BRUNI (Brunus, Bruno), Leonardo (Lionardo), detto Leonardo Aretino
VVasoli
Non è sicuramente documentata la data della sua nascita, avvenuta comunque in Arezzo, ove la famiglia del padre Francesco doveva [...] e della "libertas"; avrebbe infine sviluppato l'idea della funzione culturale e civile di Firenze, celebrando nei tre massimi poeti del secolo passato gli annunziatori del rinnovamento umanistico. A tali conclusioni è stato obiettato che il carattere ...
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DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] tratte sia da autori classici, come Cicerone, Ovidio, Valerio Massimo, Lucano, Apuleio, sia cristiani, come Girolamo. Anche , censori, questori, ecc.), poi quelle religiose (pontefice massimo, fiamini, auguri, vestali, sacerdoti, ecc.). Rientra in ...
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CARUTTI DI CANTOGNO, Domenico
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Cumiana (Torino) il 26 nov. 1821 da Giovanni e da Cristina Barolo, in una famiglia di nobiltà decaduta, e rimasto orfano di padre nei primi mesi [...] incomprensioni della società, giunge alla espiazione e alla morte. Massimo, datato al 1842, è un romanzo breve, autobiografico; ricorrere alla forza. ("Le cose d'Italia mi tengono nella massima agitazione. Temo assai più che non speri. Non so fare ...
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DATI, Agostino
Paolo Viti
Nacque a Siena da Niccolò e da Angela ai primi del 1420.
Il D. risulta infatti battezzato il 18 febbr. 1420 (Arch. di Stato di Siena, Biccherna 1132, c. 384v); la famiglia, [...] corsi di lezione. Ne rimangono, ad esempio, sulle commedie di Terenzio, su opere di Cicerone, di Virgilio, di Valerio Massimo.
L'insegnamento del D., secondo quanto è lecito dedurre dagli scritti a noi pervenuti, era animato dall'impegno di inculcare ...
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PERTICARI, Giulio
Simona Brambilla
PERTICARI, Giulio. – Nacque a Savignano sul Rubicone, in Romagna, il 15 agosto 1779, primogenito del conte Andrea e della contessa Anna Cassi; dal matrimonio nacquero [...] ’Accademia Pisaurica, di cui era vicepresidente, di fronte a varie autorità militari e civili recitò il Panegirico di Napoleone il Massimo (Pesaro 1808), poi escluso dalle raccolte delle sue opere, e nel 1811, per la nascita del figlio di Napoleone ...
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DE BONIS, Giovanni
Paolo Viti
Molto scarsi e frammentari sono gli elementi a noi noti della biografia di questo poeta aretino della seconda metà dei Trecento, e in generale desunti dai suoi stessi scritti.
Anche [...] .
La permanenza a Genova dei pontefice non mancò di creare gravi difficoltà al governo della Repubblica. La tensione raggiunse il massimo in occasione di un tentativo di fuga compiuto da un gruppo di cardinali, che il papa faceva trattenere sotto ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] ; fu vicino a Marcantonio Flaminio e Reginaldo Pole, collegati insieme nel ricordo (Epist., II, 27), il primo ammirato come massimo esempio della rinascita della poesia latina, il secondo come modello di pietà e di dottrina cristiana; si fece stimare ...
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FLAMINI, Francesco
Lucia Strappini
Nacque a Bergamo, ultimo di dieci figli, il 24 maggio 1868 da Adele Siepi e Giulio, di origine romana. Nel 1870, per esigenze di servizio. il padre, fanzionario del [...] maturando insieme con la sua concezione della storia e della critica letteraria.
Prima di tutto un richiamo a Carducci ("il massimo fra i nostri poeti viventi", p. 334), legato all'affertnazione della necessità di una critica storica; quindi a De ...
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BORROMEO, Vitaliano
Gaspare De Caro
Terzo figlio, dopo Renato e Giberto, del conte Carlo e di Isabella, figlia del conte Ercole D'Adda, nacque a Milano il 5 apr. 1620. Insieme con il fratello Giberto, [...] successivo, realizzata l'alleanza degli Spagnoli con il duca di Mantova Carlo II Gonzaga, il Caracena si pose l'obiettivo massimo che la politica spagnola prevedeva in Piemonte: la riconquista di Casale. Al B. toccò un compito di primo piano durante ...
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CAMPEGGI, Ridolfo
Claudio Mutini
Nacque a Bologna nel 1565 dal conte Baldassarre e da Livia Martinenghi di origine bresciana. Si hanno scarse notizie per quel che riguarda la sua giovinezza, gli studi [...] un successo di cui ancora si rendeva interprete, a oltre un secolo di distanza, il Crescimbeni.
L'opera che rappresenta al massimo grado la cultura letteraria del C. e insieme i suoi limiti artistici è la raccolta di Poesie che, divisa in due parti ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...