CAPRANICA, Luigi
Alessandra Briganti
Nato a Roma il 13 nov. 1821 dal marchese Bartolomeo e Flaminia dei principi Odescalchi, compì gli studi nel collegio di Propaganda Fide. Poi, in contrasto col desiderio [...] mondani, morì il 7 genn. 1891.
Fonti e Bibl.: L. C., in L'Illustr. ital., 18genn. 1891, p. 42; L. Parenti, Una lettera di Massimo d'Azeglio a L. C., in Nuova Antologia, 1º genn. 1935, pp. 159s.; A. Vismara, Bibliogr. del marchese L. C., Como 1892; V ...
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BRACCO, Roberto
Giorgio Pullini
Nacque a Napoli il 10 nov. 1861 da Achille e da Rosa De Ruggero. Frequentò la scuola con scarso profitto, assumendo fin dai diciassette anni un impiego, in un ufficio [...] enfasi di gusto dannunziano (dal dramma era stato ricavato anche il libretto per un melodramma di S. Donaudy, rappresentato al Teatro Massimo di Palermo nel 1907). Furono ricavati, inoltre, da suoi drammi e racconti, fra il 1912 e il 1920, i film ...
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LUCHINI (Lucchini), Paolo
Paolo Peretti
Nacque quasi certamente a Pesaro intorno al 1535, ma nulla di preciso è noto sulle sue origini.
Egli stesso dice di aver ideato per sé una simbolica "arma", poi [...] stilava il trattato, Catelani pone la nascita del L. intorno al 1535, con la possibilità di risalire indietro al massimo di tre anni. Catelani espresse anche un giudizio fin troppo entusiastico sul contenuto del trattato, dichiarato superiore a tutte ...
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BUTI, Francesco
Ariella Lanfranchi
Nacque a Narni, figlio di Giovanni Battista, nel 1604 (come sostengono il Cametti e il Ghislanzoni in base a documenti inediti, mentre la maggior parte degli studiosi [...] , ma lo beneficiasse (secondo quanto afferma il Prunières) di una cospicua rendita annua dell'arcivescovato di Carcassonne. Ormai al massimo della gloria e della potenza personale, divenuto - di fatto - il segretario del card. Mazzarino, il B. poté ...
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PARISIO, Giovan Paolo
Fabio Stok
(Parrasio, Aulo Giano). – Nacque a Cosenza il 28 dicembre 1470 da Tommaso, giureconsulto e consigliere del Senato napoletano, e Pellegrina Poerio.
Ebbe come primo maestro [...] antico codice scoperto in un monastero. A un codice di Parisio fa riferimento Teofilo Calcondila nell’edizione di Valerio Massimo stampata nel 1506 (tip. Giovanni Giacomo da Legnano) con commenti dello stesso Parisio e di altri. Riuscì a impadronirsi ...
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FRUGONI, Francesco Fulvio
Gianfranco Formichetti
Poche sono le notizie certe della sua vita. Nacque a Genova nel 1620 in una famiglia di nobiltà "nuova"; trascorse una parte della sua fanciullezza in [...] libri nello stesso anno (1666): un'opera di carattere agiografico intitolata Del sagro Trimegisto descritto nella vita di s. Massimo vescovo di Riez, e il lavoro encomiastico l'Accademia della Fama, dedicato alla dinastia sabauda.
Non resistette a ...
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PERTUSI, Agostino
Antonio Carile
PERTUSI, Agostino. – Nacque a Piacenza il 19 aprile 1918 da Ugo e Giovanna Bassoli, figlia di Gaetano, violinista e collaboratore di Giuseppe Verdi.
La sua formazione [...] critica degli scolii alle Opere e i giorni di Esiodo con il corredo di sette saggi sugli scolii di Proclo e di Massimo Planude all’opera esiodea, lo aveva proposto come esegeta e critico testuale di primo piano nel tema storico della continuità della ...
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CECCHERELLI, Alessandro
Giuseppe Gangemi
Pochissimo si sa della sua vita: verosimilmente fiorentino, esercitò attività di libraio - alcuni lo definiscono semplicemente "cartolaio" - a Firenze, dove [...] compagnia, et quasi che Academia").
Nella serie aneddotica, che ha modelli classici e medievali - a partire da Valerio Massimo - e raramente dà luogo a narrazioni più distese e articolate che assumono dimensione e consistenza di novelle (come tali ...
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GIUFFREDI (Giuffrè), Argisto
Bernardo Piciché
Nacque a Palermo, da Giovanni, banchiere, di famiglia originaria di Pisa; il nome della madre è ignoto. La data di nascita non è documentata, ma non dovrebbe [...] Auria (Palermo, Bibl. comunale, ms. 2Qq.A.24, n. 2, cc. 145-242), e le Annotazioni al Compendio del signor Massimo Troiano (Firenze 1601).
La maggior parte delle opere del G., tuttavia, non ebbe migliore fortuna dell'autore. Sono andati perduti, se ...
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CECCHI, Emilio
Felice Del Beccaro
Nato a Firenze il 14 luglio 1884 da Cesare - d'origine campagnola, lavorava in un negozio di ferramenta - e da Marianna Sani, secondo di sei figli, trascorse l'infanzia [...] un'arte considerata bellezza assoluta, sicché l'esercizio critico gli risulta impotente a formulare un giudizio, capace al massimo di un'approssimazione: concetti che denotano un influsso del Carducci di fronte al realismo positivistico, con in più ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...