aurora
auròra [Lat. aurora (→ Aurora)] [ASF] [GFS] Il chiarore purpureo che appare nel cielo a oriente, poco prima del sorgere del Sole, cioè sul finire del crepuscolo mattutino. ◆ [GFS] A. boreale: [...] colore (prevalgono il rosso e il verde) e forme diverse (archi, raggi, ecc.) a quote di 80÷1000 km, alle alte latitudini nord e sud, con un massimo di frequenza nella fascia 60°÷70°: v. aurora polare. ◆ [GFS] A. pulsante: v. aurora polare: I 326 f. ...
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Grandezza che interviene nello studio fisico-chimico delle trasformazioni di un sistema materiale e che dipende unicamente dallo stato del sistema. In termini matematici, si può dire che l’e. è funzione [...] discreta (per es. una sorgente numerica decimale con M =10 o una sorgente alfabetica con M =27), H raggiunge il suo valore massimo, pari a log M, se i simboli sono equiprobabili, ovvero quando p(x)=1/M per ogni x.
Molto adoperato nello studio dei ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] partire dai dati termici. Questo approccio incontrava notevoli difficoltà perché la forma integrata della relazione tra lavoro massimo (dal quale, nelle trasformazioni reversibili a volume costante, è possibile determinare le costanti d'equilibrio) e ...
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VARIAZIONALI, PRINCIPÎ
Enrico PERSICO
. Si designano con questo nome alcune leggi fisiche, di cui sono esempî tipici il principio di Fermat in ottica (v. fermat), quello di Hamilton, quello della minima [...] perché l'integrale che in essa figura, e che rappresenta il tempo che impiega la luce a percorrere l'arco AB, sia massimo o minimo. Nei casi più comuni il tempo risulta effettivamente minimo, e perciò il principio di Fermat si enuncia talora dicendo ...
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Lambert Johann Heinrich
Lambert 〈làmbert〉 Johann Heinrich [STF] (Mulhouse 1728 - Berlino 1777) Matematico e fisico, uno dei soci fondatori dell'Accademia delle scienze di Berlino (1756). ◆ [OTT] Legge [...] dalla sorgente, proporzionale al coseno dell'angolo che la normale alla superficie forma con la direzione dei raggi (l'illuminamento massimo si ha dunque quando la superficie illuminata è perpendicolare ai raggi) (v. misurazioni ottiche: IV 43 b); (b ...
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PALMEN, Erik Herbert
Vittorio Cantù
Meteorologo finlandese, nato a Vaasa il 31 agosto 1898. Compiuti gli studi universitari a Helsinki (1921), divenne assistente all'Istituto oceanografico della stessa [...] a partire dal 1945 andò a Chicago, dove la scuola fondata da C. G. Rossby (v. in questa App.) era al massimo fiorire; vi diresse il gruppo di studiosi che provò l'esistenza di una corrente a getto con le caratteristiche postulate dalle considerazioni ...
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energia libera
Mauro Cappelli
Quota di energia che, in un sistema termodinamico, può essere trasformata in lavoro. Essa può essere definita secondo due modalità differenti, che danno luogo a due diverse [...] ’esterno. Per es., in una cella a combustibile, che trasforma direttamente energia chimica in energia elettrica, il lavoro massimo che si può ottenere è uguale alla corrispondente variazione di energia libera. In chimica, il potenziale di una specie ...
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isostatico
isostàtico [agg. (pl.m. -ci) Comp. di iso- e statico] [MCC] Che si riferisce a sollecitazioni statiche (in partic., pressioni o trazioni) di ugual valore; nell'ambito geofisico, si riferisce [...] di i. di trazione e di i. di compressione, in genere corrispondenti, rispettiv., alla tensione minima e a quella massima. ◆ [FTC] [MCC] Presse i.: quelle che applicano ai pezzi in lavorazione una pressione costante ben determinata. ◆ [GFS] Riduzione ...
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L'Ottocento: fisica. La termodinamica
Olivier Darrigol
La termodinamica
Termodinamica è il nome dato da William Thomson (futuro lord Kelvin) nel 1854 alla nuova teoria meccanica del calore, fondata [...] dell'entropia, del principio secondo il quale l'entropia di un sistema chiuso in equilibrio deve assumere un valore massimo, rispetto a qualsiasi variazione di stato del sistema. Per poter applicare tale principio a una miscela di componenti omogenee ...
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GENTILE, Giovanni
Roberto Maiocchi
Nacque a Napoli il 6 ag. 1906, terzogenito (con il gemello Gaetano) di Giovanni, il celebre filosofo, ed Erminia Nudi. Quello stesso anno la famiglia si trasferì a [...] 1941], pp. 341-346). Nei due tipi di statistiche per gli oggetti atomici risalenti a Bose-Einstein e a Fermi il numero massimo di occupazione per ogni cella dello spazio di fase è rispettivamente infinito o uno; il G. cominciò a trattare il caso, più ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...