La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le origini dell'analisi funzionale
Angus E. Taylor
Le origini dell'analisi funzionale
L'analisi funzionale acquista una precisa identità nel [...] n-dimensionale e l'operatore lineare A definito da una matrice quadrata di ordine n.
Il lavoro di Fredholm attirò l ortogonale delle variabili x1,x2,…,xn nelle nuove variabili u1,u2,…,un per ridurre una matrice quadrata simmetrica a una matrice ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] concepita ab origine secondo un lucidus ordo mentale di schietta matrice latina: "il che significa non solo e non tanto lati lunghi dell'edificio del capitolo che ha andamento ortogonale a quello della chiesa. Ne risultano notevoli varianti rispetto ...
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L'Ottocento: astronomia. La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
Craig Fraser
Michiyo Nakane
La meccanica celeste dopo Laplace: la teoria di Hamilton-Jacobi
La teoria di Hamilton-Jacobi, [...] sistema di soluzioni della [10], allora le ai(t) soddisfano le equazioni
Poiché la matrice {(ai,aj)} è l'inversa di {[ai,aj]}, si può affermare che la considerò gli effetti di una trasformazione ortogonale delle variabili canoniche e applicò quest' ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] ℂ e U è un endomorfismo di E (corrispondente a una matrice n×n se si sceglie una base di E). Lo studio λ,U) ed N(λ,U*) hanno la stessa dimensione ed F(λ,U) è il complemento ortogonale di N(λ-,U*); inoltre, se E(λ,U) è l'autospazio di U per l' ...
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Analisi non lineare: metodi variazionali
Antonio Ambrosetti
I primi problemi di calcolo delle variazioni si presentano quasi spontaneamente, anche nello studio della geometria elementare e hanno infatti [...] M sono i punti pi, i=1,2,3,4, dove tale vettore è ortogonale al toro raffigurato nella fig. 2. Posto ci=f(pi), i=1,…,4, Morse è, per definizione, la dimensione del sottospazio di ℝn dove la matrice D2fM(p) è definita negativa. Se k è l'indice di p ...
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Computazionali, metodi
Alfio Quarteroni
I metodi computazionali permettono di risolvere con i computer, nell'ambito delle scienze applicate, problemi complessi formulabili tramite il linguaggio della [...] modo (in questo caso n=2 è il numero di coefficienti in grado di individuare la retta di regressione). Siano Q,R due matrici rispettivamente m×n ed n×n, l'una ortogonale e l'altra triangolare superiore, per le quali si abbia A=QR. Indicata con D la ...
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Invarianti, Teoria degli
Claudio Procesi
La geometria proiettiva, e le geometrie non euclidee, ebbero un grande impatto sul pensiero algebrico e geometrico del secolo scorso. Le idee scaturite da questa [...] O(n,ℂ)≡{X∈Mn,n(ℂ) tali che XXt=1} dove Xt indica la trasposta di X. Il gruppo speciale ortogonale è il sottogruppo formato dalle matrici con determinante uguale a 1. Il gruppo simplettico si definisce in modo analogo: Sp(n,ℂ)≡{X∈Mn,n(ℂ) tali ...
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Aniconica, Arte
V. H. Elbern
La definizione di arte a. va riferita alle opere che si servono esclusivamente o prevalentemente di mezzi rappresentativi di tipo non figurato, rinunciando a raffigurazioni [...] 'planimetrica' delle configurazioni rivela spesso l'originaria matrice spaziale, quale appariva essenziale per le menzionate strutture una figura umana: il quadrato in cui la croce ortogonale è abbracciata dalla figura di Cristo va inteso come mundus ...
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Complessità
Antonio Lepschy
Il termine complessità è oggi parte integrante del linguaggio scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione esso [...] x(t) è il vettore di stato (con n componenti), A è una matrice, ℬ è un vettore colonna e C (da non confondere con il parametro essere interpretati, come si è detto, come tre sezioni ortogonali all'asse p nello spazio di controllo di coordinate x1,x2 ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] acque piovane. Il tracciato delle strade pubbliche, approssimativamente ortogonale ma a maglie irregolari, era integrato da un fitto di ancorarli stilisticamente al generico bizantinismo di matrice cassinese. La valutazione dell'opera, prodotto di ...
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retino
s. m. [dim. di rete]. – 1. Piccola rete. In partic.: a. Contenitore di rete o di altro tipo usato, nella pesca, per mettervi i pesci pescati e tenerli in acqua, perché restino vivi fino al momento di lasciare la pesca; può essere anche...