ARETINI o ARRETINI, Vasi
A. Stenico
La locuzione "vasi aretini" risale già all'antichità. Fra tutti i passi di autori antichi (v.: Thesaurus linguae Latinae: Onomasticon; s. v.: Arretinus), il più esplicito [...] per dare la zigrinatura di certe modanature. Dopo di ciò si lasciava asciugare lo strato di creta così trattato entro la matrice fino a che, contraendosi l'argilla per la perdita di umidità, il vaso crudo poteva esser tolto dalla forma. Al tornio ...
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Arte
Impronta ottenuta su un supporto malleabile (cera, ceralacca, metallo) mediante l’apposizione di una matrice recante figure o segni distintivi di un’autorità, di un ente, di una persona.
Larga diffusione [...] motivi araldici a quelli figurati, comparve la forma a scudo; dopo il Cinquecento fu di nuovo comune la forma ovale. Le matrici furono costituite dal castone di un anello; in seguito, i s. metallici si fornirono di un vero manico, talvolta ornato. I ...
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FICTOR
I. Calabi Limentani
Fictor, da fingo formare, plasmare, era in Roma il modellatore in genere, soprattutto in creta, ma anche in cera (e il formatore di focacce e pasticcere, e anche il coadiutore [...] italico ed etrusco: sia per la produzione di oggetti dell'uso comune, fatti in una serie teoricamente infinita con matrici fittili o metalliche, sia per la produzione di oggetti d'arte modellati volta per volta. Alla prima categoria appartengono ...
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ERGASTERION (τὸ ἐργαστήριον)
S. Ferri
Officina, locale dove si svolge l'attività di un artigiano. Interessano qui in special modo gli ergastèria degli scultori che hanno diretto o collaborato alla costruzione [...] alta circa m 9). Sono in corso scavi dell'Istituto Archeologico Germanico che hanno messo in luce fra l'altro frammenti di matrici fittili per le decorazioni auree del manto dello Zeus, frammenti di avorio e di paste vitree degli ornati. Nel 1958 si ...
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Vedi PERENNIUS, Marcus dell'anno: 1965 - 1996
PERENNIUS, Marcus
A. Stenico
Fabbricante di vasi aretini.
La fabbrica che per tutta la sua lunga attività conservò sempre ed indicò in marca il nome di [...] avere un'idea della schiera di lavoranti di cui dispose, sia con i suoi finissimi prodotti decorati a rilievo per mezzo di matrici. La fortuna della ditta fu tale che essa continuò una fervida attività per tutto il periodo in cui ad Arretium si ...
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TYPOS (τύπος)
M. Cagiano de Azevedo
Nella originale accezione della parola t. - da τύπτω- indica l'atto dello scolpire e quindi la scultura stessa. In questo senso la espressione è stata riferita da [...] da Plinio (Nat. hist., xxxv, 152) e da alcune iscrizioni greche (ad esempio, I.G., xi, 2, B 76) che indicano le matrici e i positivi da essi ricavati con le parole ectypa e apòtypa. Si tratta però di espressioni entrate nell'uso abbastanza tardi e ...
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MEMMIUS, Gaius (C. Memmius)
A. Stenico
Proprietario di una fabbrica di vasi aretini. Frammenti anche di matrice con la sua firma sono usciti dalla zona compresa fra la chiesa di Badia e quella di S. [...] , sonatrici di cetra e di lyra, Nikai, ecc.
Alcune matrici che in origine avevano impressa la doppia firma Rasini Memmi sono eraso quello di Memmio. Ciò si riscontra sia in frammenti di matrici che in pezzi di vaso. Non è ancora chiaro come questo ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] di una produzione autonoma di oreficeria da parte dei L.; nel corredo di questa sepoltura sono state trovate, tra l'altro, le matrici in bronzo per una fibula a S e una fibula a staffa (gli usuali ornamenti del costume femminile germanico; v. Fibula ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Le vie di comunicazione e i mezzi di scambio commerciale premonetali e monetali
Lo studio delle vie di comunicazione [...] Han; queste ultime, come testimoniato dal rinvenimento di matrici nella zona di Lelang, emesse da "zecche" oshuchon, non sappiamo se mantenendo in uso le monete o le antiche matrici o ambedue; solo nel 936, subito dopo la vittoria del regno di ...
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Vedi LUCERNA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCERNA
H. Menzel
J. Elgavish
H. Menzei
H. Menzel
J. Elvagish
La l. (λύχνος, lychnus, lucerna) è un utensile nel quale si brucia, per produrre la luce, [...] , resta solo la l. a tornio che rimane in uso fino al I sec. d. C., insieme con le lampade fabbricate con matrici che si introducono nel primo venticinquennio del III sec. a. C. L'evoluzione dalla l. greca alla l. ellenistica - documentata con cura ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
matriciano
agg. – Forma aferetica, comune a Roma e nel Lazio, per amatriciano, spec. nell’espressione, largamente diffusa nel linguaggio gastronomico, alla matriciana (v. amatriciano).