Sicilia
Ernesto Pontieri
Giorgio Santangelo
Pier Vincenzo Mengaldo
(Cicilia). – Storia. Le vicende storiche della S. che ebbero profonda influenza e risonanza nell'animo della generazione alla quale [...] ovidiana attinge una nuova dimensione mitica: è la bellezza dell'isola paragonata a quella del luogo paradisiaco dove sta Matelda: Tu mi fai rimembrar dove e qual era / Proserpina nel tempo che perdette / la madre lei, ed ella primavera ...
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Venezia (Vinegia)
Eugenio Chiarini
Pier Vincenzo Mengaldo
Sorta sulla laguna dei Veneti nei secoli avanti il Mille, dietro all'incalzare delle invasioni barbariche, da un insieme d'isole, isolotti, [...] Mazzoni) al v. 96 nel termine scola (Tratto m'avea nel fiume infin la gola, / e tirandosi me dietro sen giva [Matelda, attraverso il Lete] / sovresso l'acqua lieve come scola): forma, già in Guittone toscaneggiata, di scaula, vocabolo di etimo forse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dante Alighieri è tra le personalità più significative della cultura medievale, che [...] cornice, Dante e Virgilio giungono nel paradiso terrestre, dove appare ai viaggiatori una donna bellissima e misteriosa, Matelda, che li conduce alla visione di una processione simbolica i cui elementi rappresentano il manifestarsi dello spirito di ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] posta sulla bocca di Francesca in If V 100-106 (Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende...), la soave raffigurazione di Matelda sull'incantevole sfondo della selva in Pg XXVIII 1-69, più significativi sul piano dello stile. E così via fino all'ultima ...
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Fiore, IL
Gianfranco Contini
Poemetto da alcuni critici attribuito a D., mentre la paternità è da altri, e soprattutto era un tempo, energicamente contrastata. E contenuto esclusivamente in un manoscritto [...] massiccia si ha, sempre nel principio di Guillaume de Lorris, tra la deliziosa foresta e l'orizzonte in cui si muove Matelda (particolarmente vv. 126 ss. " Lors m'en alai par mi la pree, contreval l'eve esbaneiant, / tot le rivage costeiant ", e ...
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Amore
Emilio Pasquini
Guido Favati
. Per eccellenza il termine-chiave dello Stilnovo, fin dagli esordi al centro del lessico di D., anche perché la possibilità di considerarlo quasi costantemente personificato [...] (Pd XXXI 101); o a una tensione dell'anima verso Dio e i beni celesti, l'amor de la spera supprema (Pg XV 52): Matelda, invocata bella donna, che a' raggi d'amore ti scaldi (XXVIII 43); Adriano V, deluso d'ogni grandezza terrena, in cui alla fine s ...
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Convivio
Maria Simonelli
. Opera conclusiva di esperienze giovanili e fattivamente aperta a sviluppi ulteriori, fu concepita da D. durante i primi anni dell'esilio come un'unitaria summa di saggezza [...] è la personificazione. Soltanto dopo l'esperienza operativa della ratio, avremo a disposizione gli altri mezzi catartici personificati in Matelda, Beatrice, s. Bernardo. L'unico scritto dantesco in cui c'è l'accenno a un ‛ vilissimo pensiero ' da cui ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...