Popolazione antica della Sardegna, che, secondo Pausania (X, 17, 5), sarebbe derivata da disertori libici o iberici dell'esercito cartaginese, stanziati fra gl'Iliesi e i Còrsi, ricevendo da questi ultimi [...] territorio degl'Iliesi, e li vinse nonostante i forti aiuti inviati dai Balari. In una tavola votiva dedicata nel tempio della MaterMatuta, il console fece disegnare la Sardegna, e vi aggiunse un'iscrizione in cui si vantava di aver uccisi o fatti ...
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PORTUNO e PORTUNALI
Nicola Turchi
Nella sua più antica accezione Portuno appartiene al ciclo di Giano ed è collegato con la porta e con la casa in genere; perciò era raffigurato con la chiave in mano: [...] supplisce con add[itas cre]- mare (si tratterebbe in questo caso di un bruciamento di chiavi di legno). Il mito in appresso associò a Portuno la MaterMatuta applicando ad essi la favola di Palemone e Leucotea (cfr. Ovidio, Fasti, VI, 485 e segg.). ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Roma
Francesca de Caprariis
Roma
I caratteri naturali e le fasi più antiche
Che il fato di R. fosse evidente già nella sua posizione geografica [...] S. Omobono, situato nel Foro Boario presso l’approdo fluviale, attribuito a Servio Tullio e dedicato a Fortuna e a MaterMatuta, hanno confermato la precoce apertura di R. verso il commercio greco. La decorazione fittile del tempio arcaico, pur nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'eta dei re
Cristiano Viglietti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la metà dell’VIII e la fine del VI secolo a.C. Roma è governata [...] con la costruzione della regia, la nuova pavimentazione del Foro romano e l’edificazione di templi tra cui quelli di Fortuna, MaterMatuta nel Foro Boario e quello, maestoso e imponente, di Giove sul Campidoglio che, cominciato alla fine del regno di ...
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(gr. Λευκοϑέα) Nome («la dea bianca») di Ino dopo che fu assunta con il figlio Melicerte fra le divinità marine. Nell’Odissea offre a Ulisse, sbattuto dalla tempesta, il suo cinto, grazie al quale l’eroe [...] può approdare alla terra dei Feaci. Il suo culto, fiorente a Corinto e nella zona dell’Istmo, si diffuse ovunque e anche in Italia: qui L. si sovrappose alla MaterMatuta latina ed ebbe un tempio nel Foro Boario a Roma. ...
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INDIGETI
Giulio GIANNELLI
. Dei Indigeti (di indigĕtes) furono chiamate dagli antichi Romani le più vetuste divinità della loro religione, in contrapposto agli di novensides, cioè a quelle aggiuntesi [...] , Diva Angerona, Falacer, Faunus, Flora, Fons, Furrina, Ianus, Iuppiter, Larenta, Lares, Lemures, Liber, Mars, MaterMatuta, Neptunus, Ops, Pales, Pomona, Portunus, Quirinus, Robigus, Saturnus, Tellus, Terminus, Veiovis, Vesta, Volcanus, Volturnus ...
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MELICERTE (Μελικέρτης, Melicertes o Melicerta)
Angelo Taccone
Il nome, trascrizione dal fenicio Melqart "re della città" (E. Maas ha suggerito una derivazione dal greco con significato di "raccoglitore [...] in mare ed è trasformata nella divinità marina adorata col nome d'Ino Leucotea, mentre il figlio diviene Melicerte-Palemone (MaterMatuta e Portunus per i Romani, divinità entrambe propizie ai naviganti): In onore di Melicerte furono istituiti i ludi ...
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INO ('Ινώ, Ino)
Angelo Taccone
Figliuola di Cadmo e di Armonia, va sposa ad Atamante, re dei Minî, in Orcomeno, dopo che questi già ha avuto Frisso ed Elle da Nefele. Ma per influsso di Nefele o di Era, [...] in pericolo: notissimo il soccorso da lei prestato ad Ulisse (Odyss., V, 333 segg.). In tale qualità venne dai Romani identificata con la MaterMatuta, e il figliuolo suo con Portuno. Ebbe largo culto esteso a grandissima parte del mondo greco. ...
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MATRALIA
Gioacchino MANCINI
. Nell'antica Roma, l'11 giugno si sacrificava, durante le sacre di Vesta, alla Dea Bona, sotto il nome di Matuta; quel giorno festivo prendeva il nome di Matralia. L'offerta, [...] cerimonia, della quale è difficile determinare l'origine. Si conduceva nel tempio una serva, e dopo averla percossa la si cacciava dal tempio (v. matermatuta). Si usava anche portare in braccio i figli dei propri fratelli, in luogo dei figli propri. ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] - l'importanza dei centri del Latium Vetus è sottolineata dai materiali di Satricum (in particolare la stipe più antica del tempio di MaterMatuta, del VII-VI sec. a. C.). L'Antiquarium, oltre a custodire come sua gemma l'òlpe Chigi, si segnala per l ...
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matita
s. f. [dall’ant. amatita, che ha lo stesso etimo di ematite]. – 1. a. Strumento per scrivere, costituito da un sottile cilindro (mina) di un impasto di grafite o di altre materie coloranti, racchiuso in una guaina di legno dolce che...
lapis
làpis s. m. [dal lat. lapis «pietra»]. – Termine con cui fu dapprima (sec. 16°) chiamata la sanguigna (lapis aematitis), poi in genere le varie pietre usate per disegnare, e infine i cannellini di legno con dentro una verghetta di grafite...