Antica divinità romana venerata come dea dell’aurora, con Giano pater matutinus, e come protettrice delle partorienti. In suo onore si celebravano l’11 giugno le Matralie, alle quali partecipavano le matrone che avessero avuto un solo marito; le donne non libere erano escluse. A Roma le era dedicato un tempio nel Foro Boario. La tarda leggenda diceva che M. era la greca Ino-Leucotea giunta a Roma dopo ...
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(IX, p. 561)
Premessa storica alla deduzione della colonia latina di C. nel 273 a.C. fu la sconfitta delle forze alleate di Volsinii e di Vulci ad opera del console Ti. Coruncanio nel 280. In seguito i [...] del 3° e primo quarto del 2°sec.) due piccoli templi italici attribuiti rispettivamente ai culti di Giove (Iupiter) e MaterMatuta. Il tempio principale a tre celle, costruito nel secondo quarto del 2° secolo, fu modellato sul Capitolium di Roma e ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Il Lazio e i Latini
Mauro Cristofani
Il lazio e i latini
Regione dell’Italia preromana tradizionalmente distinta, nell’età imperiale, in Latium vetus, compreso [...] di tardo VI sec. a.C. o nelle più tarde case di Satricum e Lavinium situate presso i relativi santuari di MaterMatuta e della Madonnella. Case più modeste, fornite anche di ambienti di lavoro posti sull’affaccio di strade, sono state scoperte ad ...
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matita
s. f. [dall’ant. amatita, che ha lo stesso etimo di ematite]. – 1. a. Strumento per scrivere, costituito da un sottile cilindro (mina) di un impasto di grafite o di altre materie coloranti, racchiuso in una guaina di legno dolce che...
lapis
làpis s. m. [dal lat. lapis «pietra»]. – Termine con cui fu dapprima (sec. 16°) chiamata la sanguigna (lapis aematitis), poi in genere le varie pietre usate per disegnare, e infine i cannellini di legno con dentro una verghetta di grafite...