(IX, p. 561)
Premessa storica alla deduzione della colonia latina di C. nel 273 a.C. fu la sconfitta delle forze alleate di Volsinii e di Vulci ad opera del console Ti. Coruncanio nel 280. In seguito i [...] del 3° e primo quarto del 2°sec.) due piccoli templi italici attribuiti rispettivamente ai culti di Giove (Iupiter) e MaterMatuta. Il tempio principale a tre celle, costruito nel secondo quarto del 2° secolo, fu modellato sul Capitolium di Roma e ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] - l'importanza dei centri del Latium Vetus è sottolineata dai materiali di Satricum (in particolare la stipe più antica del tempio di MaterMatuta, del VII-VI sec. a. C.). L'Antiquarium, oltre a custodire come sua gemma l'òlpe Chigi, si segnala per l ...
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Vedi TERRACOTTA dell'anno: 1966 - 1997
TERRACOTTA
A. Andrén
La parola italiana "terracotta" viene usata, dal Rinascimento in poi, e oggi anche in altre lingue, per indicare varî prodotti di argilla [...] particolari. Un simile procedimento si è usato, eccezionalmente, anche per la famosa serie di antefisse arcaiche del tempio della MaterMatuta a Satricum (Museo di Villa Giulia, Roma), raffiguranti ciascuna un sileno ed una menade, la cui varietà di ...
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Vedi ARCO ONORARIO e TRIONFALE dell'anno: 1958 - 1994
ARCO ONORARIO e TRIONFALE
M. Pallottino
Monumento dell'architettura romana, in forma di passaggio semplice o multiplo coperto a vòlta, sormontato [...] -07???26. Due fornici dedicati da L. Stertinio nel 196 a. C. (Liv., xxxiii, 27) davanti ai templi di Fortuna e MaterMatuta, probabilm. da identificare con i due templi scoperti negli scavi presso S. Omobono (F. Castagnoli, in Doxa, iii, 1950, p. 77 ...
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Vedi ACROTERIO dell'anno: 1958 - 1994
ACROTERIO (ἀκρωτήριον, acroterium "sommità", "estremità")
A. Andrén
La parola greca ἀκρωτήριον pare che sia stata usata qualche volta per indicare tutto il frontone [...] a Cuma, e decorati ciascuno con una testa di Medusa o di Achebo. Dal tempio della Dea Marica a Minturno, da quello della MaterMatuta a Satrico e da un altro a Velletri provengono avanzi di a. modellati a tutto tondo nella forma di una sfinge alata o ...
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STIPE (stips)
G. Carettoni
Designa lo scarico di oggetti di varia natura offerti alla divinità e raccolti in cumulo o giacenti sparsi entro uno spazio limitato di terreno. In origine stips equivale a [...] ., e recente del IV-II sec. a. C. - quest'ultima entro una fossa circolare limitata da muretti - dedicate alla MaterMatuta), Frascati, Ariccia (splendide sculture di terracotta: busto e teste muliebri), Carsòli. A Roma, oltre la già ricordata s. del ...
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Vedi PALESTRINA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PALESTRINA (Praeneste)
F. Castagnoli
Città del Lazio nella valle del Sacco sulle ultime pendici dei Monti Prenestini, a 40 km da Roma.
Leggende di origine [...] . Agapito, di cui rimangono solo pochi elementi. Da iscrizioni di varie epoche abbiamo testimonianza in P. dei culti di MaterMatuta, Ercole, Apollo, ecc.
Santuario della Fortuna. - Già durante la prima guerra punica era importante, per l'oracolo, il ...
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Vedi ANTEFISSA dell'anno: 1958 - 1994
ANTEFISSA
A. Andrén
Il latino antefixum (plur. antefixa), derivato da ante (avanti) e figere (affiggere) indica, secondo Festo (p. 8), quae ex opere figulino tectis [...] in attitudini di danza, di ebrezza, abbracciati, ecc., come ce li presenta splendidamente una serie di a. del tempio della MaterMatuta a Satrico (Museo di Villa Giulia, Roma); divinità ed esseri favolosi, come Arpie, un démone anguipede alato, e la ...
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Vedi SATRICUM dell'anno: 1966 - 1997
SATRICUM (od. Conca, in località Le Ferriere)
N. Bonacasa
Città volsca, poco discosta dal mare, situata tra Anzio e Ardea, presso la riva destra del fiume Astura.
A. [...] Veliterni vi si asserragliarono e S. fu occupata e distrutta da G. Plauzio (ancora una volta si salvarono i templi della MaterMatuta e di Giove; in seguito, il complesso sacro dovette godere di sicura fama).
S. era famosa per il suo santuario della ...
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GIUNONE (Iuno)
G. Ambrosetti
La dea Iuno italica non ha in origine alcun rapporto con Hera (v.). È oggi rifiutata la identificazione con Διώνη, ed è negato lo stesso nesso linguistico che, attraverso [...] il culto più importante è quello della I. Sispes (o Sospita) Mater Regina, entrato a Roma dopo il 338, dove ebbe il tempio di G. rimane la testa in terracotta) dal tempio della MaterMatuta di Conca, a Satricum.
Specificazione più tarda della I. ...
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matita
s. f. [dall’ant. amatita, che ha lo stesso etimo di ematite]. – 1. a. Strumento per scrivere, costituito da un sottile cilindro (mina) di un impasto di grafite o di altre materie coloranti, racchiuso in una guaina di legno dolce che...
lapis
làpis s. m. [dal lat. lapis «pietra»]. – Termine con cui fu dapprima (sec. 16°) chiamata la sanguigna (lapis aematitis), poi in genere le varie pietre usate per disegnare, e infine i cannellini di legno con dentro una verghetta di grafite...