duro
Ha un numero notevole di occorrenze, prevalentemente in poesia.
Ricorre in senso proprio, riferito genericamente alle cose, in Cv I V 11 dicemo una spada virtuosa che ben taglia le dure cose, a [...] del serpente in cui il ladro si tramuta, e del braccio - qui per " mano " o " pugno " (XXX 105) - con cui mastroAdamo percuote Sinone. I duri veli, invece (XXXIII 112), sono le lagrime ghiacciate che impediscono a frate Alberigo di sfogare in pianto ...
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leuto
Raffaello Monterosso
Il vocabolo (che soltanto in pochissimi dei codici fiorentini ricorre nella forma ‛ liuto '), è usato da D. una sola volta, quale secondo termine di una similitudine che fa [...] sonori insieme, di uno spettacolo sostanzialmente mostruoso. La luce dell'episodio si concentra infatti tutta sull'enorme pancia di mastroAdamo, che appare in primo piano altre due volte, verso la fine del litigio con Sinone, sotto forma di propria ...
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ventre
Alessandro Niccoli
Oltre che nella Commedia, compare una volta nelle Rime e tre nel Convivio; nella maggior parte degli esempi indica la regione esterna dell'addome.
Nell'Inferno l'uso del vocabolo [...] ammucchiati l'uno sull'altro: Qual sovra 'l ventre e qual sovra le spalle / l'un de l'altro giacea (XXIX 67); MastroAdamo, che contraffece il fiorino, è affetto da idropisia, sicché l'acqua marcia gli assiepa... 'l ventre innanzi a li occhi (XXX 123 ...
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fonte
La forma maschile (come nel latino) si alterna a quella femminile, quando il termine è in senso proprio, mentre prevale quando è in senso figurato. In senso proprio, nel preciso significato di [...] in Fonte Branda una f. presso il castello di Romena, che " versa ancora le sue fredde linfe come al tempo di MastroAdamo " (Torraca); ma non sono mancati studiosi che sono ritornati alla f. di Siena, come F. Bargagli-Petrucci (Le fonti di Siena ...
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Sinone
Giorgio Padoan
Personaggio di un famoso episodio dell'Eneide (II 57-198), in cui la sua perfida abilità di mentitore spergiuro viene descritta lungamente e con dovizia di particolari: abbandonato [...] ancor più spregevole dunque la falsità di S., aggravata anche dallo spergiuro (cfr. Aen. Il 195), come ricorda poco dopo lo stesso mastroAdamo.
Tra l'idropico e S. (che si recò a noia / forse d'esser nomato sì oscuro, vv. 100-101) nasce un alterco ...
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tronco (agg.)
Alessandro Niccoli
Solo nell'Inferno e nel Purgatorio, in accezioni che esprimono l'idea della mutilazione, della separazione o della privazione.
In qualche caso funge da aggettivo verbale, [...] a guisa di lëuto, / pur ch'elli avesse avuta l'anguinaia / tronca da l'altro che l'uom ha forcuto; mastroAdamo, infatti, sarebbe sembrato un liuto solo che avesse avuto l'inguine " privo " delle gambe.
La difficoltà a determinare se l'aggettivo ...
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traverso
Andrea Mariani
Propriamente sostantivo (cfr. il latino transversus), usato di regola in locuzioni avverbiali, quali ‛ di traverso ', ‛ per traverso '. In Fiore CIII 13 è senza preposizione, [...] ma sempre con valore di avverbio.
" Per il verso della larghezza ", " per largo ", indica il senso in cui è presa una misura: mastroAdamo spiega a D. che l'ultima bolgia volge undici miglia, / e men d'un mezzo di traverso non ci ha (If XXX 87), ...
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indurre (inducere)
Bruno Basile
Il comune significato di " consigliare ", " persuadere ", oltre che in Cv I IX 7, II VI 4 e VII 11 e 12, appare assai evidente in If XIII 51 mi fece / indurlo ad ovra [...] ch'a me stesso pesa, e XXX 89, nelle tardive recriminazioni di mastroAdamo, che i conti Guidi indussero a batter li fiorini, " feciongli battere fiorini sotto il conio del comune di Firenze, ch'erano buoni di peso ma non di lega " (Anonimo).
In due ...
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Fassò, Luigi
Luciana Martinelli
, Studioso di letteratura (Borgosesia, Vercelli, 1882 - Torino 1963), professore di letteratura italiana nelle università di Cagliari, Palermo, Milano, Catania, Pavia. [...] luce la miscelanza di pietà, di odio feroce, di miseria morale che caratterizza la figura e le parole di MastroAdamo; l'approfondimento del personaggio di Sigieri, il filosofo averroista dal poeta innalzato alla gloria dei cieli nel X del Paradiso ...
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cavallo
Andrea Mariani
Numerose occorrenze, ma solo in Convivio e Inferno; un esempio in Fiore e uno in Detto.
Dei tre casi che compaiono in Inferno, due si riferiscono al c. di Troia, che fé la porta [...] onde / uscì de' Romani il gentil seme (XXVI 59), e al quale allude MastroAdamo, rivolgendosi a Sinone: Ricorditi, spergiuro, del cavallo (XXX 118).
In If XXVI 36 si tratta invece dei c. del carro di Elia, i quali al cielo erti levorsi con una ...
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monetiere
monetière s. m. [der. di moneta]. – 1. ant. a. Coniatore di monete, chi lavora a battere monete. b. Chi falsifica monete (così è chiamato da Dante, in Inf. XXX, 124, mastro Adamo, che falsificò il fiorino d’oro fiorentino); Di monetieri...
marcio
màrcio agg. e s. m. [der. del lat. marcere «marcire»] (pl. f. -ce). – 1. agg. a. Che si sta decomponendo o putrefacendo, detto di sostanza organica: carne, frutta m.; pesce, formaggio m.; l’acqua marcia Che ’l ventre innanzi a li occhi...