonio, viene a trovarsi in uno stato intermedio di capacità fra Borsari, Commentario del codice civile italiano, I, Torino 1871; E. Pacifici-Mazzoni, Istituzioni di diritto civile italiano, VII, 4ª ...
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INFANZIA
Giuseppe Santaniello
Ester Capuzzo
(XIX, p. 188; App. II, II, p. 31)
Legislazione. - La legislazione sull'i. non ha avuto uno svolgimento organico e unitario, ma appare frazionata in una serie [...] 1967 n. 431, modifiche al titolo viii del libro i del Codice Civile ''Dell'adozione'' e inserimento del nuovo Capo iii con il titolo nell'attenuazione della distinzione fra la prole nata nel matrimonio e quella nata fuori di esso; nell'impulso dato ...
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MONTPELLIER (A. T., 35-36)
Gino LUZZATTO
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Città della Francia meridionale, capoluogo del dipartimento del Hérault, sorta a 10 km. dal Mediterraneo su un'altura poco elevata [...] per l'insegnamento della medicina e, in seguito, del diritto civile e canonico.
Fino dal sec. XI s'iniziò l'attività della dei re di Aragona, avvenuto nel 1204 in seguito al matrimonio di Maria, unica figlia dell'ultimo dei Guglielmi, con Pietro ...
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PENSIONE (XXVI p. 692; App. I, p. 925; III, 11, p. 384)
Antonio Troccoli
Con l. 28 ottobre 1970, n. 775, il governo è stato delegato dal Parlamento a disciplinare i procedimenti nei vari settori dell'amministrazione [...] testo unico contenente le norme sul trattamento di quiescenza dei dipendenti civili e militari dello stato. L'unificazione delle varie norme in materia risulti a carico della moglie e abbia contratto matrimonio quando la stessa non aveva compiuto i 50 ...
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Piccolo stato d'Europa, compreso tra la Spagna e la Francia. È formato essenzialmente dall'alta valle del Riu Valira (Balira), che si versa nel Segre, affluente dell'Ebro. Ha un territorio montuoso, costituito [...] Germana di Foix (1505), giacché, non essendovi figli dal matrimonio, i diritti ritornarono ai d'Albret, re di Navarra. gl'indulti, le riforme giudiziarie, le modificazioni al diritto civile ecc. Quanto al diritto pubblico interno, l'organo supremo ...
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. Nel diritto romano a cagione del potere sovrano dell'antico pater familias i rapporti tra genitori e figli sono stati regolati piuttosto tardi. Nondimeno delle relazioni domestiche tra padre e figli [...] se nato almeno nel settimo mese dalla conclusione del matrimonio e prima di dieci mesi dallo scioglimento: altrimenti p. 386 segg.; A. Dusi, Della filiazione, in Trattato di diritto civile diretto da P. Fiore, Napoli 1886; A. Cicu, La filiazione, ...
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Il concetto di condizione è originariamente confuso con quello di causa. Lo stesso Aristotele fa della potenza, che è l'insieme delle condizioni necessarie all'esistenza determinata dell'essere, attraverso [...] condizione, sì che debbono nascere puri; così il matrimonio, l'adozione, la legittimazione, il riconoscimento dei avuto luogo.
Bibl.: G. Chironi e L. Abello, Trattato di diritto civile italiano, Torino 1904, p. 431 segg.; C. Windscheid, Diritto delle ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
matrimonio
matrimònio s. m. [dal lat. matrimonium, der. di mater -tris «madre», sul modello di patrimonium]. – 1. a. Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà forma legale (e rispettivam. carattere...