DURINI, Antonio
Nicola Raponi
Figlio di Giacomo, conte di Monza e patrizio milanese, e della marchesa Marianna Ruffino di Diano, nobildonna torinese, nacque a Milano il 6 giugno 1770. Nipote e pronipote [...] aveva votato un messaggio a lord Bentinck firmato dal D. e da altri esponenti milanesi - fra cui alcuni appartenenti alla massoneria, alla quale secondo taluni anche il D. avrebbe aderito - per perorare la causa del Regno. Il 21 aprile il Consiglio ...
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CASTROMEDIANO, Sigismondo
Luigi Agnello
Nato a Cavallino (Lecce) il 20 genn. 1811 da Domenico, duca di Morciano, e da Teresa dei marchesi Balsamo, discendeva da un'antica e illustre famiglia di origine [...] -68, poi da Depretis, nel 1882, mentre si dedicava a studi archeologici e a lotte municipali contro le massoneria repubblicana e i gruppi reazionari. Consigliere e deputato provinciale dal 1869 al 1879, preposto alla Pubblica Istruzione, secolarizzò ...
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GONZAGA, Luigi
Massimo Marocchi
Nato nel 1745 a Venezia da Leopoldo e da Elena Medini, fu l'ultimo discendente in linea diretta dei Gonzaga di Castiglione delle Stiviere.
Signori d'un minuscolo feudo [...] produzione scritta, mentre il suo attivismo civile non conobbe soste. Negli anni successivi lo si trova iscritto alla massoneria francese, paladino a Parigi dei diritti civili dei protestanti, testimone della stagione rivoluzionaria e inviso a Vienna ...
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PAPPACODA, Giuseppe
Elena Papagna
– Nacque il 12 maggio 1692 a Centola, in Principato Citra, cadetto di Domenico, primo principe di quella terra, nonché marchese di Pisciotta e signore di Cuccaro, San [...] vicende che afflissero la vita napoletana, come in occasione della doppia condanna, pontificia e reale, inflitta alla massoneria, quando fu costretto a intraprendere un’azione repressiva nei confronti degli affiliati nobili e popolari. «Io mi ...
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CHIOSTERGI, Giuseppe
Bruno Di Porto
Nato a Senigallia il 31 ag. 1889 da Adolfo, esercente di un panificio, e da Eufrasia Zampettini, frequentò dal 1904 al 1908 l'istituto tecnico di Ancona. Nell'ambiente [...] a superare e liquidare i vecchi partiti.
Durante la lotta antifascista in esilio, precisamente nel 1930, il C. aderì alla massoneria, militando in varie logge (Italia nuova, Grande Loge de France, Fidelité et prudence) e pervenendo al più alto grado ...
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GRIMALDI, Domenico
Maria Luisa Perna
Nacque nel 1735 a Seminara, presso Reggio di Calabria, primogenito del marchese Pio, signore di Messimeri, e di Porzia dei Grimaldi di Polistena.
Il ramo calabrese [...] presidente della costituenda Società patriottica per la Calabria, ma la nomina venne rifiutata in quanto egli era aderente alla massoneria.
Nel 1793 la casa del G. fu sottoposta a una perquisizione che non ebbe esito alcuno, poiché egli, avvertito ...
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CERETTI, Celso
Pier Carlo Masini
Nacque da Luigi e da Maria Malagodi il 23 genn. 1844 a Mirandola, città dove vivace era l'opposizione al regime estense. Il padre, incarcerato per i moti del '31, dette [...] ), il C. interruppe quasi del tutto la sua azione politica. È di questo periodo la sua adesione alla massoneria che coincide anche per qualche altro internazionalista con un avvicinamento alla democrazia radicale.
Del resto egli era sempre stato ...
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CALVI, Pasquale
Giuseppe Scichilone
Nato a Messina il 13 febbr. 1794 da Antonio, ufficiale commissario di guerra e marina, già svolgeva una certa attività politica nel 1812 per cui, caduto in sospetto [...] del Regno il C. rimase fedele ai suoi principi democratici e non lesinò aspre critiche al governo. Appartenne alla massoneria, nella quale raggiunse alti gradi e col cui sostegno economico pubblicò, nel 1865, un Catechismo politico-economico-popolare ...
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LACAVA, Pietro
Fulvio Conti
Nacque a Corleto Perticara, in Basilicata, il 21 ott. 1835 da Giuseppe Domenico e da Brigida Francolino. Il padre era un avvocato di idee liberali, che ebbe una parte di [...] , a cura di G. De Rosa, Roma-Bari 2002, pp. 92, 101, 105, 114, 117, 212, 250; F. Conti, Storia della massoneria italiana. Dal Risorgimento al fascismo, Bologna 2003, pp. 94, 120, 158; G. Paoloni, Dall'Unità al periodo giolittiano, in Le poste in ...
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GUERZONI, Giuseppe
Fulvio Conti
Nacque a Mantova il 27 febbr. 1835 da Lino e Maria Borali. Dopo avere frequentato i licei di Mantova e di Brescia, s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dell'Università [...] Roma 1999, pp. 11, 18, 26, 30, 41, 64, 74, 223; F. Conti, L'Italia dei democratici. Sinistra risorgimentale, massoneria e associazionismo fra Otto e Novecento, Milano 2000, pp. 57-59, 81; A. De Gubernatis, Diz. biogr. degli scrittori contemporanei, I ...
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massoneria
massonerìa s. f. [abbrev. di frammassoneria, che è dal fr. franc-maçonnerie, der. di franc-maçon; v. massone1]. – 1. L’associazione segreta dei cosiddetti liberi muratori (v. muratore), costituitasi a Londra nel 1717 col fine di...
massonopoli
s. f. inv. Scandalo relativo a presunti illeciti commessi da appartenenti alla massoneria. ◆ [tit.] «Non ci sarà una massonopoli» [testo] […] «Non esiste una massonopoli», dice Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia...