ARCHITETTURA DIPINTA
H.P. Autenrieth
La pittura fu uno dei mezzi adottati nel Medioevo per rendere policroma l'a., insieme a materiali da costruzione colorati, incrostazioni, mosaici, tappezzerie, vetrate [...] materiali edilizi locali: in Vestfalia (e probabilmente anche in Toscana) si preferì una tonalità verdastra, a Treviri l'ocra, tortili appaiono infatti nella cappella funeraria della contessa Matildedi Canossa (San Benedetto Po), sia effettivamente ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] Matildedi Canossa, venne iniziata la costruzione della torre dodecagona, caratterizzata da un doppio ordine di finestre, di Trecento in Umbria e in Toscana, ivi, pp. 213-238; R. Iorio, Le origini delle diocesi di Orvieto e di Todi alla luce delle ...
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MANTOVA
A. Calzona
(lat. Mantua)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata nella pianura Padana.Le varie fasi della storia insediativa della città sono strettamente legate all'acqua e alle [...] della stessa chiesa; ancora a un maestro di cultura lombardo-toscana sono da assegnare gli affreschi con la pp. 145-152; L. Ferrari, La Domus Ecclesiae di Mantova al tempo diMatildedi Canossa e Anselmo da Lucca (tesi), Univ. Parma 1993 ...
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WILIGELMO
A.C. Quintavalle
Scultore attivo tra la fine del sec. 11° e il terzo decennio del 12° in Italia settentrionale.W. è documentato da una delle prime firme della storia della scultura occidentale, [...] del 12° è innovatrice rispetto ad altri scriptoria. L'Evangeliario diMatildedi Canossa (New York, Pierp. Morgan Lib., M.492), W., come Buscheto e Rainaldo al duomo di Pisa, e tanti altri con loro in Toscana, nel Lazio e nel Sud, erano consapevoli ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] pp. 315-318; A.C. Quintavalle, Wiligelmo e Matilde. L'officina romanica, cat. (Mantova 1991), Milano 1991, pp. 125-194; P. Belloi, E. Colombini, Guida di Modena, Modena 1992; F. Gandolfo, La Toscana, l'Antelami e i Campionesi: la scultura nell'Italia ...
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BEZZUOLI (Bezzoli, Bazzuoli), Giuseppe
Dario Frosini
Nacque a Firenze il 28 nov. 1784 da Luigi Bazzuoli, decoratore prospettico e fiorista, e da Anna Banchieri. Cominciò a firmarsi Bezzuoli e Bezzoli [...] all'Esposizione di Parigi; del 1829 la tela commissionatagli dal granduca Leopoldo II diToscana. ora di natura politica (Dupré). Al Museo di Pisa vi è un Leopoldo II nelle vesti di gran maestro dell'Ordine di S. Stefano, e al Museo di Ajaccio Matilde ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] pronipote dell'omonima imperatrice. Alla croce diMatilde e Ottone, con la caratteristica terminazione propagazione delle arti minori toscane fuori diToscana tra l'età romanica e la gotica, in Civiltà delle arti minori in Toscana, "Atti del ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] all'interno dei territori sottoposti al controllo della contessa Matildedi Canossa, in stretta relazione con Roma. Dal 1098- pubblico prevalentemente laico, tanto che l'iconografia diffusa in Toscana, nell'Emilia e nel Veneto fin dal quarto decennio ...
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LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] Barsali, 1973).Nel periodo carolingio, a L. ai duchi si sostituirono i conti. Con Matildedi Canossa, tra il sec. 11° e il 12°, il marchesato diToscana raggiunse il suo maggiore splendore, ma la 'gran contessa', preferì Firenze a L., innescando ...
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HUGFORD, Ignazio Enrico
Alessandro Serafini
Nacque nel 1703 a Pisa (Fleming, p. 197) o a Firenze (Borroni Salvadori, 1983, p. 1025), dai cattolici inglesi Ignatius, un orologiaio che nel 1683 era emigrato [...] nel Granducato diToscana e prestava servizio presso Cosimo III de' Medici in qualità di aiutante d'onore, e Brigida Ractelif, che morì di parto. A sedici anni il padre lo consegnò alle cure di Anton Domenico Gabbiani, il pittore ufficiale della ...
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