GIOVANNI da Cascia (G. da Firenze, G. de Florentia, Iohannes de Florentia)
Stefania Villani
Non sono noti gli estremi biografici e si hanno poche notizie del percorso artistico di questo compositore [...] degli Scaligeri nel settembre 1328 -, a Verona da Mastino (II) dellaScala, che ebbe alla sua corte, per un periodo imprecisato maestri possono essere messi in relazione con la signoria e i possedimenti scaligeri, e confermano la rivalità, reale o ...
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GHERARDINI, Guelfo
Giovanni Ciappelli
Nacque a Firenze nella prima metà del XIV secolo da messer Giovanni di messer Filippo (discendente da Cece Gherardini, cavaliere fiorentino vissuto intorno alla [...] di Mastino (II) DellaScala, nella guerra contro Luchino Visconti. Il 26 luglio, in una pausa delle operazioni scelto per l'importante carica di podestà di Bologna. Secondo i coevi cronisti della città, il G. si rifiutò di ricoprire l'ufficio se ...
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CARRARA, Marsilietto Papafava da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Nacque a Padova verso la fine del secolo XIII da Albertino, figlio di Giacomino, che per primo ebbe il soprannome di Papafava, divenuto [...] (I), con Mastino, nipote dello Scaligero. Nel novembre si recò poi alla corte di Verona, dove ricevette da Cangrande le insegne di cavaliere. In seguito militò nella guerra della lega stretta da Venezia, Firenze e Marsilio contro MastinoDellaScala ...
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Comune della prov. di Reggio nell’Emilia (77,8 km2 con 23.735 ab. nel 2008).
Borgo fortificato nell’11° sec., sul finire del 12° entrò nei domini dei signori da Correggio cui rimase fino al 1634 (contea [...] ), quando, nel tentativo di affermarsi a Cremona contro i Cavalcabò, perse anche Parma. Il dominio su Parma fu ripreso da Azzo (n. 1303 ca. - Milano 1364) che nel 1341 la tolse a MastinodellaScala per rivenderla segretamente a Obizzo d’Este (1344 ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] segg. - Per i rapporti del P. con la rivoluzione di Cola v. sopra; ma per la partecipazione del P. alle correnti mistiche, P. Piur, P.'s "Buch onne Namen", Halle 1925, p. 34 segg. - Per l'incarico del papa presso MastinodellaScala, C. Cipolla, in ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] hanno anni in cui non la si vede affatto. I giorni di gelo sono in media 14; la frequenza della grandine è di 3,7 volte all'anno. Per il crollo della signoria di Castruccio, e di decidersi a comprarla a più caro prezzo da MastinodellaScala, quando ...
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TRENTO (A. T., 24-25-26)
Lino BERTAGNOLLI
Giuseppe GEROLA
Alda LEVI SPINAZZOLA
Antonio ZIEGER
Tammaro DE MARINIS
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Lino BERTAGNOLLI
Centro principale della Venezia Tridentina, e capoluogo della [...] (1207-1218), che vi stabili una zecca, sfruttò i tesori minerarî e la rese centro di navigazione fluviale. I tentativi dei signorì ghibellini (Ezzelino da Romano, MastinodellaScala, ecc.) d'impadronirsene durevolmente fallirono. Nel 1327 Lodovico ...
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MANTOVA (A. T., 24-25-26)
Clinio COTTAFAVI
Arturo SOLARI
Romolo QUAZZA
Adelmo DAMERINI
Leone Andrea MAGGIOROTTO
Tammaro DE MARINIS
Manfredo VANNI
Importante città della Lombardia, capoluogo di [...] 17 agosto 1329 Luigi strinse lega con Alberto e Martino dellaScala a condizioni perfettamente pari; l'11 novembre 1329 ottenne il vicariato imperiale; invece solo 15 anni dopo ebbe i beni bonacolsiani. Al titolo di vicario imperiale per Mantova si ...
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MODENA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Domenico FAVA
Tommaso SORBELLI
Arturo SOLARI
Luigi SIMEONI
Giovanni CANEVAZZI
Adolfo VENTURI
Città dell'Emilia e capoluogo di provincia, posta a 37 km. da [...] di Boemia, ma in realtà ne rimasero essi stessi i signori, finché nel 1336 la lega formatasi contro il Boemo non obbligava Manfredo Pio a consegnare la città a MastinodellaScala che, secondo patti, la rimetteva agli Estensi.
Ristabilita così ...
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Nacque a Praga il 13 maggio 1316 da Giovanni il Cieco, conte di Lussemburgo, e da Elisabetta figlia ed erede di Venceslao IV re di Boemia e di Polonia, del quale dapprima portò il nome. Perché non soggiacesse [...] al consolidamento delle regioni del Lussemburgo nei territorî alpini (1337). Urtò con le ambizioni di MastinodellaScala e fu s'era ad esso prestato. E finì con l'avere per, sé i suoi stessi avversarî, tanto che fu eletto, l'11 luglio 1346, re ...
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