In astrofisica, sigla di coronal mass ejection, con la quale si indica l’espulsione di una nube di plasma coronale da parte del Sole (v. fig.).
La velocità dei CME varia fra 50 km/s e 2000 km/s; la massa [...] e può raggiungere la Terra, dove determina l’insorgere di disturbi geomagnetici. La loro frequenza dipende dall’attività solare: al massimo del ciclo delle macchie se ne possono verificare 142 al giorno, al minimo uno ogni 5410 giorni. L’origine dei ...
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Suono, formazione del
Andrea Frova
Il suono è la sensazione che si manifesta a livello cerebrale allorché un'onda di pressione ‒ ossia il propagarsi di un'alternanza di alta e bassa pressione ‒ incide [...] un'onda stazionaria, o modo normale di vibrazione: si hanno punti che non oscillano mai (i nodi) e altri che presentano un massimo di oscillazione (i ventri). Un'onda armonica pura in propagazione è descritta da
[1] formula,
dove x è lo spazio, t ...
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eclissi
eclissi (o eclisse) [s.f. Der. del lat. eclipsis, dal gr. ekléipsis "scomparsa", a sua volta da ekleípo "sparire"] [ASF] Oscuramento totale o parziale di un corpo celeste per l'interposizione [...] e. in un anno solare è 2, ed esse sono allora entrambe di Sole; il numero più frequente è 4, due di Sole e due di Luna; il numero massimo è 7, di cui 5 di Sole e 2 di Luna, oppure 4 di Sole e 3 di Luna. Le e. di S. (totali o anulari) investono però ...
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efficienza
efficiènza [Der. del lat. efficientia, dal part. pres. efficiens -entis di efficere "portare a compimento" (→ effetto)] [LSF] Sinon. di efficacia; riferita a macchine, apparecchi e sim. è [...] stima, nel senso che se un metodo di stima ha varianza minore rispetto ad altri considerati, di esso si dice che ha e. massima o è più efficiente. Poiché la varianza della stima, e quindi l'e., dipende dal numero delle osservazioni con cui si calcola ...
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efficace
efficace [agg. Der. del lat. efficax -acis "che ha capacità di produrre effetto" da efficere "portare a compimento" (→ effetto)] [FTC] [EMG] Corrente e., tensione (o forza elettromotrice) e.: [...] un periodo T, dei quadrati dei suoi valori istantanei: feff=[(1/T)∫₀Tf2(t)dt]1/2; nel caso di grandezze sinusoidali di valor massimo F si ha, semplic., feff=(F2/2)1/2²0.707 F. La denomin. deriva dall'elettrotecnica, e precis. dal fatto che la potenza ...
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accettanza
accettanza [Der. dell'ingl. acceptance, dal lat. acceptare "accettare"] [LSF] Il sottoinsieme degli eventi possibili che cadono nel campo di vista di un osservatore o ai quali è sensibile [...] essere rivelata date le limitazioni geometriche del rivelatore. ◆ [OTT] Angolo di a.: per una fibra ottica, l'angolo massimo, rispetto all'asse della fibra, per il quale la luce incidente è trasmessa per riflessione totale interna. ◆ [FSN] Funzione ...
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ottimizzazione
ottimizzazióne [Atto ed effetto dell'ottimizzare "rendere ottimo"] [LSF] Il procedimento per raggiungere, e il raggiungimento di una condizione ottima da un qualche punto di vista, cioè [...] : I 749 b. ◆ [ELT] O. parametrica: v. controlli automatici: I 745 e. ◆ [FME] Principio di o.: v. radioprotezione: IV 722 d. ◆ [ANM] Problemi di o.: problemi che si traducono nella ricerca dei massimi (in qualche caso, dei minimi) di una funzione ...
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Termine giapponese («onde sul porto») adottato internazionalmente come denominazione ufficiale di serie di onde provocate da qualsiasi evento in grado di muovere verticalmente una grande colonna d’acqua: [...] velocità per la diminuzione della profondità delle acque, ma poiché l’energia rimane costante, aumentano in altezza raggiungendo un livello massimo (run-up) di decine di metri e si abbattono come giganteschi muri d’acqua sulle coste. La gravità degli ...
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Fisico inglese, nato l'8 agosto 1902. È stato fellow e praelector di fisica matematica nel St John's College di Cambridge e Stokes lecturer, indi (1932) professore (cattedra lucasiana) di matematica nell'università. [...] ; infine il volume The principles of quamum mechanics (Oxford 1930). Tale equazione, detta appunto di Dirac, rappresenta forse il massimo risultato cui possano condurre le attuali teorie, e forma in un certo senso un ponte tra queste e le scoperte di ...
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dimensione
dimensióne [Der. del lat. dimensio -onis "misura", dal part. pass. dimensus di dimetiri "misurare"] [MCQ] D. anomala: una d. operatoriale diversa da quella canonica di una data teoria. ◆ [MCC] [...] stessa. ◆ [ALG] D. di un gruppo: v. gruppi classici: III 112 c. ◆ [ALG] D. di uno spazio vettoriale: il massimo numero di vettori linearmente indipendenti in quello spazio; così, una linea, una superficie e lo spazio ordinario hanno d., rispettiv., 1 ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...