VILLA, Federico Gaetano
Marco Cavenago
– Nacque a Roma il 7 febbraio 1835 da Luigi Villa, proprietario terriero originario della provincia di Ancona (morto a Roma il 18 luglio 1865), e dalla romana [...] , 1871), Pico della Mirandola (gesso, Torino, 1872, Milano, 1877 e 1880, e Napoli, Esposizione nazionale di belle arti, 1877), Matelda (busto in marmo, Milano, 1878, Torino, 1886), Tempo cattivo (anche noto come Bimbo che piange, Torino, 1876, Milano ...
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DUPRÉ, Amalia (Maria Luisa Amalia)
Ettore Spalletti
Figlia dello scultore Giovanni e di Maria Mecocci, nacque a Firenze il 26 nov. 1842.
Fu educata al disegno e al modellato dal padre e ben presto cominciò [...] nel cimitero di Arezzo.
Anteriori al 1879 (perché citate nei Ricordi del padre, pp. 346-349) sono le seguenti opere: una Matelda in gesso; il Monumento funebre ad Adele Stracchi; un S. Giovanni e un Angelo in marmo per la cappella di una villa della ...
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FALIER (Faletro, Faledro), Ordelaffo (Ordelaf)
Irmgard Fees
Figlio, secondo la Cronica di Andrea Dandolo e secondo la Origo civitatum di Vitale, eletto doge nel 1084, nacque probabilmente a Venezia. [...] Ss. Trinità e di S. Michele di Brondolo.
Al F. sopravvisse, ancora per dieci anni almeno, sua moglie Matelda. Fonti non coeve vogliono che Matelda fosse imparentata con la famiglia d'Este, o appartenesse alla casata di Baldovino, re di Gerusalemme. L ...
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LUBIN, Antonio
Rita Tolomeo
Nacque in Dalmazia a Traù (Trogir) il 22 ott. 1809 da Renzo (Lovre) e da Domenica Koščina.
Di famiglia modesta - il padre era fabbro -, il L. frequentò le prime classi nel [...] (2 ott. 1860) di essere stabilizzato per poi passare di ruolo pur avendo al suo attivo un solo studio, La Matelda di Dante Alighieri (Graz 1860). Il Consiglio e il Senato dell'Università appoggiarono la richiesta sottolineando i suoi meriti nell ...
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BARABINO, Niccolò
Giorgio Di Genova
Nacque a Sampierdarena il 13 giugno 1832 da una modesta famiglia di artigiani. Poiché dimostrava una forte propensione per il disegno, suo padre nel 1844 si decise [...] Orsini con gli allegorici Trionfo d'amore e Trionfo della scienza,ai quali seguiranno Galileo in Arcetri, Volta, Dante e Matelda, Archimede e Colombo a Salamanca,terminato nel 1887. Quando il B. si accinse a dipingere il Galileo erano molti anni ...
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GUGLIELMI, Filippo
Rossella Pelagalli
Nacque a Ceprano, nel Frusinate, il 30 giugno 1859 da Filippo e Giselda De Rossi. Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu educato in un collegio religioso romano, [...] maniere italiane e le nuove forme tedesche. Tra i lavori teatrali scritti prima di questa data, non furono mai rappresentati Matelda (libretto di F. Fontana; ne fu eseguito il solo preludio sotto la direzione di Pinelli) e Aminta (libretto di P ...
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MATILDE di Canossa
Paolo Golinelli
MATILDE di Canossa. – Figlia di Bonifacio, signore di Canossa e marchese di Toscana, e di Beatrice di Lorena, nacque tra la seconda metà del 1045 e la prima del 1046 [...] Studi di paleografia e diplomatica… in onore di C. Manaresi, Milano 1953, pp. 261-289; D. Bianchi, M. di C. e la Matelda dantesca, in Studi matildici. Atti e memorie del Convegno di studi matildici, Modena e Reggio… 1963, Modena 1964, pp. 156-169; G ...
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BIGIOLI, Filippo
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Nacque a San Severino Marche, il 4 giugno 1798, da Venanzio, da cui apprese i primi elementi del disegno.
Venanzio, nato a Frontale (San Severino Marche) nel 1771, operò come scultore [...] le composizioni: ne dipinse, però, solo quattro (Paolo e Francesca,Strazio di Filippo Argenti,Dante sogna l'Aquila d'oro,Matelda nel paradiso terrestre); dopo sette anni di lavoro le tele furono esposte a Roma e in altre città italiane e straniere ...
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FABIANI, Federico
Caterina Olcese
Nacque ad Alessandria il 28 nov. 1835 da Pietro, commerciante, e da Rosa Olivieri, ma visse ed operò come scultore prevalentemente a Genova. In questa città frequentò [...] " del F. vanno annoverate La sorpresa (busto presentato all'Esposizione nazionale di belle arti di Milano del 1881), la statuetta di Matelda, del Purgatorio dantesco e La prima fumata, che gli valse un premio di scultura a una mostra a Hamilton (Ohio ...
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DOINO, Catarino
Maria Sframeli
Incisore ed editore di libri e stampe, documentato secondo lo Zani (1821) fino dal 1596, iniziò probabilmente la sua attività nella bottega che Francesco Valesio teneva [...] pp. 124 numerate) appaiono anche le incisioni con i ritratti dei cinque personaggi e precisamente di Almerico, Tedaldo I, Bonifacio III, Matelda e Azzo VIII.
Queste incisioni (mm 175 × 110; 180 × 115 la lastra) rispetto a quelle dei due volumi citati ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...