VOLUSIANO (C. Vibius Afinius Gallus Veldumnianus Volusianus), imperatore
Gastone M. Bersanetti
Figlio di Treboniano Gallo e di Afinia Gemina Bebiana, nel 251, divenuto il padre imperatore, fu nominato [...] prima Cesare e poco dopo Augusto. Divise pienamente il potere col padre, ricevendo anche il Pontificato Massimo e il titolo di pater patriae, e insieme con lui fu ucciso dai soldati nel 253.
Bibl.: H. Dessau, in Prosopographia Imperii Romani, III, ...
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Uomo di stato giapponese (966-1027). Maestro di Palazzo (kwambaku) dal 995 al 1025, sotto gli imperatori Ichijō (987-1011), Sarjō (1012-16) e Go Ichijō (1017-36), tutti e tre suoi generi (altri quattro [...] furono suoi nipoti), fu l'uomo più influente del Giappone. Il suo governo coincise col massimo rigoglio culturale e letterario del periodo classico e con l'apogeo della sua famiglia. ...
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Nefertiti
Regina egiziana, sposa del re Akhenaton (1352-1336 a.C., XVIII dinastia). Il suo nome («la bellezza che viene») ha fatto supporre che fosse una principessa straniera, forse proveniente dal [...] Mitanni, ma ciò non sembra provato. Assistette il marito nel ruolo di pontefice massimo e profeta della religione di Aton e molti rilievi la rappresentano accanto al re nell’esercizio delle funzioni sacerdotali. Pare che alla fine del regno di ...
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Comune della prov. di Treviso (42,6 km2 con 19.771 ab. nel 2008, detti Opitergini). Sorge nella bassa pianura alluvionale, sulla destra del Monticano. Industrie alimentari, meccaniche e del mobile.
Fondata [...] dai Veneti, con il nome di Opitergium divenne colonia romana nell’88 a.C., conobbe il massimo splendore durante il 1° sec. d.C. ...
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Nome di quattro faraoni della XVIII dinastia.
Amenofi I
(ca. 1545-1524 a.C.) inaugurò la Valle dei Re come necropoli regale.
Amenofi II
(1448-1422 a.C.) portò le armi egiziane fino all'Eufrate.
Amenofi [...] III
(ca. 1413-1377 a.C.) portò l'Egitto al suo massimo splendore; ebbe una fitta corrispondenza diplomatica con i re e i principi dell'Asia occidentale, che riconobbero la sua supremazia.
Amenofi IV
(1377-1358 a.C.), detto Ekhnaton ("piace ad Aton ...
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Lipsio, Giusto
(fiammingo Joost Lips, latinizz. Iustus Lipsius) Umanista fiammingo (Overijssche, Bruxelles, 1547-Lovanio 1606). Formatosi ad Ath presso i gesuiti poi a Lovanio, L. si orientò subito [...] verso la filologia pubblicando studi eruditi ed edizioni fondamentali (tra queste, le edizioni di Tacito, 1574; Valerio Massimo, 1585; Seneca, 1589-1605). Dopo essere stato a Roma, accettò in Germania una cattedra di latino nell’univ. luterana di ...
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Antica famiglia piemontese; vanta parentela con Arduino d'Ivrea, re d'Italia, discendendo da un suo fratello, Guiberto. Alla fine del sec. 12º si divise in più rami. Si distinse nella vita politica, amministrativa [...] sec. 17º) fu governatore di Cuneo (1606), poi di Torino (1607), e infine veedore generale di Carlo Emanuele I; generali valorosi furono Massimo Giovanni Tommaso (m. 1601) e Massimo Amedeo (sec. 16º); ingegnere militare fu Antonio Maurizio (sec. 17º). ...
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Stato federale, esteso per la massima parte nell’America Settentrionale, salvo una piccola porzione nell’America Centrale, oltre l’Istmo di Tehuantepec. I confini con gli USA, a N, e con il Guatemala e [...] Roo, 23 ab./km2), né quelle del Centro, dove pe;raltro non mancano contrasti, come attestano le densità di 656 ab./km2 (massima assoluta) dello Stato di Messico e di 66 di quello di Michoacán.
Nell’area centrale, e in parte anche nel NE e nel ...
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Usurpatore (m. 411) del potere imperiale in Gallia. Oscuro soldato, eletto imperatore (407) dall'esercito di Britannia, estese la sua autorità sulla Gallia e poi sulla Spagna, dopo aver vinto ripetutamente [...] i Vandali. Ottenne da Onorio il riconoscimento ufficiale, ma fu tradito da Geronzio in Spagna che elesse imperatore Massimo e uccise il figlio di C., Costante; Onorio gli mandò contro Costanzo (il futuro Costanzo III) e C., fatto prigioniero in Arles ...
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Famiglia comitale bresciana, la cui origine si riallaccia forse ai longobardi conti di Bergamo: dapprima vassalli vescovili (sec. 12º), poi feudatarî potenti, famosi come ingegneri militari e condottieri [...] al servizio di Milano e di Venezia. La famiglia, divisasi dalla fine del 14º sec. in varî rami, ebbe il massimo splendore durante il Cinquecento; sopravvivono i rami M. Cesaresco e M. Villagana. n Leopardo, ultimo discendente dei M. da Barco, legò ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...