GIANNETTI, Pascasio
Cesare Preti
Nacque, da Polidoro, ad Albiano Magra di Aulla in Lunigiana, il 2 ag. 1661.
Avviato agli studi filosofici, li coltivò, insieme con quelli medici, presso l'Università [...] struttura porosa della materia, che, attraverso l'ipotesi dei diversi ordini di combinazione dei corpuscoli, è assunta come matrice delle qualità macroscopiche dei corpi. È probabile che una delle fonti attraverso le quali il G. venne a conoscenza ...
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GOZZADINI, Annibale
Clizia Magoni
Nacque a Bologna nel 1539, da Alessandro e da Deianira Bottrigari. In quanto membro di una consolidata famiglia patrizia bolognese il G. ebbe accesso alle magistrature [...] trascurare il lavoro di minuziosa ricerca del G., che risulta comunque ascrivibile all'ambiente culturale municipale, di matrice laica e religiosa, particolarmente sensibile alla storia patria. Un Sommario della prima deca dell'Historia di Bologna ...
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Nacque da un Domenico a Gragnara di Brisighella, in Val di Lamone, nel pressi di Faenza (Valgimigli); l'anno della nascita, non noto, si deve inscrivere nel primo terzo del sec. XV.
Il C. era chiamato [...] . Se devono tuttavia farsi supposizioni sulle modalità dell'incontro dei C. con l'esegesi della Commedia, più che a una matrice faentina (Faenza per la sua impronta guelfa restò almeno in un primo tempo piuttosto sorda al culto di Dante), sarà il ...
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GIOVANNI da Sulmona
Michela Becchis
GIOVANNI da Sulmona. -Non si conosce la data di nascita di questo pittore abruzzese attivo nella prima metà del XV secolo.
La critica è concorde nel ritenere che [...] altro, presente proprio nella cultura del Maestro del Trittico di Beffi, definitosi su di un tipo di pittura di matrice fiorentino- iberica "nel genere dello Starnina […] di ritorno da Valencia" (Bologna, 1987). Entrambi questi modi erano diffusi già ...
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FORZONI ACCOLTI, Francesco
Lucinda Spera
Nacque a Firenze il 10 ag. 1674 da Pier Andrea, funzionario mediceo, e Maria Angiola della Verde, appartenente a una nobile famiglia perugina trasferitasi in [...] e uno per la sua morte, avvenuta nel 1704 ("Allor che d'alta luce immensa adorno"). Frequente la presenza, di matrice arcadica, di motivi pastorali e, più raramente, mitologici.
Rimangono inoltre alcuni componimenti e lettere all'interno dei volumi ...
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Pollet, Jean-Daniel
Alberto Momo
Regista cinematografico francese, nato a La Madeleine (Nord) il 20 giugno 1936. Autore di un cinema poetico e solitario, P. ha seguito una traiettoria unica, e ancora [...] di macchina, in una dimensione avvolgente e vertiginosa del tempo che sfiora l'ipnosi. L'attrazione per la Grecia, matrice dell'immaginario occidentale, ha segnato una costante del cinema di P., che vi girò numerosi film, anche su commissione ...
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CHIESA, Innocente
Angela Guerra
Nato a Sagno (Canton Ticino) il 17 sett. 1817 da Francesco, decoratore, e da Giulia Gori, fu allievo del padre, e si perfezionò alla scuola di ornato dell'Accademia di [...] , p. 197) e affrescò lo scalone con un fregio monocromo verde-grigio in cui si snodano girali calligrafici di chiara matrice classica. Nell'ultima saletta, a piano terreno, è da attribuire quasi certamente al C. un fregio monocromo con girali grigi ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] ’Es, secondo la classica teorizzazione di Freud, ma tanto l’Es quanto l’Io si fanno derivare da una comune matrice indifferenziata preesistente. L’individuo viene al mondo con un corredo di apparati che gli consentono l’adattamento all’ambiente; il ...
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Nacque a Palazzolo dello Stella (Udine) il 4 dicembre 1927 da Aldo e da Virginia Gioia.
Gae discendeva da una ricca famiglia originaria di Canneto di Bari (oggi Adelfia) dove era nato (nel 1865) il nonno [...] un'esperienza traumatica durante la quale mise a fuoco l'atrocità del regime fascista indirizzandosi verso un antifascismo di matrice comunista che connoterà il suo impegno politico e civile fino ai fatti di Ungheria. Terminata la guerra riprese gli ...
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FANTUZZI, Giovanni
Alfeo Giacomelli
Nacque a Bologna il 2 dic. 1718 da Scipione e da Orsina del conte Prospero Castelli, quinto di tredici fratelli, ma primo dei maschi effettivamente sopravvissuti: [...] 'appoggio dell'amico Guastavillani, riuscivano a smuoverlo dal suo ritiro di studioso: troppo diversa ne era la matrice, curiale, autoritaria, repressiva delle libertà cittadine, rispetto a quella del giurisdizionalismo repubblicano e liberale in cui ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
matriciano
agg. – Forma aferetica, comune a Roma e nel Lazio, per amatriciano, spec. nell’espressione, largamente diffusa nel linguaggio gastronomico, alla matriciana (v. amatriciano).