Matematico (Lipsia 1719 - Gottinga 1800). Dopo aver studiato diritto nell'univ. di Lipsia, divenne (1746) professore di matematica nella stessa università; dal 1756 sino alla morte fu professore di matematica [...] sui giovani tedeschi coi suoi ottimi Anfangsgründe der Mathematik (1758-69), relativi alle varie parti della matematica pura e applicata. Notevole una sua memoria del 1776, nella quale risolveva analiticamente il cosiddetto problema di Alhazen (v ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] M. Palmieri, e per l'accenno dell'A. stesso nei suoi Ludi Matematici, dedicati a Meliaduso d'Este tra il '50 e il '52), direzione degli interessi dell'A, per problemi di scienza applicata. Simili interessi lo legavano d'amicizia con Luca Pacioli, ...
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PARETO, Vilfredo
Fiorenzo Mornati
(all’anagrafe Wilfrid Fritz). – Nacque a Parigi il 15 luglio 1848 dal marchese Raffaele (1812-1882) e da Marie Métenier (1813-1889), terzogenito, dopo le sorelle Aurelia [...] e naturali dell’Università di Torino. Svolto il triennio previsto per il conseguimento della licenza in matematica, si iscrisse al biennio della Scuola di applicazione per ingegneri di Torino (creata nel 1859). Il 14 gennaio 1870 conseguì la laurea ...
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CACCIOPPOLI, Renato
Alessandro Figà Talamanca
Nacque a Napoli il 20 genn. 1904. Suo padre, Giuseppe, era un noto chirurgo napoletano, sua madre, Sofia, era figlia del celebre rivoluzionario russo Michail [...] scritti del C. sono ora riuniti in Opere (2 voll.), a cura dell'Unione matematica italiana, Roma 1963.
Bibl.: C. Miranda, Necrologio, in Annali di matematica pura ed applicata, s. 4, XLVII (1959), pp. V-VII; G. Scorza Dragoni, Necrologio, in Rend. d ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] noto episodio delle incudini che avrebbero fatto scoprire a Pitagora le leggi matematiche regolanti i rapporti fra i suoni (capp. 10-11), al in cui B. dipingeva l'apparizione di Filosofia, ma applica questo capitolo all'apparizione di Dio a s. Lebuino ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] , I, p. 5). Più congeniali furono gli studi di matematica, nei quali rivelò, fin dai quindici-sedici anni, un notevole 'Entrèves ha avanzato delle riserve alla tesi del Ruffini, applicata in modo troppo esclusivo alla formula "libera Chiesa in libero ...
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COLOMBO, Giuseppe
Rita Cambria
Nacque a Milano il 3 dic. 1836 da Carlo, artigiano orafo, e Giacomina Perducchi, ex sarta, che dovettero raggiungere un certo benessere se dal 1845 poté frequentare il [...] e di geometria descrittiva, ancor prima della laurea in matematica conseguita il 30 marzo 1857.
Lasciò dopo un anno Rava e G. Crespi, con cui istituì un Comitato per le applicazioni dell'elettricità sistema Edison in Italia.
La sera dell'11 febbr. ...
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Scienza greco-romana. Archimede
Reviel Netz
Archimede
Archimede è l’unico dei matematici greci di cui abbiamo notizie storiche; questa eccezionalità è dovuta in parte ai risultati da lui ottenuti, [...] (i due libri dell’opera Sui corpi galleggianti); il secondo gruppo include due trattati nei quali la meccanica è applicata alla matematica (La quadratura della parabola e il Metodo). I due gruppi di trattati sollevano ciascuno un problema. Per quanto ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] appoggio del Besler, egli mirasse alla vacante cattedra di matematica, che fu assegnata l'anno seguente a Galileo.
Rivelatosi colpevolezza, i consultori si dichiararono in favore dell'applicazione della tortura, che tuttavia non fu approvata da ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] corsi di medicina, anche alcuni di letteratura e di matematica. Restò all'università fino al 1845, sostenendo alcuni esami ad alcool benzilico. La reazione, che il C. applicò successivamente ad altre aldeidi aromatiche, è di carattere molto generale ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...
applicazione
applicazióne s. f. [dal lat. applicatio -onis]. – 1. L’operazione di applicare: l’a. di una marca da bollo, di un cerotto; a. di un unguento sulla ferita; fare due a. di pomata al giorno; a. di infissi; a. del parato a una parete,...