DOLCI, Danilo
Marica Tolomelli
Poeta e intellettuale-attivista, impegnato su diversi fronti, nacque a Sesana (Trieste) il 28 giugno 1924. Da alcune biografie (Capitini, 1958; Fontanelli, 1976; Barone, [...] della democrazia dibase, dell’intervento non al di sopra ma di volontà politiche condivise – e 'l’inchiesta', volta a trasformare l’oggetto dell’intervento conoscitivo in soggetto consapevole della propria condizione e artefice delcambiamento ...
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ANDREATTA, Beniamino (detto Nino)
Fernando Salsano
La formazione politica e culturale
Nacque a Trento l’11 agosto 1928, figlio unico di Beniamino, funzionario e poi direttore della Banca di Trento e [...] attenzioni ed energie al rafforzamento dello SME, anche nell’ottica di un’unificazione monetaria, già immaginata come possibile sbocco degli accordi dicambio (Le conseguenze economiche del sistema monetario europeo per l’Europa e per l’Italia ...
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MATTOLI, Mario
Alessandra Cimmino
– Nacque a Tolentino, il 30 nov. 1898, da Aristide, medico chirurgo appartenente a una buona famiglia di Bevagna, e Pia Ajò. Laureatosi in giurisprudenza, cominciò [...] in atto, avvertendo anche, da professionista, che il cambiamento avvenuto nella sensibilità del pubblico richiedeva di modificare il corrente linguaggio cinematografico; frutto di queste nuove circostanze fu L’ultima carrozzella.
Considerata da ...
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OLIVETTI, Adriano
Giuliana Gemelli
OLIVETTI, Adriano. – Nacque a Ivrea l’11 aprile 1901, primo di sei fratelli, da Camillo, di origine ebraica, e da Luisa Revel, valdese.
Il padre, ingegnere eclettico [...] di human relations a Harvard e il direttore del dipartimento di ricerca della Western Electrics. L’artefice delcambiamentodi Il citato L’ordine politico delle Comunità costituì anche la base teorica per un’idea federalista dello Stato che, nella sua ...
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MAZZINI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Genova il 22 giugno 1805 da Giacomo, medico e poi professore di patologia e di anatomia nell’ateneo cittadino, e da Maria Drago.
Unico maschio e terzo [...] ma implicavano un cambiamento profondo e davvero rivoluzionario dell’assetto del Paese; anzi la dibasedel mazzinianesimo in favore di posizioni ritenute più in linea con i tempi. Dopo la crisi di fine secolo l’atteggiamento delle autorità di ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] accordata a Palladio fu la spia di un cambiamentodi gusto e prospettive della committenza, in questo caso del patriarca di Aquileia Giovanni Grimani (di cui Daniele Barbaro era successore designato), proprietario di una celebre raccolta d’opere ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] di Carlo: di fatto Paolo, trattenuto in Francia dallo stesso favore del re, cominciò a collaborare ai suoi progetti, che erano culturali e non solo. Il cambiamento, graduale, ma chiaro, del è delineata soprattutto sulla basedi fonti longobarde, in ...
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FONTANA, Giovanni Battista Lorenzo (in religione Gregorio)
Ugo Baldini
Nacque a Nogaredo nella Val d'Adige, presso Rovereto, il 19 dic. 1735, quarto dei nove figli di Pietro, notaio, e di Elena Caterina [...] del quale fecero parte anche i colleghi G.B. Borsieri e G.A. Scopoli, egli determinò il carattere dibase delle ed anticuriali non erano una peculiarità dei giansenisti. Quanto alla matrice massonicogiacobina, è stato scritto che il F. aderì alla ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] 'esso attraverso disegni seicenteschi (ibid., p. 700). La valutazione del programma di L. III varia anche in base alla datazione dei mosaici, se precedenti o posteriori all'attentato del 799, di cui si parlerà più avanti; è comunque evidente che L ...
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MAZZOLA, Francesco, detto il Parmigianino
Valerio Da Gai
MAZZOLA (Mazzuoli), Francesco, detto il Parmigianino. – Figlio del pittore Filippo, nacque a Parma l’11 genn. 1503. Non è certa l’identità della [...] in quella del 1568. Al pari di altre biografie, quella del M. fu radicalmente revisionata sulla basedi nuove più in una straordinaria silografia a quattro matrici colorate da Ugo da Carpi, con il quale, a detta di Vasari, il M. avrebbe avviato ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...