Uomo politico ungherese (Mór 1848 - Budapest 1921). Funzionario al ministero delle Finanze (1870), deputato al parlamento (1887), come ministro delle Finanze (1889-92) e presidente del Consiglio (1892-94) [...] . Di nuovo presidente del Consiglio negli anni 1906-10 e 1917-18, si dimise poco prima della rivoluzione del 23 ott. 1918. Fu considerato il massimo rappresentante della politica liberale magiara, nonché esperto finanziario di fama internazionale. ...
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CACHERANO D'OSASCO, Gian Francesco, conte di Rocca d'Arazzo
Angela Dillon Bussi
Nacque tra il 1510 e il 1520, quarto figlio di Giovanni e di Margherita Provana di Leyni, fratello di Ottaviano, che fu [...] Savoia.
Dei numerosi rami dei Cacherano, quello di Osasco è forse il più celebre e raggiunge nel sec. XVI il suo massimo splendore. La fedeltà costante verso i Savoia, anche e soprattutto negli anni di cattiva fortuna, permette ai Cacherano di Osasco ...
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Comune della prov. di Sassari (102,6 km2 con 22.081 ab. nel 2008, detti Portotorresi o Turritani). La cittadina è situata sul Golfo dell’Asinara, sulla destra della foce del Riu Mascari. Nel settore industriale, [...] di merci e di passeggeri. Turismo balneare.
Colonia romana nel 1° sec. a.C., poi municipio (Turris Libissonis), fu massimo centro agricolo e del commercio marittimo nella Sardegna settentrionale durante l’Impero. Decadde per gli assalti dei Vandali e ...
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Nobile famiglia discendente, attraverso Guglielmo del Vasto, marchese di Busca, dagli Aleramici. Manfredi I il Vecchio (seconda metà sec. 12º), che si dilettava di poetare in provenzale, combatté senza [...] che si era innamorato di sua nipote, Bianca (v.). Con lui le fortune della famiglia passarono in Sicilia e raggiunsero il massimo splendore con Manfredi, figlio di Bianca, divenuto re, sostenuto da Federico (v.) e Galvano (v.). Caduti gli Svevi, i L ...
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Imperatore romano (Cauca, Spagna, forse 347 - Milano 395). Magister militum di Graziano, Augusto d'Oriente (379) dopo la vittoria contro i Sarmati in Pannonia (378), combatté i Goti e poi i Visigoti di [...] ad Aquileia. Rapidamente, valendosi dell'aiuto del generale barbaro Arbogaste, T. sottomise la Gallia, in mano del figlio di Massimo, e vi inviò Valentiniano II sotto la tutela di Arbogaste. Così l'Impero era nominalmente diviso fra tre Augusti: T ...
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Comune della prov. di Taranto (178,3 km2 con 31.742 ab. nel 2008), situato a 79 m s.l.m. sul più alto gradino delle Murge Tarantine. È costituita da un nucleo medievale (la Terra) e da una parte nuova [...] agricoli. Industrie enologiche e molitorie.
Fu importante centro messapico; conquistata da Annibale, fu presa ai Cartaginesi da Q. Fabio Massimo (209 a.C.). Distrutta dai Saraceni (977), risorse alla fine dell’11° sec. con il nome di Casalnuovo (o ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] da uomini che si associano per perseguire nel massimo della segretezza una varietà di scopi. Abitualmente noti gli scopi della società segreta, mentre viene mantenuta la massima segretezza sui rituali attraverso i quali si conquista la qualifica di ...
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SABINIANO
Antonio Sennis
Nato a Blera nella Tuscia, figlio di Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie del clero secolare. Divenuto diacono, [...] alle direttive papali in Dalmazia. L'esarca Romano appoggiava infatti l'elezione e la consacrazione del nuovo vescovo di Salona, Massimo, ma si rifaceva a una "iussio" imperiale che Gregorio impugnava, perché la riteneva ottenuta con l'inganno se non ...
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Cultura che fiorì fra il 200 a.C. e il 1000 d.C. circa sulla costa N del Perù, nelle valli di Moche, Chicama e Virù; raggiunse la fase di massima complessità nel Periodo classico (900-1100 d.C.), al termine [...] in strutture statali centralizzate. Fu caratterizzata dal miglioramento delle tecniche agricole, dallo sviluppo della metallurgia, dal massimo sfruttamento delle risorse idriche. Lavori di tale mole implicano l’esistenza di un forte potere centrale ...
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Centro in prov. e nel comune di Venezia (dal 1923), situato all’interno della Laguna Veneta, su un gruppo di cinque isole separate tra loro da un grande canale e da rii minori e collegate da ponti. Rinomato [...] Giustinian, 17° sec.); le fornaci per la lavorazione del vetro, trasportate qui da Venezia nel 1292, raggiunsero il massimo splendore nel 15° e 16° secolo.
Nell’isola, anticamente chiamata Amuriana, il centro abitato si sviluppò in età longobarda ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...