MASSIMO di Alessandria
Guido Calogero
È uno degli ultimi rappresentanti del cinismo classico, nell'età in cui esso viene in contatto col cristianesimo. Cinico nel tratto esteriore e cristiano nella [...] fede, M. giunse nel 379 o nel 380 d. C. a Costantinopoli, e divenne grande amico di Gregorio Nazianzeno, che era allora vescovo di quella città. Ma, tradendo l'amicizia, si fece consacrare anch'egli vescovo, ...
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Fabio Massimo, Quinto
Maria Cristina Figorilli
Politico e generale romano (275 circa - 203 a.C.), soprannominato il Temporeggiatore (lat. cunctator), fu console per cinque volte. Dopo la sconfitta dei [...] per «dividere le forze del nemico» (per cui cfr. Frontino I viii 2; l’episodio anche in Livio XXII xxiii e in Plutarco, Fabio Massimo VII 4), mentre in Arte della guerra VII 83 si ricorda un espediente cui ricorse F. M. nel 215 a.C. per «affamare» i ...
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distanza del massimo
distanza del massimo o distanza lagrangiana, nello spazio metrico delle funzioni continue sull’intervallo [a, b], distanza tra due funzioni x(t) e y(t) così definita: ...
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rilevatore di massimo
rilevatore di massimo stadio di un sistema fisico che fornisce come segnale d’uscita il maggiore tra due segnali di ingresso. Se uno dei due segnali d’ingresso è una costante, il [...] sistema viene detto clipper e agisce selezionando la porzione di grafico dell’altro segnale superiore alla soglia data dal segnale costante ...
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Uomo politico e militare romano (sec. 2º-3º d. C.): legato nella Belgica (198), console suffetto (198 o 199), legato nella Germania inf. e Celesiria (circa 208), proconsole d'Africa e poi d'Asia per un [...] 215-217), prefetto urbano (217), di nuovo console (223). Dai più è identificato con lo storico contemporaneo Mario Massimo, continuatore di Svetonio e autore delle biografie degli imperatori romani da Nerva a Eliogabalo, spesso ricordato nella prima ...
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FABIO MASSIMO AFRICANO (Fabius Maximus Africanus)
A. Longo
Magistrato romano, fratello di Paolo Fabio Massimo, nato nel 45 a. C.
Raggiunse il consolato nel 10 a. C. Amministrò l'Africa come proconsole [...] nel 4 a. C. Tre città africane (Hadrumetum, Hippo Diarrhytus e Cercina) impressero su monete di bronzo il suo ritratto; la leggenda di alcune di esse ci dice che egli fu septemvir epulonum. Il conio è ...
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Designer e architetto italiano (n. Bologna 1959). Fondatore (1986) del movimento culturale il Bolidismo, è fautore di un'estetica della velocità e della fluidità. Nel 1986-87 ha collaborato al progetto Memphis di E. Sottsass. Attivo nell'ambito della corporate design identity (Ferrari, Fiorucci, Infostrada ecc.), tra i progetti architettonici si ricorda la stazione Kröpke della metropolitana di Hannover ...
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MASI, Massimo Teofilo
Achille Olivieri
– Nacque a Firenze il 23 febbr. 1509 da Bernardo e da Maddalena di Leonardo d’Ambrogio, sua seconda moglie. Bernardo, calderaio, era imparentato con la casata [...] che aveva ricoperto nella Repubblica di Firenze un ruolo importante.
Il M. risulta come «D. Maximus de Florentia» oppure «Massimo Teofilo (Theofilo) fiorentino» nei documenti genealogici della famiglia e nelle intestazioni delle opere. Non è però da ...
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VERO MASSIMO, Giulio (Iulius Verus Maximus)
F. Panvini Rosati
Figlio di Massimino Trace. Fu nominato Cesare probabilmente nel 236. Ucciso dai soldati insieme al padre nel 238, forse all'età di 20 anni. [...] L'Historia Augusta (Max. duo, 27) lo dice di eccezionale bellezza. Le monete ce ne mostrano un ritratto molto somigliante a quello del padre, dal naso lungo e il mento sporgente. Ha i capelli tagliati ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...