PARASOLE CAGNACCIA, Geronima (Girolama). – Ignoti sono il luogo di nascita e la famiglia d’origine di quest’artista nata, presumibilmente, nel 1567. Divenuta moglie dello xilografo Leonardo Parasole (1542-1612) [...] esecutiva di Geronima, in grado d’imitare il sottile ductus delle incisioni in rame. Stimate per la loro raffinatezza, le matrici incise da Geronima entrarono a far parte della collezione di Raphaël Trichet du Fresne che nel 1649 le fece ristampare ...
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LABACCO (Abacco, dell'Abacco), Antonio
Flavia Colonna
Nacque a Vercelli (Bertolotti, p. 48), probabilmente intorno al 1495.
In un privilegio del 1549, rilasciato da papa Paolo III al L., si dice che [...] , in scala, in proiezioni ortogonali. Il L. compariva come "effector", cioè presumibilmente autore dei disegni, e forse delle matrici su rame che Antonio Salamanca "excudebat", come editore, stampatore e probabile venditore (Pepe, p. 27; El Escorial ...
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BARISANO da Trani
Carla Guglielmi Faldi
Manca del tutto una documentazione relativa a questo scultore e fonditore tranese della seconda metà del sec. XII. La memoria dell'artista rimane affidata alle [...] basano soprattutto su queste considerazioni: il carattere industriale dell'arte di B., che lo induce a riadoperare le stesse matrici, come giustificava la consecuzione di Ravello da Trani così ugualmente può farci ammettere l'opposto, il che ha più ...
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Vedi GNATHIA dell'anno: 1960 - 1973 - 1994
GNATHIA (Γναϑία, Gnatia)
C. Drago
Antica città della Puglia, sulla costa adriatica, tra Bari e Brindisi, a 7 km da Fasano. Orazio (Sat., i, v, 96-100) la chiamò [...] tombali, dovettero essere fabbricate sul posto, in quanto, nella zona stessa degli scavi, sono state rinvenute alcune matrici fittili, viste e sommariamente descritte da F. Lenormant, che portavano qualche volta incise sull'argilla ancora cruda ...
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PARASOLE CATANEA, Elisabetta (Isabetta, Isabella). – Figlia del barone Cattaneo di Bergamo – non meglio identificato – e di Faustina, forse romana, nacque presumibilmente a Bergamo intorno al 1580, come [...] Maurizio Bona, editore e libraio romano presso il quale questo modellario veniva venduto, ne acquisì, una volta morta Elisabetta, le matrici, per rieditarle nel 1619 e nel 1620. Il medesimo libretto fu poi ancora una volta stampato nel 1636 a Roma ...
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INTERGUGLIELMI, Elia
Gaetano Bongiovanni
Nacque nel 1746 a Napoli dove è documentato già nel 1762 in qualità di disegnatore e modellatore nel Real Opificio di pietre dure (González Palacios, p. 145). [...] con la Pittura incoronata da Apollo, firmato e datato 1796, mostra la misura del radicato attaccamento alle matrici decorative napoletane che non saranno del tutto dimenticate anche quando le novità formali neoclassiche prenderanno il sopravvento ...
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GETO-DACICA, civiltà
R. Vulpe
Sull'attuale territorio della Romania e su una notevole parte dei paesi vicini, cioè su tutta l'area carpato-danubiana che va dai Balcani fino in Galizia e dal Ponto Eusino [...] sono dipinte in rosso. Nel sec. I a. C., sono frequenti le coppe con decorazione a rilievo derivate da matrici locali ispirate alle cosiddette coppe "delie". A Popeşti, i vasi imitavano le anfore rodie, applicando stampiglie anepigrafi, con semplici ...
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FERRONI, Giuseppe
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Antonio e Paola Liberatori, nacque a Roma il 7 ott. 1714 (Bonaccorso, 1992). Non si hanno notizie della sua attività prima del 1737, quando figura nei [...] di tre finestre. L'ingresso al convento è sottolineato dal superbo portale sul Lavatore, nel quale complesse matrici geometriche determinano una plastica concavità, che, animata ulteriormente dal soprastante timpano circolare, tende ad accentuare la ...
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VENETO
M. Merotto Ghedini
(lat. Venetus)
Regione dell'Italia nordorientale, parte centrale dell'area già abitata dagli antichi Veneti, dai quali avrebbe preso voce la Venetia romana e, più oltre nel [...] vista cronologico. Meno ardua è l'individuazione della produzione artistica ottoniana, più direttamente rapportabile a una matrice bizantina che in terra veneta, soprattutto in questa fase, ha radici profonde.Nell'ambito del panorama architettonico ...
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DONIA
Gioacchino Barbera
Famiglia di argentieri e incisori, attivi a Messina dalla fine del sec. XVI fino ai primi decenni del XVIII.
Nelle Regole e capitoli della Compagnia d'aurefici e di argentieri... [...] (fregi, volute, cartigli) del tutto simili al repertorio decorativo delle coeve argenterie e oreficerie messinesi, segno evidente di matrici e modelli culturali comuni.
La prima opera nota di Antonino è un elegante Stemma di Messina, inciso a tutta ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
matriciano
agg. – Forma aferetica, comune a Roma e nel Lazio, per amatriciano, spec. nell’espressione, largamente diffusa nel linguaggio gastronomico, alla matriciana (v. amatriciano).