fiore
Bruno Basile
Il sostantivo è presente in tutte le opere di D. (eccezion fatta per la Vita Nuova); in alcuni casi è adoperato con valore di avverbio.
1. Il senso proprio del termine (" infiorescenza [...] Virgilio può dire a D.: vedi l'erbette, i fiori e li arboscelli / che qui la terra sol da sé produce (XXVII 134). Matelda stessa è una donna soletta che si gia / e cantando e scegliendo fior da fiore (XXVIII 41), così come la sua prefigurazione Lia ...
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passo
Alessandro Niccoli
Il sostantivo (latino passus-us, da pandere, " aprire ", " stendere ") si configura in D. quale termine peculiare dell'Inferno (17 esempi) e del Purgatorio (41 esempi), in evidente [...] " più affrettata della nostra; Pg XXIX 9 e io pari di lei, / picciol passo con picciol seguitando, camminavo alla pari di Matelda, secondandone i brevi p. con i miei altrettanto brevi. E così If XXIII 59, Pg XXVIII 22. In una locuzione avverbiale: If ...
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BARABINO, Niccolò
Giorgio Di Genova
Nacque a Sampierdarena il 13 giugno 1832 da una modesta famiglia di artigiani. Poiché dimostrava una forte propensione per il disegno, suo padre nel 1844 si decise [...] Orsini con gli allegorici Trionfo d'amore e Trionfo della scienza,ai quali seguiranno Galileo in Arcetri, Volta, Dante e Matelda, Archimede e Colombo a Salamanca,terminato nel 1887. Quando il B. si accinse a dipingere il Galileo erano molti anni ...
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GUGLIELMI, Filippo
Rossella Pelagalli
Nacque a Ceprano, nel Frusinate, il 30 giugno 1859 da Filippo e Giselda De Rossi. Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu educato in un collegio religioso romano, [...] maniere italiane e le nuove forme tedesche. Tra i lavori teatrali scritti prima di questa data, non furono mai rappresentati Matelda (libretto di F. Fontana; ne fu eseguito il solo preludio sotto la direzione di Pinelli) e Aminta (libretto di P ...
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Elia
Gian Roberto Sarolli
Profeta d'Israele che visse e vaticinò ai tempi di Achab e Achazia (919-896 a.C.), come leggesi in III Reg. 17 ss.
D. lo menziona due volte nella Commedia, in If XXVI 35, insieme [...] di Enoch, appare in un Paradiso terrestre (ricondotto ai metri danteschi dal Gardner, e considerato anche ‛ fonte ' per Matelda), mentre nella Visio Pauli che termina addirittura con il nome di E. quale intercessore - " Ego sum Elyas propheta dei ...
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Ovidio Nasone, Publio
Ettore Paratore
Il poeta latino (Sulmona 43 a.C. - Tomi sul Mar Nero 17 d.C.) è in If IV 90 collocato nel Limbo accanto a Omero, Orazio, Lucano.
Il primo accenno a O. che troviamo [...] della madre, che pure è naturalmente in primo piano in Ovidio. Ai vv. 64-66, e proprio per parlare degli occhi di Matelda (il che conferma con quale spirito D. guardasse il mondo ovidiano), si ricorda il mito di Venere innamorata di Adone per una ...
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Beatrice
Aldo Vallone
Il tema generale. - Il rilievo che D. dà a B., in sé presa e accanto alle altre figure (guide, personaggi, ecc.), il posto che le viene assegnato nell'opera, la cura con cui viene [...] ) e La mirabile visione (1901) l'intreccio di riscontri e suggestive allegorie è fittissimo. B. n'è coinvolta, con Virgilio Matelda e ogni altra figura. Se Virgilio è " studium, cioè studio o amore ", B. è Sapienza, per cui D. che, accompagnandosi ...
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BIGIOLI, Filippo
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Nacque a San Severino Marche, il 4 giugno 1798, da Venanzio, da cui apprese i primi elementi del disegno.
Venanzio, nato a Frontale (San Severino Marche) nel 1771, operò come scultore [...] le composizioni: ne dipinse, però, solo quattro (Paolo e Francesca,Strazio di Filippo Argenti,Dante sogna l'Aquila d'oro,Matelda nel paradiso terrestre); dopo sette anni di lavoro le tele furono esposte a Roma e in altre città italiane e straniere ...
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L'armata Brancaleone
Giacomo Manzoli
(Italia/Francia 1965, 1966, colore, 119m); regia: Mario Monicelli; produzione: Mario Cecchi Gori per Fair Film/ Les Films Marceau; sceneggiatura: Age e Scarpelli, [...] degli anni Settanta ('i decamerotici').
Interpreti e personaggi: Vittorio Gassman (Brancaleone da Norcia), Catherine Spaak (Matelda), Gian Maria Volonté (Teofilatto dei Leonzi), Enrico Maria Salerno (Zenone), Carlo Pisacane (Abacuc), Maria Grazia ...
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FABIANI, Federico
Caterina Olcese
Nacque ad Alessandria il 28 nov. 1835 da Pietro, commerciante, e da Rosa Olivieri, ma visse ed operò come scultore prevalentemente a Genova. In questa città frequentò [...] " del F. vanno annoverate La sorpresa (busto presentato all'Esposizione nazionale di belle arti di Milano del 1881), la statuetta di Matelda, del Purgatorio dantesco e La prima fumata, che gli valse un premio di scultura a una mostra a Hamilton (Ohio ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...