uscire (ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex "fuori" e ire "andare", raccostato a uscio] (nella coniug., si ha il tema usc- quando l'accento cade sulla desinenza, esc- quando cade sul tema; quindi: [...] da, di: e tu da dove sei uscito?] ≈ spuntare, venire (o, fam., saltare) fuori. b. (fam.) [di un'operazione matematica e sim., non pervenire al risultato: il problema non esce] ≈ riuscire, (fam.) venire. 6. (fig.) [provenire come conseguenza, nella ...
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scozzonare /skots:o'nare/ v. tr. [der. di cozzone, col pref. s- (nel sign. 5)] (io scozzóno, ecc.). - 1. (zoot.) [abituare un cavallo alla sella e al tiro: s. un puledro] ≈ domare. ‖ addestrare, ammaestrare. [...] (fig., non com.) [fare apprendere i primi elementi di una disciplina, di un'arte e sim., per lo più con la prep. in del secondo arg.: s. qualcuno nella matematica] ≈ avviare, disgrossare, dirozzare, familiarizzare, impratichire, iniziare, sgrossare. ...
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scuola /'skwɔla/ (pop. o poet. scola) s. f. [lat. schŏla, dal gr. skholḗ "tempo libero", poi "luogo dove si attende allo studio"]. - 1. (educ.) [istituzione atta a impartire, attraverso un'attività didattica [...] musicale; educazione tecnica; filosofia; fisica; geografia; greco; italiano; latino; lettere; lingua straniera; matematica; religione; scienze naturali; storia; storia dell’arte.
Luoghi - Aula; aula magna; biblioteca; laboratorio; palestra; presidenza ...
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portato [part. pass. di portare]. - ■ agg. 1. a. [di persona, che ha attitudine per qualcosa, con la prep. per: essere p. per la matematica] ≈ adatto, incline (a), predisposto, tagliato, versato (in). [...] ↔ inadatto, refrattario (a). ↑ negato. b. (non com.) [di persona, che è disposto a fare qualcosa, seguito dalla prep. a con l'inf.: sei sempre p. ad esagerare] ≈ incline, (lett.) proclive, pronto, propenso. ...
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segno /'seɲo/ s. m. [lat. signum "segno di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro"; forse affine a secare "tagliare"]. - 1. (con la prep. di) a. [fatto, manifestazione, fenomeno [...] , prova, testimonianza. 2. (con la prep. di) a. (matem.) [espressione grafica indicante un'operazione o una relazione matematica: il s. dell'addizione] ≈ operatore, simbolo. b. (fig.) [oggetto che rappresenta simbolicamente un concetto astratto: la ...
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fobia /fo'bia/ s. f. [dal fr. phobie, der. del gr. phóbos "paura"]. - 1. (psicol.) [in psichiatria, paura angosciosa e incontrollabile destata dalla vista di un oggetto, da una rappresentazione mentale, [...] , claustrofobia, necrofobia, sessuofobia, talassofobia, tanatofobia, zoofobia. 2. (estens., fam.) [forma di avversione istintiva: ho una vera f. per la matematica] ≈ avversione, idiosincrasia, insofferenza, intolleranza. ‖ antipatia, odio, ostilità. ...
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fondamento /fonda'mento/ s. m. [dal lat. fundamentum, der. di fundare "fondare"] (pl. -i, in senso fig.; le fondamenta, in senso proprio). - 1. (edil.) [spec. al plur., struttura muraria su cui si costruisce [...] nucleo, presupposto. b. [spec. al plur., gli elementi essenziali di una scienza, di una dottrina: i f. della matematica] ≈ base, caposaldo, cardine, fondamentale, principio. c. [ragione solida, fondata su dati certi: sospetti senza f.] ≈ base, motivo ...
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male¹ [lat. male, avv., der. di malus "cattivo"] (in posizione proclitica si tronca comunem. in mal). - ■ avv. 1. a. [in modo non giusto: scrivere m.] ≈ scorrettamente. ↔ bene, correttamente. b. [in modo [...] male [non avere successo o buoni risultati, con le prep. a, in: il ragazzo va male a scuola, o in matematica] ≈ stentare. ↔ andare bene; dire (o parlare) male (di qualcuno) ≈ biasimare (ø), criticare (ø), malignare (su), mettere in cattiva luce (ø ...
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versato agg. [dal lat. versatus, part. pass. di versari "trovarsi, dimorare"]. - [provvisto di particolari inclinazioni o attitudini, con le prep. in, per: è un ragazzo v. nella matematica] ≈ dotato (per), [...] (fam.) fatto (per), incline (a), portato (per), predisposto (per), (fam.) tagliato (per). ↔ inadatto (per), (fam.) negato, (scherz.) refrattario (a) ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] nella locuz. prep. da d.: ha un corpo da d. = da favola, favoloso, mitico e sim.): Gianni è un d. in matematica; quando gioca a tennis è un dio. Sinon. meno marcati possono essere asso, mago, mito (comunissimo, negli ultimi anni, soprattutto nel ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...
matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose che riguardano la conoscenza), da cui,...