Letterato (Traù 1809 - ivi 1900); sacerdote, insegnò a Zara e a Venezia, donde passò a Graz a insegnarvi letteratura italiana all'università. Notevoli le sue ricerche dantesche: Matelda (1860), sulla cronologia [...] della Vita Nuova (1862), l'Allegoria morale, ecclesiastica, politica delle due prime cantiche della Divina Commedia (1864) e soprattutto il commento al poema (1881). Fu tenace assertore della necessità ...
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Mistica cistercense (Helfta, Sassonia, 1241 circa - ivi 1299). Entrata bambina nel monastero ove era la sorella maggiore, Gertrude, più tardi vi fu direttrice della scuola e del coro; ebbe allora tra le [...] . L'opera, che dapprima M. non voleva divulgare, fu poi da lei stessa rivista ed ebbe larghissima fortuna. Per alcuni M. è la Matelda dantesca. Mai canonizzata, la sua festa (16 febbr. o 19 nov.) è tuttavia celebrata in molti monasteri benedettini. ...
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DUPRÉ, Amalia (Maria Luisa Amalia)
Ettore Spalletti
Figlia dello scultore Giovanni e di Maria Mecocci, nacque a Firenze il 26 nov. 1842.
Fu educata al disegno e al modellato dal padre e ben presto cominciò [...] nel cimitero di Arezzo.
Anteriori al 1879 (perché citate nei Ricordi del padre, pp. 346-349) sono le seguenti opere: una Matelda in gesso; il Monumento funebre ad Adele Stracchi; un S. Giovanni e un Angelo in marmo per la cappella di una villa della ...
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FALIER (Faletro, Faledro), Ordelaffo (Ordelaf)
Irmgard Fees
Figlio, secondo la Cronica di Andrea Dandolo e secondo la Origo civitatum di Vitale, eletto doge nel 1084, nacque probabilmente a Venezia. [...] Ss. Trinità e di S. Michele di Brondolo.
Al F. sopravvisse, ancora per dieci anni almeno, sua moglie Matelda. Fonti non coeve vogliono che Matelda fosse imparentata con la famiglia d'Este, o appartenesse alla casata di Baldovino, re di Gerusalemme. L ...
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BARABINO, Niccolò
Giorgio Di Genova
Nacque a Sampierdarena il 13 giugno 1832 da una modesta famiglia di artigiani. Poiché dimostrava una forte propensione per il disegno, suo padre nel 1844 si decise [...] Orsini con gli allegorici Trionfo d'amore e Trionfo della scienza,ai quali seguiranno Galileo in Arcetri, Volta, Dante e Matelda, Archimede e Colombo a Salamanca,terminato nel 1887. Quando il B. si accinse a dipingere il Galileo erano molti anni ...
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GUGLIELMI, Filippo
Rossella Pelagalli
Nacque a Ceprano, nel Frusinate, il 30 giugno 1859 da Filippo e Giselda De Rossi. Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu educato in un collegio religioso romano, [...] maniere italiane e le nuove forme tedesche. Tra i lavori teatrali scritti prima di questa data, non furono mai rappresentati Matelda (libretto di F. Fontana; ne fu eseguito il solo preludio sotto la direzione di Pinelli) e Aminta (libretto di P ...
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BIGIOLI, Filippo
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Nacque a San Severino Marche, il 4 giugno 1798, da Venanzio, da cui apprese i primi elementi del disegno.
Venanzio, nato a Frontale (San Severino Marche) nel 1771, operò come scultore [...] le composizioni: ne dipinse, però, solo quattro (Paolo e Francesca,Strazio di Filippo Argenti,Dante sogna l'Aquila d'oro,Matelda nel paradiso terrestre); dopo sette anni di lavoro le tele furono esposte a Roma e in altre città italiane e straniere ...
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FABIANI, Federico
Caterina Olcese
Nacque ad Alessandria il 28 nov. 1835 da Pietro, commerciante, e da Rosa Olivieri, ma visse ed operò come scultore prevalentemente a Genova. In questa città frequentò [...] " del F. vanno annoverate La sorpresa (busto presentato all'Esposizione nazionale di belle arti di Milano del 1881), la statuetta di Matelda, del Purgatorio dantesco e La prima fumata, che gli valse un premio di scultura a una mostra a Hamilton (Ohio ...
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DOINO, Catarino
Maria Sframeli
Incisore ed editore di libri e stampe, documentato secondo lo Zani (1821) fino dal 1596, iniziò probabilmente la sua attività nella bottega che Francesco Valesio teneva [...] pp. 124 numerate) appaiono anche le incisioni con i ritratti dei cinque personaggi e precisamente di Almerico, Tedaldo I, Bonifacio III, Matelda e Azzo VIII.
Queste incisioni (mm 175 × 110; 180 × 115 la lastra) rispetto a quelle dei due volumi citati ...
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CALUSO (Calusio, Caluxio), Ludovico Niccolò
Angela Dillon Bussi
Nacque a Chambéry con tutta probabilità fra il 1520 e il 1530, figlio forse unico di Pietro e di Franceschina Della Riva, da Vigone.
Del [...] scudi.
Morì l'11 sett. 1583, lasciando in "grande povertà" i figli Girolamo Gaspare, Ludovico, Lucia, Francesca, Ludovica e Matelda che solo nel 1585 ottennero il riconoscimento dei crediti del padre cui, negli ultimi anni, non era stato corrisposto ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...