inghiottire
Vincenzo Valente
Nel senso proprio, in Pg XXXI 102 La bella donna... mi sommerse / ove convenne ch'io l'acqua [del Lete] inghiottissi, " bevessi ", costrettovi da Matelda (cfr. XXXIII 95-96 [...] ti rammenta come bevesti di Letè; analogamente, le ombre dell'Averno virgiliano " Lethaei ad fluminis undam / securos latices et longa oblivia potant ", Aen. VI 714-715).
Figurato in Pg II 42: il vasello ...
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Ottone I
Simonetta Saffiotti Bernardi
. Figlio di Enrico l'Uccellatore, duca di Sassonia poi re di Germania, e di Matilde (che alcuni critici hanno identificato con la Matelda dantesca, v.), nacque [...] nel 912. Designato al trono dal padre (935) gli successe alla sua morte nel 936 nonostante che la madre preferisse il figlio minore Enrico. Organizzò il suo regno su modello carolingio, dandovi un'impronta ...
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Ildegarda
Réginald Grégoire
Badessa benedettina di Bingen (1098 - 17 settembre 1179). Celebre per la sua azione riformatrice, santa I. ebbe il privilegio di visioni apocalittiche che affidò a un'opera [...] né utilizzate da D.; neppure come personaggio, I. compare in alcun luogo dei suoi scritti.
La comunicazione di A. Mancini (Matelda, s. Mectilde e S. Ildegarda, in " Atti della Reale Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti " XXXI [1900-1902 ...
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arra
Federigo Tollemache
. Ricorre una volta in ciascuna delle tre cantiche della Commedia, mai altrove. In senso letterale in Pg XXVIII 93 Lo sommo Ben, che solo esso a sé piace, / fé l'uom buono e [...] a bene, e questo loco / diede per arr' a lui d'etterna pace. Matelda ricorda a D. come Iddio desse al primo uomo il Paradiso terrestre come a. o " caparra " della beatitudine eterna (v. Capitoli della Compagnia di s. Gilio § 18 [Schiaffini, Testi 49] ...
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Ellesponto (Elesponto)
Clara Kraus
Antico nome dello stretto dei Dardanelli, derivante da quello dell'eroina Elle. È ricordato in Pg XXVlll 71 Elesponto, là 've passò Serse, nel parallelo cui D. ricorre [...] per descrivere l'odio da lui provato contro il Lete, che per tre soli passi gl'impediva di accostarsi a Matelda: certo non era stato maggiore del suo, l'odio provato contro l'E. da Leandro quando le condizioni agitate del mare intralciavano la sua ...
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danza
Beatrice Guidi
In opposizione alla " ridda " degli avari e prodighi (If VII 24), nel Paradiso è sempre manifestazione di letizia spirituale: VII 7 ed essa [sustanza] e l'altre mosser a sua danza; [...] danza / che circulava il punto dov'io era; detto delle quattro virtù cardinali, in Pg XXXI 104 La bella donna [Matelda]... / bagnato m'offerse / dentro a la danza [" idest, tripudium et festum ", Benvenuto] de le quattro belle.
In senso figurato, in ...
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Matilde di Magdeburgo
Mistica tedesca nata in Sassonia intorno al 1212, si fece ‛ beghina ' a Magdeburgo nel 1230.
Fissò le sue esperienze mistiche in scritti, misti di prosa e versi, che rivelano uno [...] , e ivi morì nel 1280.
Alcune vaghe rassomiglianze del poemetto di M. con l'oltretomba della Commedia portarono il Boehmer a identificarla con la Matelda dantesca (Pg XXVIII 40 ss.); ma tale ipotesi non ha avuto largo seguito.
Bibl. - E. Boehmer ...
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lampo
Ideale Capasso
Secondo la metereologia aristotelica il l. era dovuto all'accensione di vapori esistenti nelle nubi. D. lo include fra le meteore prodotte dalle esalazioni umide che non arrivano [...] -50, Stazio dice che all'altezza di tale porta nuvole spesse non paion né rade, / né coruscar, né figlia di Taumante; anche Matelda (XXVIII 97-102) afferma che le esalazioni dell'acqua e della terra non possono giungere al punto ove si serra (v. 102 ...
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Goudet, Jacques
Critico letterario francese, nato nel 1927, docente di lingua e letteratura italiana nell'università di Digione (dal 1949) e di Lione (dal 1951, ordinario dal 1962); studioso di letteratura [...] l'ampia e documentata monografia D. et la politique (Parigi 1969), e una serie di studi e saggi, tra i quali Une nommée Matelda, in " Revue Études Italiennes " n.s., I (1954) 20-60; L'arbre de l'Eden, la gourmandise et la haine, ibid. XI (1965 ...
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conduttore (conduttrice; conducitrice)
Dal latino conductor, nel senso di " guida ", " scorta ", il sostantivo compare in Cv IV VI 16 vedere si può, Aristotile essere additatore e conduttore de la gente [...] le morali virtù.
La forma ‛ conducitrice ', che si svolge dal latino conducere, s'incontra, in rima con Beatrice e radice, riferita a Matelda, in Pg XXXII 83 vidi quella pia / sovra me starsi che conducitrice / fu de' miei passi lungo 'l fiume pria. ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...